Comportamenti strani...

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"Sei pronta? Al mio tre Sam" mi disse Jules intimorita guardandomi negli occhi. Prese un respiro: "Uno,Due" e strappò.

"Sei una stronza, avevi detto al tre porca miseria" le urlai contro provocando la risata sguaiata di Niall.

La situazione era alquanto comica. Ero stesa sul tavolo della cucina, in mutande mentre la bionda cercava di farmi la ceretta alle gambe, e il biondo era accanto a me che mi teneva la mano e se la rideva di gran gusto. Tutto per colpa di quell'appuntamento stupido.

Jules si era presentata a casa mia in veste di estetista giustificandosi con un "che figura farai quando lui ti spoglierà?", ed io, alzando gli occhi al cielo avevo provato a spiegarle che era solo un'uscita tra amici, ma non c'era stato verso di farla ragionare, quindi ci rinunciai piegandomi al suo volere. In tutto ciò non capii perché si era portata anche Niall, ma lui, o meglio, la sua soffice mano sinistra, mi era davvero utile.

"Sam cazzo, la mano mi serve per suonare la chitarra" sibilò cercando di tirar via il suo arto dalla mia presa ferrea.

"Zitto cazzo, che questa idiota mi ha appena fatto un livido" e lo trucidai con lo sguardo; lui da bravo amico si zittì e si rassegnò a perdere l' uso della mano.

"Ma quante storie per una ceretta" borbottò Jules.

"Fottiti" le risposi finemente, come sempre.

Due strappi e numerose imprecazioni dopo sentii la serratura della porta di casa mia scattare e vidi Greg entrare con la colazione. Troppi biondi intorno a me, che situazione di merda.

"Ho diritto anche io alle chiavi di casa tua,soprattutto dopo oggi" mi disse serio Niall guardandomi negli occhi.

"Ma per favore. Sono il suo solo e unico migliore amico" affermò Greg stravaccandosi su una sedia con un sorriso impertinente sul viso. Ed eccoli che ricominciavano.

"Sam digli che sono il tuo migliore amico".Borbottò Niall sfidando Greg con lo sguardo e stringendo forte la mia mano.
"Bimbi non so se ve ne siete accorti ma sono su un tavolo in mutande con una pazza tra le cosce che mi strappa i peli per farmi andare a letto con un mocciosetto." Tentai di spiegare ma venni interrotta da Jules che Borbottò "ma è carino".
"Si, é carino Jules ma è comunque piccolo".
"Concordo con te piccola imprecatrice." Esclamò una voce roca dall'ingresso.
"E questo come è entrato? Non mi sono umiliata già abbastanza? Cazzo sono in mutande!!" borbottai tra me e me, ma mi sentirono tutti perché scoppiarono a ridere. Si stavano divertendo alle mie spalle gli idioti.
Harry,che non diede peso alle mie lamentele, come fosse casa sua prese una sedia e si sedette accanto a me e Niall.
"Perché ti fai torturare così piccola Sam?"mi chiese dolcemente la pop star mentre mi spostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Non so se fosse stato per il suo sguardo così profondo,  per quelle fossette dannate in bella mostra, o semplicemente perché ero in fase di preciclo, fatto sta che il suo tocco mi turbò, mi mise a disagio: lui era lì bellissimo come il sole,  mi guardava negli occhi senza abbassare un attimo lo sguardo e con quel sorrisino sbilenco ; io ero sul tavolo della cucina in mutande, struccata e con la mia amica tra le cosce...capite il disagio?!
Jules si schiarì la gola e rispose al posto mio:
"Questa tortura,come la chiami tu, è necessaria. Questa sera esce con Fred"
"Rob" la interruppi correggendola.
"È la stessa cosa Sam." Mi ruprese, poi " Dicevo, deve uscire con Rob, e deve essere pronta ad ogni evenienza."
"In che senso?" Chiese Harry confuso mentre morse il mio muffin col cuore morbido al cioccolato bianco.
"Hey popstar questo è mio!" Gli urlai. Lui scrollò le spalle e lo avvicinò alla mia bocca facendomelo addentare mentre la bionda, che finalmente aveva finito di fare l' estetista, continuò a spiegare:
"Harry deve essere pronta all'evenienza che le cose si facciano più intime ovviamente".
Il ricciò sgranò i suoi occhioni e allontanò di scatto il muffin mentre lo stavo mordendo, facendomi sporcare di cioccolato.
"Hey" borbottai con la bocca piena.
"Ops, scusa Sam" e mi tolse il cioccolato da vicino alla bocca col suo pollice per poi portarselo alla sua bocca,il tutto mentre serio mi guardava negli occhi.
Harry era davvero strano quel giorno,o meglio, Harry era sempre strano, ma quel giorno lo era più del solito, e il sorrisino sornione di Niall me lo confermò;così mi schiarii la gola, scesi dal tavolo e mi andai a fare una veloce doccia per poi indossare un leggins e un top. Tornata in cucina non trovai nessuno, i quattro nullafacenti si erano spostati sui divani in salotto. Greg era su una poltrona, e sul bracciolo della stessa c'era Jules; Niall era stravaccato sull' altra poltrona e Harry sul divano. Io mi avvicinai e mi sedetti sul divano con Harry, mettendo come sempre un po' di distanza tra noi. A lui però non dovette piacere la mia idea perché si distese mettendo la testa sulle mie gambe, poi, mentre parlava con gli altri del tour,dei vari spostamenti che avrebbero dovuto fare e i paesi dove si sarebbero dovuti esibire, afferrò la mia mano destra, se la portò alle labbra per schioccargli un tenero bacio, e poi la mise sulla sua testa facendomi intendere che avrei dovuto accarezzargli i soffici capelli ricci. Così feci; quel gesto oltre a rilassare lui rilassò anche me, ma mi beccai una strana occhiata da Greg, alla quale risposi con una scrollata di spalle.
"Allora Sam dove ti porta stasera il mocciosetto?" Mi chiese poi Greg stesso alternando lo sguardo da me a Harry che aveva inspiegabilmente sbuffato.
"Non chiamarlo così, è un bravo ragazzo" lo ammonii. "Comunque ha detto in un ristorante lungo il Tamigi" lo informai.
"Banale" Borbottò il riccio girandosi e guardandomi negli occhi facendo fermare i miei movimenti;lui però di nuovo non dovette essere d'accordo perché riprese la mia mano e la riportò tra i suoi capelli.
"Perché banale?" Gli chiesi allora io, confusa dal comportamento del mio riccio amico.
"Perché... Beh è un locale troppo pretenzioso, per snob,esageratamente elegante. Non è per te ecco. Non fraintendermi, ma tu li non ti sentiresti a tuo agio Sam. Io ti porterei a fare semplicemente un pic nic sotto le stelle, magari a Regent Park, o meglio, a Primrose Hill" esclamò facendomi un occhiolino di intesa "tante candele a circondarci Sam e Londra ai nostri piedi"spiegò  con entusiasmo, gesticolando con le sue lunghe mani affusolate,e con una strana luce negli occhi.
"Ma che.."mormorai. Mi stava mettendo seriamente in imbarazzo.
"Sempre manie di grandezza Haz" esclamò Niall facendoci ridere tutti, poi continuò: "Io ti porterei all' M&M's store a Piccadilly Circus pumpkin" mi disse ammiccando ed io lo ringraziai mentalmente per avermi tirata fuori dall'imbarazzo creatosi con Harry.
"Tu sì che mi conosci irlandese del mio cuore" esclamai mandandogli un bacio con la mano;lui scioccamente fece finta di prenderlo e di metterlo in tasca. Eravamo da ricovero.

Find My Way - Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora