Prologo

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«Dai papà prendi la palla!» gli urlo mentre la lancio.

La prende al volo e dice «Ora prendila tu Jasmine»

La rilancia ma Jas non la prende. È proprio negata con lo sport.

«Jas! Cerca di prenderla»

«Ci sto provando!»

Io e papà scoppiamo a ridere.

Jasmine me la rilancia e io la prendo al volo.

«Vediamo se riesci a prenderla ora papà!» dico lasciandola più in alto.

Non riesce a prenderla e va a finire in strada.

«Bel lancio! Vado a prenderla» dice prima di attraversare la strada.

Improvvisamente spunta dall'angolo infondo alla strada una macchina inseguita dalla polizia.

«Papà fa attenzione!» urla Jasmine

«A cos...» dice papà alzando la testa, prima di essere colpito da quell'auto. Cade a terra mentre il sangue comincia a scorrere dalla testa. Ne la macchina che lo ha investito né la macchina della polizia sembrano essersene accorti.

«O NO PAPÀ!» urla Jasmine in lacrime. Io sono immobilizzata davanti alla porta di casa mentre Jasmine si avvia verso papà.

«ALYSSA VIENI AD AIUTAMI!» mi urla Jasmine e solo allora mi sveglio dal quello stato di trance.

Corro verso papà anche io in lacrime.

«PAPÀ CHE TI STA SUCCEDENDO?!» urlo ora io.

«NON VEDI CHE È FERITO?» mi urla Jasmine.

«DOBBIAMO CHIEDERE AIUTO!» urlo io.

Io e Jasmine incominciamo ad urlare, ma i passanti si limitano a guardare e non ad intervenire.

«DOBBIAMO CHIAMARE UN'AMBULANZA!» urla Jasmine.

«NON ABBIAMO UN TELEFONO!» urlo io.

«È TUTTA COLPA TUA! NON AVRESTI DOVUTO LANCIARE LA PALLA IN STRADA!» mi urla in faccia Jasmine scaricando, come suo solito, tutta la colpa a me.

«N-NON L'HO F-FATTO A PO-POSTA!» dico io piangendo ancora più forte e cominciando a singhiozzare.

«VADO A PRENDERE IL TELEFONO DENTRO CASA» dice Jasmine prima di allontanarsi da me.

«PAPÀ! PAPÀ!» continuo ad urlare.

Niente. Il suo petto non si muove per respirare. Continua a perdere sangue. Mi sta salendo un attacco di panico.

«PAPÀ TI PREGO APRI GLI OCCHI!» gli dico scuotendolo, ma lui non si muove. Non mostra segni di vita.

«Per favore papà...» dico ormai sussurrando prima di poggiare la testa sul suo petto, mentre tutto intorno a me comincia a scomparire, incluso il rumore delle sirene dell'ambulanza in lontananza.

I'm never tired of you || Wattys 2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora