Like a Doll ~justiana~

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Così mi diressi seguendo le indicazioni
Nell'ufficio del cosiddetto " capo" , chissà cosa voleva da me
Le ragazze intorno a me , continuavano a guardarmi, come se loro non fossero mai entrate lì
E se fosse così?
Entrai nell'enorme stanza
Lui mi guardò io lo guardai
Accanto a lui c'era un suo "servo"
J: puoi andare ronald
R: subitissimo altezza
Uh addirittura altezza?!
Ma chi è questo qui??
Mi risvegliai dai miei pensieri
J: prego siditi, bellissima
Alla parola "bellissima" dal mio volto cadde una lieve lacrima, lui se ne accorse

Justin's pov
Notai uscire una lacrima da quei fantastici occhi
J: perché piangi
A: beh... nulla..
J: non devi avere paura confrontarti con me , dolcezza, non lo dico a nessuno
A: mi hai chiamato bellissima...e..
J: e...
A: beh mi ricorda tanto come mi chiamava mio nonno, prima che scomparissi
J:ah
Iniziò a piangere interrottamente
Allora mi alzai di scatto dalla sedia
E la abbracciai , mi sembrava così indifesa, come se mi sentissi in obbligo di protegerla, al mio gesto lei , senza pensarci due volte ricambio l'abbraccio
E disse: voglio tornare a casa, ti prego
A quelle parole il mio cuore si ghiacciò
Staccai l'abbraccio
J: ma non puoi
Le imposi
Mi dispiaceva trattarla male , ma nessuna ragazza entrata qui, poteva uscirne più
La feci sedere
J: bene , puoi andare
A: okay, solo questo?
J: eh si
A: okay..
Passai tantissimo tempo in quel dannato posto, vedo ragazze piangere, è un vero inferno, però a me non hanno mai fatto nulla chissà perché Oggi è una giornata abbastanza tranquilla
Nulla che non veda tutti i giorni
Nonostante tutte le ragazze avessero paura di justin io provavo qualcosa per lui , mi attraeva molto ma d'altronde per lui sono solo una delle sue bambole
Senti una campanella suonare qualcuno era riuscito ad uscire e allora corsi anche io, insieme alla mandria di ragazze
Senti justin urlare il mio nome
In effetti non lo avrei più visto...
Ma non volevo rimanere in questo inferno così scappai.