ORIONE IL CACCIATORE
Avril
Andrew continuò a torturare la tavola sotto i piedi spostandola avanti e indietro, tenne lo sguardo fisso sulla lavagna, poi strinse il gesso tra le dita e lentamente Orione tornò proprio dove io stessa l'avevo cancellato.
Disegnò le sue stelle, le unì una per una e compose la figura che i miei occhi avrebbero riconosciuto ovunque.
«Orione il Cacciatore.» La sua voce profonda mi avvolse. «La costellazione più conosciuta del cielo.»
Mi studiò in silenzio prima di riprendere a parlare.
«Le sue stelle sono luminose, la vicinanza all ́equatore celeste le rende visibili ovunque.» Gli zigomi modellati mettevano in risalto le iridi azzurre, le labbra erano di un rosso cupo e sembravano morbide come velluto.
Mi appoggiai alla cattedra, tutta la mia attenzione era concentrata su di lui.
Ogni suo impercettibile movimento, ogni sua espressione, ogni suo respiro richiamava in me un istinto sconosciuto, una misteriosa attrazione mi incatenava senza io potessi sottrarmi alla sua forza invisibile.«Sono centotrenta quelle visibili a occhio nudo. Le tre stelle della cintura, i Tre Re, rendono Orione riconoscibile.» Andrew si mosse piano verso di me, gli occhi riflettevano la luce che entrava dalla finestra. «Orione è importante, indica la direzione da seguire per trovare tutte le luci sopra di noi. È Orione che rivela la strada, è Orione che conduce a Sirio. È Orione che ci fa scorgere Procione, Castore e Polluce. Il periodo più propizio per osservarla è tra novembre e maggio.» Allungò la mano per appoggiare il gesso sulla cattedra e si protese in avanti. «Mi hai chiesto quali sono le stelle che la compongono, Jonson. Orione ha molte stelle. Tra le più importanti Rigel, Saiph, Meissa...» Si piegò per raccogliere lo skateboard. «Betelgeuse.»
«Le quattro Orionys» lo interruppi.
«E Bellatrix» aggiunse, «Bellatrix la Guerriera. Ogni cacciatore ne ha una pronta a proteggergli le spalle.»
«Bellatrix» sussurrai, «sulla spalla sinistra di Orione.»
Abbassai gli occhi sul suo braccio, il tatuaggio sembrò risplende- re sulla pelle, una delle stelle era più grande delle altre. Era Bellatrix la Guerriera.
«Conosco il cielo sopra i miei occhi, Jonson.» Andrew mostrò la sua tipica espressione insolente. «Con me, questa, è una battaglia persa in partenza.»
Fece un lungo respiro, strinse di nuovo la tavola sotto il braccio e uscì senza voltarsi.
Osservai la lavagna.
Andrew Moore e Orione il Cacciatore.
Mi chiesi se anche lui avesse una Bellatrix pronta a proteggerlo. Guardai l'aula vuota.La sedia che Ron aveva lanciato in mezzo alla stanza era ancora a terra, seguii con le dita le stelle che Andrew aveva disegnato prima di andarsene e per un istante, pensai che sarebbe stato bello poter sfiorare anche quelle sulla sua pelle.
Quando entrai in mensa, la sala era già affollata.
Il tavolo degli insegnanti non aveva un solo un posto libero e per un momento mi ritrovai a essere di nuovo una ragazza che frequentava il College come tutte le altre. Presi uno dei vassoi impilati accanto al bancone del self-service e mi misi in fila.
Sentii il suono dolce di una voce familiare, la ragazza dai folti ca- pelli ricci e dal viso sbarazzino proprio a due passi da me, doveva essere Meg. Il ragazzo alto dalle possenti spalle fermo accanto a lei, invece, non lo avevo mai visto prima. Una leggera barba bion- da gli ricopriva le guance, gli occhi erano verdi, le mani grandi, la plastica scura del vassoio si appoggiava alle sue gambe muscolose.
«Sembra ossessionato Eddy.» Meg torturò un ciuffo di capelli con le dita.
Eddy ripetei a mente.
«Lo so» rispose lui.
«Dovresti parlargli.»
«Credi non lo abbia fatto?»
«Vuole entrare nell ́aula professori e curiosare tra le carte.» Ero sicura stessero parlando di Andrew.
«Lo sai come è fatto. E sai che aiuterebbe Ron a ogni costo.»
«Combinerà qualche guaio e non sarebbe il primo. Ci abbiamo già provato una volta e l ́altra ragazza se n ́è andata. Vuoi che accada di nuovo?»
Chinai il capo a terra, chiusi gli occhi e non riuscii a smettere di ascoltare.
«No, non voglio che accada di nuovo.» Eddy sembrava preoccupato.
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Il cielo sopra i tuoi occhi (Primo libro di #Arizona)
ChickLitAmmessa al tirocinio al Campus dell'Arizona Avryl parte per Tucson. Tanti dubbi e paure ad accompagnarla nel viaggio. Brillante studentessa sin dai primi anni di scuola dovrà confrontarsi con sé stessa insegnando al fianco del professor Hudson. L'i...