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Prima di iniziare a leggere vorrei che vi fermaste un attimo a leggere questa angoletto. Vorrei farvi presente che sono una ragazza di 20 anni, quindi sono alquanto impegnata con il lavoro e con la mia vita sociale, quindi aggionerò quando mi sarà possibile, cercherò in tutti i modi
-possibili- di postarvi almeno un capitolo a settimana.

Sicuramente ci saranno errori di sintassi, coniugazione e tanto altro che cercherò di correggere il prima possibile. Chiedo soltanto di non insultarmi quando né troverete, soprattutto quelli da far venire i brividi, perché credetemi, mi prenderei a schiaffi da sola per certi errori che mai avrei pensato di fare. Potete farmeli notare sempre in modo pacato, per favore.

Ora vi lascio al primo capitolo della mia prima storia.


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Tra ritardi e Gossip.

Il suono eccessivo della sveglia alle sei di mattina era la cosa che piú odiavo al mondo, subito dopo in classifica si piazzavano i raggi del sole che provenivano dalla finestra che erano perfettamente puntate sul mio viso.

"Ti odio" Borbottai quando sentí il matarasso muoversi sotto il mio corpo, dopo pochi secondi un braccio mi circondó la vita.

"Non ti credo" Una voce arrochita e morbida mi sussurró all'orecchio, per poi stamparmi un semplice bacio sulla guancia. Lasciai un mugolio -che lo face ridacchiare- a quella sensazione, non ero solita ricevere queste dimostrazioni d'affetto, da lui. "Devo andare, se mi scoprono sono morto"

Quella volta toccó a me ridere, stroppicciandomi gli occhi per abituarmi alla luce. Girai il viso verso di lui, trovandolo con un sorriso che decorava le sue labbra rosee, scossi la testa ridacchiando.

"Ti do esattamente cinque minuti per prepararti, ti aspetto in macchina" Mi avvisa facendomi spalancare gli occhi, per prepararmi -come minimo- ho bisogno di almeno quaranta minuti se non di piú. Ma il dramma, per me, non era prepararmi per raggiungere l'auto in fondo al viale, ma alzarmi dal letto.

Ryan dopo essersi rivestito mi stampa un bacio sulla fronte sussurandomi un 'muoviti'. Osservo, tra le coperte, il mio ragazzo -se cosí si puó definire- scendere silenziosamente dalla finestra, sbuffai portandomi un braccio sugli occhi, fosse per md rimarei a dormire per ore.

"Beverly, tesoro, sei sveglia?" Mi domanda mia madre, piombando nella mia camera -come suo solito, senza bussare-, cosa che mi faceva incazzare.

"Non si usa piú bussare, vero?" Sbottai, alzandomi di scatto dal letto passandogli accanto, scontrandomi con la spalla della madre recandomi verso la cabina armadio per recuperare il nuovo outfit del giorno.

Non avevamo una conversazione civile da sei anni oramai, e mai l'avremmo avuta. "Ora che hai costatato che sono sveglia, potresti cortesemente uscire?" Le dissi con tono duro senza guardarla negli occhi.

Indossai l'outfit scelto la sera prima con Selena -la mia migliore amica- come ogni giorno. Mi passai il trucco, presi al volo la borsa è uscì dalla stanza, senza degnare di uno sguardo a mia madre, che seguiva con lo sguardo tutti i miei movimenti.

Un breve segnale mi fece intendere di aver appena ricevuto un messaggio, sicuramente di Ryan. Rovistai nella borsa di vitello evercolor -di color nera- di Hermès Paris, alla ricerca del mio IPhone per controllare la notifica.

Messaggio da Ryan.
Delle ore 6.45.

'Ci vediamo all'Università'

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