capitolo 1- occhi contro occhi

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OGGI

<< Ciao Kevin!>> urlai dalla porta d' ingresso.

<< Ciao bellezza, tutto bene l'esame?>>

mi avvicinai sfinita al bancone della cucina e vidi lui cucinare il ragù alla bolognese, quindi dedussi che volesse cucinare italiano, ma ne ero molto entusiasta.. Kevin era un cuoco provetto.

《E' andata bene, ho preso una B+ però il professore, era più preciso del solito temevo di dover mettere la tenda. 》 dissi sbuffando.

《 Però magari la prossima volt! Chiamami, che facciamo un bel campeggio!》 Mi disse facendomi l'occhiolino.

" simpatico, ma come farei senza di lui."

《Allora stasera immagino, che si mangerà italiano!》 chiesi.

《 Esatto, e vedrai che bontà! 》disse tutto orgoglioso.

Mentre feci il giro della penisola per andare ad abbracciare il mio migliore amico, pensai a quando ero fortunata ad averlo con me, tutto mio, tutti questi anni; lo strinsi per la vita e agganciai le mie dita come una morsa, appoggiai la testa contro la sua meravigliosa schiena e mi lasciai coccolare dal ritmo dei suoi respiri e movimenti, finchè non allungò un suo braccio e me lo strinse interno alla spalla, quindi mi girai per facilitargli il movimento. Oltre a mia zia Amanda lui era parte integrante della mia vita. Questo non doveva mai cambiare, me lo promise a tredicianni... promessa di sangue diceva, ed era così. Ho ancora la cicatrice sul palmo della mano, come lui la sua. Tutti i nostri amici, ci dissero che ci avrebbero visti molto bene insieme, ma noi non l'abbiamo mai creduto, anzi. noi frequentammo gente diversa, ma fra di noi, non è mai scattato.. come posso dire... la scintilla, mentre scattò un anno fa circa, per Kevin. ma con una dolcissima ragazza di nome Claire, due anni più piccola. Ne sono felice, è un ragazzo fantastico.

《 Come mai così pensierosa... cosa c'è? Lo sai che con me puoi parlare, mi ricordo ancora la promessa che ci siamo fatti.》 mi disse, confortandomi.

《Nulla un po' di stress credo...》 dissi desolata.
《Anch'io sono felice di averti trovato, e come feci tanti anni fa, quando promisi di starti sempre vicino, lo manterrò. Ora, coccolona, andiamo è pronto.>> mi disse mostrandomi il palmo.

Ci sistemammo al tavolo della cucina e Kevin mise la pietanza nel piatto, il profumo era invitante, ma sicuramente anche il gusto, infatti ci impiegai meno di dieci minuti a terminare la pietanza. Era la fine del mondo.

《 È così che gai conquistato Claire? 》 domandai facendogli l'occhiolino. poi continuai.
《 Perché se è così.... posso capirla. Sei un cuoco fantastico e un amico unico. Non poteva non cedere.》

Dopo aver mangiato il gelato come dessert, riordinammo la tavola e mettemmo tutto nella lavastoviglie inseguito presi la scopa e pulì il pavimento, lui in questo Kevin non era molto bravo.

《 Senti , dato che domani ho il pomeriggio libero perché Claire ha un impegno, che ne dici se domani facciano una bella corsetta, come i vecchi tempi?》

《 Non sarebbe una brutta idea.... d'accordo!》

" Non sarebbe male una corsetta, devo scaricare un pò di energia. "

venti minuti dopo...( ricordate: erano dieci ;-) ) .

dicevo.. venti minuti dopo, uscimmo da casa in tenuta sportiva, pronti a scrollare di dosso una settimana di lavoro. Non correvamo insieme da tempo, specialmente da quando c'era Claire.

Uscimmo dal vialetto e ci dirigemmo verso la verde di Boston. Era bello avere l'aria fra i capelli e sul viso, già sentivo il peso scemare come un fascio di luce alle mie spalle, tanto, che non mi accorsi di godermi troppo questa sensazione, dato che il mio passo rallentava sempre di più. ma Kevin se ne accorse, eccome.
《 Ma vai a farfalle?? 》 e poi continuò.
《oppure stai aspettando di cadere fra le braccia del principe azzurro.》 mi disse correndo all'indietro.

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