Capitolo 31

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Guido fino all'unico posto in cui so che se mi verrebbe a cercare, non lo farebbero entrare.

O almeno, avrebbe delle resistenze.

Così appena sono davanti a casa di Isabel, scendo e sto per suonare il campanello, ma poi ci ripenso e chiamo Isa che mi risponde solo dopo un bel po' di squilli ''Nat?'' ''io... credo.. vorrei... oh mio dio'' scoppio a piangere come una fontana senza riuscire a dire niente ''Nathalie dove accidenti sei? Perché stai piangendo? JAAAKE'' ''sono davanti casa tua.. puoi... puoi aprirmi?'' ''certo, arrivo subito'' metto giù e neanche trenta secondi dopo vedo arrivare Isa a tutta velocità ad aprirmi il cancello ''ma che è successo?'' mi fiondo su di lei neanche fosse la mia ancora di salvezza... anzi, forse in questo momento lo è.

Piango senza riuscire a dire una frase di senso compiuto ''Emma... Jace...'' ''cosa? Nat non ti capisco'' dice dispiaciuta mentre mi stringe a lei ''io...io si baciavano... sono andata a casa di Jace e..'' sento che si irrigidisce e poi sospira ''sfogati, piangi quanto vuoi... dopo mi spiegherai meglio. Cazzo'' mi trascina fino a casa ed io mi rendo conto che in tutto questo tempo non ho fatto altro che stringere tra le mani quel fottuto numero del cazzo.

''ma che cazzo succede?'' la voce di Jake mi fa scoppiare a piangere ancora di più... è tutta colpa del suo migliore amico del cazzo.

Mi ha salvato poi mi ha distrutto.

Mi siedo sul divano e Jake mi porge un bicchiere d'acqua ''che è successo?'' manda uno sguardo ad Isa visto che io continuo a singhiozzare ''Jace'' lei gli risponde e lui corruccia la fronte così Isa continua ''Emma''... spero che faccia qualche espressione come a dire che gli torna tutto.

Ma lui corruccia ancora di più la fronte... ''non capisco'' dice guardandomi ''non capisci? Bene, te lo dico io. Quel bastardo del tuo amico, l'ho trovato a baciarsi con Emma quando sono andata a casa sua'' gli ringhio contro e lui mi guarda sorpreso ''è impossibile'' ''oh scusami Jake se non mi credi. Magari potevo pensare di scattare una foto giusto per fartela vedere'' borbotta qualcosa ad Isa e si metta a sedere ''com'è potuto accadere?'' ''lui dice che la stava spostando, che lei l'ha baciato mentre le dava l'ultimo abbraccio. POVERINO... CHE CAZZO L'HA FATTA ENTRARE A FARE IN CASA? EH?'' rimangono a guardarmi senza dirmi niente ''ve lo dico io perché... perché è un gran coglione, bastardo. perché SIETE TUTTI UGUALI. DAL PRIMO ALL'ULTIMO'' sospiro tremante ''ho bisogno di una cazzo di sigaretta'' mi alzo per poi dirigermi verso la terrazza con Isa al seguito ''Nathalie l'ultima persona che può dirti come agire sono io... quando successe con Jake io me ne andai in Italia per tre mesi. Scappai dai problemi... tu devi affrontarli'' scoppio a ridere isterica ''il fatto è che io mi sto impegnado a risolvere i problemi, ma appena ne risolvo uno se ne creano altri mille... come cazzo posso andare avanti così?'' ''che hai intenzione di fare?'' sospiro ''al momento non voglio ne vederlo, ne sentirlo. Ho bisogno di spazio... Isa io dentro di me sto andando a pezzi. Ogni singolo respiro che faccio ripenso a quei due'' butto fuori una boccata di fumo ''ti capisco, era lo stesso per me'' ''e la cosa che più mi terrorizza è che adesso tra i ricordi di Jace, avrò anche questo'' dico tra le lacrime ''non me lo meritavo, per quanto io sia stronza non me lo meritavo'' scoppio di nuovo a piangere ''mi sono tinta anche i capelli di lilla, cazzo. vaffanculo''.

Ormai sono un fiume in piena ''non riuscirò a dargli fiducia di nuovo, mi conosco'' ''dormici su, domani mattina avrai le idee più chiare. Vuoi rimanere qua?'' scrollo la testa ''no, me ne vado a casa'' sentiamo parlottare qualcuno nel salone e zittendoci riconosco alla perfezione la voce di Jace.

BENE, SEMPRE MEGLIO.

Fortuna che non doveva riuscire ad entrare.

''io mi butto di sotto, tanto è basso'' indico il balcone e Isa sospira ''puoi essere seria per due secondi?'' ''sono seria'' dopo mezzo secondo appare Jake ''c'è un problema'' ''di direttamente che c'è Jace di là, non siamo cretine'' esclama Isa e lui la guarda male ''non potevo lasciarlo fuori'' ''potevi uscire tu, visto la situazione'' gli dice Isa come se fosse scemo e lui la fulmina ''non iniziare'' poi rientra dentro ''ok, come facciamo?'' ''senti a me la sua sola presenza sta dando fastidio, sono in condizioni pietose e con un mal di testa atroce. Voglio solo andarmene via e stare in pace per almeno un'ora'' ''quindi?'' ''lui è qua? Me ne vado io. Altrimenti rischio seriamente di strozzarlo'' entro in casa a grandi passi diretta verso la porta.

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