School

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Il suono della sveglia mi fece drizzare fuori dalle coperte.

Il primo giorno di scuola era appena arrivato, irruento come una cascata.Mi alzai di malavoglia dal letto, stanza come non mai, per poi dirigermi verso la cucina del mio piccolo appartamento.

Ormai sedicenne, mi trasferii in un piccolo appartamento nel centro di Magnolia, per affrontare gli studi al Fairy Tail High School. Nonostante avessi i genitori adottivi nell'appartamento difronte al mio, potevo concedermi un po' di libertà. Stavo quasi per dimenticarmene, mi chiamo Lucy Hearthphilia, dopo la morte dei miei genitori, sono andata a vivere con i miei zii, che mi hanno adottata e cresciuta come se fossi figlia loro.

Mi vestii rapidamente, correndo fuori dal mio appartamento prima di dare uno sguardo all'orario, mancavano solo dieci minuti e sarebbero state le otto. Corsi più velocemenete che potevo, non volendo fare ritardo proprio il primo giorno di scuola. Non appena notai il ciuffo rosa del mio migliore amico, corsi alle sue spalle e gli saltai sulla schiena, ridendo.

-Natsuuuuu, come hai passato le vacanze?- dissi tra le risate, lo avevo spaventato a morte,ma non appena sentì la mia voce, si tranquillizzò di colpo. Posai il viso sulla sua spalla, sorridendo e aspettando la sua risposta, che non tardò ad arrivare.

-Luce, è andata splendidamente, a te?- sorrise dolcemente notai una punta di rossore sulle sue guance. Con un movimento fulmineo mi prese e mi portò davanti al suo viso, per poi mettermi a terra e darmi qualche colpetto affettuoso sulla testa.

-non saltarmi così addosso, o rischi di spaventarmi, se muoio di infarto poi cosa faresti senza di me?- disse ridendo, con ancora quel leggero rossore sulle gote. Notai delle teste alle sue spalle, che ridevano e mormoravano fra di loro. Spostai Natsu dalla mia visuale per guardare meglio i due stupidi, accorgendomi poi che altro non erano se non la mia migliore amica e quello stupido del suo fidanzato.

-Gajeel! Levi-chan! Che avete da borbottate lì dietro?- una leggera risatina uscì dalle bocche dei miei tre amici, ma non capii il motivo per cui stessero ridendo. Guardai Natsu, intento a ridere come i nostri due amici, gonfiai le guance e incrociai le braccia sotto al seno.

-hanno detto che sembriamo una coppia di fidanzati- rispose, mentre io cominciai ad arrossire. "Magari lo fossimo davvero" pensai, avevo una cotta per Natsu dalle elementari, ma era una testa calda e non mi aveva mai notato, anche al liceo. Ero innamorata di Natsu, Levi lo sapeva bene, ogni giorno, sin da piccola, ascoltava i miei scleri, riguardo il ragazzo dai capelli rosa come un ciliegio in fiore.

Sentii la campanella suonare e corsi in classe, senza nemmeno salutare Natsue gli altri. mi sedetti ad uno dei posti indondo a tutto, pronta a sentire ilsolito discorso del professore.

Dopo pochi minuti entrò un uomo alto con i capelli color rame, vestito di maglietta nera e jeans. Gildarts era uno dei professori più divertenti della mia scuola, passavamo metà delle lezioni a perdere tempo e l'altra metà a parlare di sua figlia Cana, una povera ragazza che aveva avuto la sfortuna di avere il padre, troppo azzeccoso, nella stessa scuola dove studia.
Aspettai con ansia la fine delle lezioni, non vedevo l'ora di andare a casa e farmi una bella dormita.
Prima che il professore dicesse qualcosa, la porta si spalancò di colpo, mentre una testa rosa si infilò nella classe.
-scusi prof, potrebbe uscire un attimo Lucy Heartphilia?- arrossii di colpo e lanciai uno sguardo ap professore, sperando che non acconsentisse.
Non volevo guardare Natsu negli occhi ancora una volta, per poi perdermici e fare la faccia da pesce lesso.
Un sorriso increspò le labbra di Gildarts, per poi mormorare un "certo".
Certo, fai morire di imbarazzo una delle mie allieve. Certo, fai tremare le gambe di Lucy. Certo, falla innamorare di te ancora di più di quanto lo sia già.
Mi alzai lentamente dalla sedia, con le gote ancora arrossate.
Mi morsi il labbro, mentre mi dirigevo a testa bassa verso il rosato.
Uscii dalla classe, sotto lo sguardo di tutti e Natsu subito chiuse la porta alle mie spalle.
Non riuscii a dire una parole che mi bloccò contro il muro, con le mani ai miei fianchi per non lasciarmi scappare. Tenni lo sguardo sui suoi piedi, continuando a mordicchiarmi il labbro.
-Lucy che hai? Perché stamattina sei corsa in classe senza salutarmi?- mi chiese, alzandomi il volto un dito.
Mi lasciai perdere nel suo sguardo. Quegli occhi neri, con delle leggere paiuzze verdi, che sembravano scavarti nel profondo. Il suo sguardo bruciava nel mio, il calore del suo corpo che mi riscaldava, in quella stagione fredda.
-Luce? Sei viva?- mi chiese, non udendo parole uscire dalla mia bocca.
Lasciai scendere lo sguardo fino alle sue labbra, sottili ma invitanti. Quanto avrei voluto assaggiarne il sapore, saggiarne la morbidezza e la forma.
Non mi accorsi che una mia mano si era posata sul suo petto. Riuscivo a sentire i pettorali sotto il tessuto sottile della sua maglietta. Come avrei voluto toccare i suoi addominali, tracciarne i contorni con le dita e con le labbra.
Mi risvegliai dal mio stato di shock. Il rosato mi stava ancora guardando preoccupato e risposi velocemente.
-non preoccuparti, sto benissimo- feci un sorriso dolce, cercando di mascherare la leggera tristezza.
-non mentirmi, Luce- borbottò lui, tenendo un broncio tenerissimo.
-è la verità, credimi- ribattei.
-perché sei rossa?- chiese all'improvviso, mentre avvampavo sempre di più.
Come potevo far capire all'uomo che amavo, cosa significasse quello che stavo provando in quel momento?
-ho caldo- usai la mano come ventaglio, cercando di mascherare l'imbarazzo.
-è inverno e tu hai caldo?- disse lui ridendo.
Non feci in tempo a dire qualcosa che avvertii una sensazione di bagnato sulle labbra.
Natsu...Natsu mi stava baciando? Spalancai gli occhi per la sorpresa, mentre lui si scostava velocemente.
Un ragazzo giaceva a terra, vicino i piedi del rosato.
-scusami Luce! Questo cretino mi è caduto addosso!- si lamentò, acchiappando il ragazzo per dargliene di santa ragione.
Posai le dita sulle mie labbra, cercando di metabolizzare il tutto.
Le labbra di Natsu... erano morbidissime, anche se sottili.
Avrei scommesso che in quell'istante io sia stata rossa cone i capelli di Erza Scarlett, la nostra presidentessa.
Alzai lo sguardo su quello di Natsu, che aveva appena mollato il ragazzo. Era arrossito! Le sue guance erano rosse come le mie, se non di più.
Li vidi girarsi verso di me per scusarsi ancora, ma non gli lasciai dire nemmeno una parola che mi fiondai sulle sue labbra, desiderosa di un altro bacio.
Rimase interdetto per qualche secondo, prima di ricambiare il bacio con dolcezza.
Ero più che felice, il ragazzo che amavo stava ricambiando un mio bacio.
Sentivo in bocca il sapore delle sue labbra, il sapore di menta e limone, e fu la sensazione più bella che avessi mai provato.
Ci staccammo velocemente, con il rossore sulle guance, quando sentimmo degli applausi alla nostra sinistra, proveniente dalla mia aula. Il professore e quasi la metà dei miei compagni di classe, era fuori la porta a guardare la scena, con un sorriso sulle labbra.
-finalmente vi siete decisi a mettervi insieme!- disse felice il professor Gildarts, causando altro rossore sulle nostre guance.
Quella non era una scuola, quella era una gabbia di matti, cosa che non mi dispiaceva, perché ero innamorata, di un matto.

Nalu's stories - OSWhere stories live. Discover now