Erano circa le sei del pomeriggio; era quella, di solito, l'ora nella quale Scorpius Malfoy-Potter lasciava l'ospedale. Quel giorno batteva una leggera pioggerellina sui marciapiedi e sulle strade, e il cielo era di un grigio lugubre. Scorpius uscì dall'edificio e si incamminò verso casa sua. La pioggia si intensificò parecchio durante il tragitto e lui non aveva un ombrello per ripararsi, perciò aumentò il passo. Casa loro non era molto distante dall'ospedale dove il ragazzo di appena 24 anni svolgeva il suo tirocinio di medicina; quello era l'ultimo passo prima di diventare dottore Babbano a tutti gli effetti. Da quando aveva perso la madre, Scorpius si era ripromesso che avrebbe fatto tutto il possibile per salvare quante più persone possibili. Essere medico era sempre stato il suo sogno. C'era solo un problema che avrebbe potuto complicarne la realizzazione: un suo collega, Chris, gli aveva confessato tempo prima che la madre era molto malata e che necessitava di morfina... Scorpius spinto da una solidarietà propria del suo animo e soprattutto dal fatto che aveva vissuto la stessa esperienza con sua madre in prima persona, si era offerto di aiutarlo a procurare il medicinale.
Questa situazione andava avanti da un po' di tempo e solo loro due e Albus, il marito di Scorpius, ne erano al corrente. Albus era d'accordo con la faccenda, in quanto Chris non poteva permettersi le cure per la madre e quello era l'unico modo per riuscire a guarirla.
Più i giorni passavano, però, più Scorpius era assalito da un senso di colpa che non voleva saperne di andarsene. Stava seriamente pensando a questa situazione, quando sentì qualcuno chiamare il suo nome. Non stava gridando, era quasi un sussurro nelle sue orecchie e proveniva da un vicolo buio e scuro. Scorpius vi entrò, con la paura che cominciava a pervaderlo da cima a fondo. Una figura apparve all'improvviso, ma Scorpius riusciva a vedere solo la sua sagoma; per il resto vi era una forte luce bianca che lo accecava.
-Sei tu, Scorpius Malfoy?- chiese la donna.
-Sì...- rispose il ragazzo, titubante.
-Il mio nome è Dike e sono la Dea della Giustizia... sono qui, Scorpius, perché tu hai commesso un reato... rubare una medicina pensando di fare del bene a qualcuno ha portato solo disagio nei confronti di molte altre persone che necessitavano quella medicina per guarire. A volte fare del bene per una sola persona, porta il male per molte altre persone. Per questo, sarai punito!-
Scorpius cominciava a tremare. Sapeva che quella situazione gli avrebbe portato solo terribili conseguenze, e ora queste gli si erano presentate. Non aveva mai creduto agli dei o a leggende di quel genere, ma sapeva che nel Mondo Magico tutto poteva accadere.
-Punito? Come?-
-Ti proporrò una scelta: cosa ne diresti se ti dicessi che io posso riportarti tua madre?-
Gli occhi di Scorpius si illuminarono.
-Mia madre? Sarebbe... sarebbe bellissimo... ma come farai?-
-Ciò non è di tua competenza. Ma come ti ho detto, questa è una scelta... io posso ridarti tua madre solo se tu rinuncerai alla persona che ami di più al mondo...-
Il suo cuore si strinse fino a rimpicciolirsi nel suo petto.
Albus?
Gli stava chiedendo di rinunciare ad Albus? All'amore della sua vita? All'uomo che aveva sposato? All'uomo che amava con tutto se stesso?
-Fammi capire... se rinuncio ad Albus, tu riporterai indietro mia madre?-
-Esatto, ragazzo. Ma se invece rinunciassi a lei, non avrai più la possibilità di riabbracciarla...-
La scelta era dura e molto crudele. Riavere la donna che lo aveva messo al mondo ma rinunciare alla persona che gli era stata accanto per tutti quegli anni. Scorpius si strinse nelle spalle.
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•Scorbus in pills •
FanfictionRaccolta di piccoli momenti Scorbus (Scorpius Malfoy+ Albus Severus Potter), one shot eccetera... Ho adorato questa coppia dal primo momento che ne ho sentito parlare. Spero di contagiare anche voi, e sopratutto spero che la storia vi piaccia. Fat...