Sono passati due mesi e non ho più avuto modo di parlare con Jason, non certo per colpa sua poverino, mi dispiace davvero evitarlo ogni volta che cerca il mio sguardo, ma ho troppa paura. Non riesco ad immaginare come mi sentirei se dovesse raccontare a qualcuno ciò che sa di me. "Devo assolutamente impedire che i sentimenti offuschino la mia capacità di giudizio. Quindi, almeno fino a quando non sarò sicura di potermi controllare dovrò stargli alla larga!"
(Due giorni dopo)
"Sarebbe stato sicuramente un bel proposito, quello di stargli alla larga, soprattutto se avessi potuto mantenerlo. Il destino però, di avviso contrario, ha deciso che non gliene frega niente di quello che penso..."
Manca solo una settimana all'anniversario di matrimonio dei miei genitori e per festeggiare hanno deciso di organizzare una festa; inviteranno solo gli amici più intimi, ciò sta a significare due cose: primo, che gli invitati saranno minimo 40 persone, "Farò meglio ad abituarmi a stare tra la gente"; e secondo, che Jason e suo padre saranno invitati e che quindi la sottoscritta dovrà consegnare personalmente l'invito. Mi sono dovuta abituare in fretta all'idea, anche perché, come ho presto imparato "La legge la fa chi paga le bollette" e in questo caso tutti tranne me. Inizialmente cercai di oppormi, strategicamente, nelle ore in cui papà lavorava in ufficio, ma pare che lui e la mamma avessero stretto un'alleanza silente, per cui la conversazione dirottò inevitabilmente a mio sfavore: <<Ma mamma, non potete consegnare l'invito direttamente al sig. Easton? Non mi va di fermare il ragazzo più popolare della scuola in mezzo al corridoio, di fronte a tutti e dirgli "Hey, sai che i miei genitori organizzano una festa e tu e tuo padre siete invitati, potete portare anche quella squilibrata di tua sorella se vi va!... Sai che conversazione felice sarebbe...>> mi lamentai con un sarcasmo non poi tanto velato.
Smettendo di mettere i piatti nella lavastoviglie, lei si voltò lentamente verso di me. I suoi occhi, solitamente grandi e di uno splendido verde foresta, si erano trasformati in quelli di chi avrebbe potuto scioglierti con il pensiero; e credetemi, se gli sguardi potessero uccidere, in quel momento sarei volata via come un palloncino bucato. Quella bellissima donna dagli occhi verdi, i capelli color rame sempre in ordine e una statura da modella, è capace di farti invertire qualsiasi ideale purché non ti faccia del male. <<Ovviamente, non sarà affatto un problema portarlo direttamente a casa sua, pensavo proprio di farci un salto questo pomeriggio. Se mi dai l'indirizzo preciso lo faccio anche subito!>> "Spero di non essere sembrata troppo disperata, nel mio tentativo di placare la sua ira", pensai trattenendo l'ossigeno nei polmoni per non irritarla ulteriormente.
Senza dire una parola prese un post-it e ci scrisse sopra qualcosa, infine disse con una voce dolce e totalmente in disaccordo con la situazione di un paio di minuti prima, << Tieni tesoro, questo è il suo indirizzo, l'invito è nel cassetto della scrivania di tuo padre. Stasera noi usciamo per una cena di lavoro, devi tornare prima delle 21 e abbiamo cambiato il codice dell'allarme, te l'ho scritto sul post-it>>, così dicendo tornò alle sue faccende, lasciandomi basita dal repentino cambio di atteggiamento.
Guardandola mi capita spesso di cercare di indovinare cosa pensino le altre persone quando ci vedono insieme. Partiamo dal presupposto che siamo l'una l'opposto dell'altra, mentre lei spicca con il suo metro e ottanta io fatico a raggiungere il metro e settanta, quando lei parla la sua voce è ferma e sensuale mentre la mia è bassa e insicura, ogni suo singolo capello ramato è addomesticato alla perfezione per mantenere la messa in piega, mentre sulla mia testa regna l'anarchia totale, per non parlare degli occhi che mentre i suoi assomigliano a due stagni di acqua cristallina, i miei assumono la tonalità di un laghetto... prosciugato. Non potremmo essere più diverse, se non fosse per i gusti, a entrambe piace la musica degli anni '70, amiamo l'arte e ci piace andare a teatro (cosa che ho scoperto di recente essere una mia passione), tutte e due adoriamo i vecchi film, quelli in bianco e nero dalla trama tanto classica da sembrare banale e cosa più importante adoriamo i vestiti; non nel senso che amiamo fare shopping, ma nel senso che ci piace combinare gli stili, dal tradizionale al moderno, dal casual al bohèmien, ogni abbinamento è pensato per essere pratico e confortevole ma anche adatto al contesto e alla fisicità. Da quando mi hanno adottata ho scoperto un mondo di passioni di cui non conoscevo l'esistenza, una realtà parallela fatta di amore e compassione, adoro questa vita in ogni suo aspetto e non tornerei mai a quella vecchia, di cui ormai resta solo un eco di desolazione.
La casa è molto grande e circondata da pareti in vetro a specchio che la rendono al tempo stesso ariosa e discreta. Si estende su tre diversi piani, dei quali: il primo è dedicato alla cucina e al soggiorno, arredati con uno stile moderno, fatto di mobili laccati in bianco e parquet di Rovere chiaro, i divani sono grigi e ricoperti di tessuto scamosciato, mentre le pareti sono state dipinte di un grigio fumo molto tenue. L'open space lascia vedere la cucina dal salotto, in modo da poter intrattenere gli ospiti anche mentre si è ai fornelli; quest'ultima è stata scelta per dare un pizzico di vitalità in più all'ambiente, infatti il color ciliegia smaltato ornato da utensili e maniglie in acciaio, mette in evidenza l'isola in granito proprio al centro della cucina, richiamando su di sé un'attenzione che si sposta quasi immediatamente sul bellissimo piano di lavoro lucido e fresco. Al secondo piano si trovano i due studi, uno per mio padre, minimal e monocromatico e uno per mia madre esotico e lussureggiante, in mezzo ai quali è posizionata la mia camera da letto. Ho potuto scegliere di persona come arredarla, durante la mia prima estate qui. La mamma, da bravo architetto qual è mi ha consigliato per bene, sia sui colori che sullo stile a cui attenermi. Il letto matrimoniale si appoggia alla parete di destra, ed è rivestito in simil pelle nera, una delle pareti è totalmente di vetro mentre le altre sono dipinte di grigio scuro; sulla parete di fronte al mio letto è appeso un enorme quadro, raffigurante la vista che si ha di New York da Staten Island di notte mentre il televisore a schermo piatto è appoggiato ad una cassettiera in legno laccato di nero proprio sotto ad esso. La parete a sinistra del letto è ricoperta da una libreria a muro che gira intorno alle 3 diverse porte della stanza: una è l'entrata, una porta al bagno privato e l'altra alla cabina armadio. Il terzo e ultimo piano invece ospita l'enorme camera da letto dei miei genitori, l'enorme cabina armadio dei miei genitori e l'enorme stanza da bagno dei miei genitori, dotata sia di sauna, che di idromassaggio, tutto perfettamente arredato per apparire armonioso e di lusso. Il giardino che circonda la casa è quasi totalmente piastrellato se non fosse per un perimetro di circa tre metri che circonda il tutto e una piscina climatizzata che affonda nel terreno per due metri sul retro della casa.
Dopo la "chiacchierata" con mia madre, mi reco in camera mia per prepararmi ad uscire e nel frattempo do una controllata al mio profilo Facebook. "Niente di nuovo, solo un paio di inviti a giocare a giochi con nomi improponibili, una richiesta di amicizia e un messaggio, si questo è strano", controllo chi sia il mittente e sorpresona, si tratta in entrambe i casi di Jason Easton. Il messaggio diceva: Ciao Maggie, ti prego di rispondermi non appena leggi il messaggio. Ti chiedo infinitamente scusa per la mia indelicatezza di quel giorno, non intendevo affatto offenderti, volevo solo lodarti per la tua sagacia e la tua volontà d'animo. Volevo anche dirti di non preoccuparti, il tuo segreto me lo porterei anche nella tomba se questo è quello che vuoi, deciderai tu e alle tue condizioni se rivelarlo o meno. Spero di rivederti domani a scuola e ti chiedo ancora scusa per tutto il malinteso...
"Credimi tesoro, mi vedrai prima ancora di quanto pensi, insieme alle dozzine di scuse che ti devo" riflettei tra me e me. Rincuorata dalle parole di Jason, finisco e di prepararmi e mi dirigo passeggiando su una nuvola a suon di Photograph verso casa sua...
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I just want to keep calling your name
RomanceQuando meno te lo aspetti la tua vita può cambiare, in bene o in meglio ? Questo devi capirlo da solo con il passare del tempo ...