•2•

112 5 139
                                    


I'M BACK, GUYS🌈

Scusate per essere sparita, ma dopo essermi trasferita a Londra, tra una cosa e l'altra non ho avuto tempo. Ho provato a scrivere qualcosa ma alla fine eliminavo tutto perché non ne ero soddisfatta, invece, stasera con tutta la tranquillità e la voglia sono riuscita a scrivere un capitolo non male.

Vi avviso, gli aggiornamenti avverranno molto raramente.
SO SORRY


Tra carte di credito
e pettegolezzi.

Voglio chiarire che fare shopping per me non è uno svago, ma un vero e proprio lavoro. Prima di recarmi in vari negozi scrivo una lista, così per non dimenticare niente e in modo di avere idea piuttosto precisa dei negozi in cui entrare, ovviamente senza fissare un budget.

Non ne ho bisogno.

Tra Università, centro benessere ed estetista ho sempre meno tempo per fare shopping così ho stabilito un giorno per dedicarmi a questo lavoro: Giovedì.

Oggi è il giorno.

"Che cazzo hai fatto?" urla una voce che potrei riconoscere tra mille.

"Dove ti eri cacciata? Ti stavo cercando!" dissi come se non fosse successo niente.

"Mi stavi cercando? Ti ho lasciata cinque minuti fa da sola con un solo paia di tacchi" mi urla contro, indicandomi le buste ai miei piedi.

"Oh si, mi piacevano"

"Ti piacevano? Ti piacevano? Piacerá anche a tutta mamma quando scoprirà che hai pagato tutto con la sua carta di credito?"

Scuoto la testa annoiata. "Lena, finiscila. Non me ne frega niente di ciò che dirà"

La mora mi guarda con espressione sconvolta, ma poi si arrende. "Perché?" chiede mentre s'incammina al nostro solito posto.

"Perché cosa?" chiedo confusa, seguendola.

"Perché hai usato la sua carta" continua senza guardarmi.

"Ho dimenticato la mia a casa" dico ma lei si ferma sul posto.

"La finisci di sparare cazzate? Tu e la tua carta siete una cosa sola" ribatte innervosita. Odia le bugie, non riesce a digerirle neanche quelle in buona fede, che per lei di buono non hanno niente.

"Non vuole cedermi un parcheggio all'Università, è una stronza" sbotto, entrando nella solita caffetteria dove andiamo a fine acquisti.

"Non credi di star esager..."

"Tu da che parte stai? Lo sai quello che ha fatto, cedermi un parcheggio era il minimo" dico risoluta poggiando le borse ai lati del tavolino e sedendomi di fronte a lei.

"Lo sai da che parte sto. Ma dovr..."

"Non voglio parlare di lei" dico riservandole un'occhiataccia quando sta per ribattere. "Parliamo dei nuovi arrivati" cambio argomento.

"Ho trovato il profilo della nanetta su Instagram, ha il profilo bloccato" dice facendo una smorfia. Prima regola dello stalker, mai aggiungere persone con il profilo privato con il proprio account personale. MAI. "Così sono entrata con profilo di mio fratello e gli ho mandato la richiesta, ho aspettato tre giorni, tre capisci?" sputa fuori innervosita.

FLAWEDDove le storie prendono vita. Scoprilo ora