~Quanto è bello tornare assieme~
Ormai, la campanella dell'ultima ora era già suonata, e mentre tutti gli alunni si precipitavano fuori dall'edificio scolastico, un ragazzino coi capelli color carota rimaneva solo a sistemare lo zaino, in classe non c'era più nessuno, tranne lui, un piccolo pulcino di corvo lasciato indietro perché zoppo.
«HINATA!» un altro ragazzo in uniforme si precipitò in classe; un suo compagno, con cui studiava abitualmente. «Scusa... ti ho dimenticato qui! Sono un amico orribile...» il ragazzo continuava ad inchinarsi e a chiedere scusa, in colpa dello sbaglio commesso.
«Non fa niente! Non me la prendo mica per così poco!» Hinata in risposta sorrise, aveva perso la voglia di parlare, quindi la sua presenza era poco percettibile.
«Vieni che ti aiuto!» il suo amico spinse la carrozzella fino al corridoio. «Aspetta! Voglio provare ad andare da solo almeno fino all'ascensore!» disse l'arancione.
«Va bene» Il suo compagno non oppose resistenza, neanche a lui era chiaro il motivo per cui il piccoletto era finito in sedia a rotelle, pareva che fosse un segreto che solo Hinata sapeva.
L'arancione poggiò le mani alle ruote della carrozzella e le iniziò a spingere in avanti in modo che quella dannata sedia si muovesse, era faticoso, però Hinata non voleva dipendere da nessuno.
Il suo amico camminava di fianco in un religioso silenzio, osservava come con tutte le sue forze Hinata cercava di andare avanti, e la determinazione che lo spingeva a non arrendersi mai.
«Per domani che compiti ci sono?» domando l'arancione per spezzare il silenzio che trovava fastidioso.
«Ehm... penso inglese!»
«Oh cavolo, proprio l'inglese? Odio quella materia!»
«Già...» si misero a ridacchiare all'unisono.
Intanto, erano già arrivati di fianco all'ascensore, avevano attraversato corridoi e aule deserte, erano soltanto loro due in quel piano.
Il suo amico premette il tasto dell'ascensore che fortunatamente non tardò ad arrivare «Ecco fatto!». Salirono e raggiunsero il piano terra, arrivati all'ingresso però...
«Ehm... come facciamo?» chiese l'amico ad Hinata, infatti all'ingresso della scuola erano presenti quei dannati piccoli scalini, non erano in molti, ma la carrozzella non sarebbe scesa facilmente «Stamattina ci hanno aiutati... ma adesso non c'è più nessuno...»
Si sentirono dei borbotti «Che ore sono?» domandò l'arancione al suo amico.
«Bho, penso le 18! Perchè?»
«Siamo fortunati allora!» esclamò euforico il piccoletto iniziando a chiamare a gran voce la squadra. «SUGA, DAICHI, YAMA, TSUKKI, HEY RAGAZZI!», urlò.
In un attimo arrivarono di corsa Noya e Tanaka «Hinata!»
«TANAKA, NOYA, SENPAI!»
L'amico di Hinata rimase a guardarli mentre si scambiavano i saluti urlando come dei pazzi, come se non si vedessero da chissà quanto tempo.
«Oh piccolo Hinata!» Suga sbucò dal nulla ed abbraccio il piccolo arancione«Come stai? Scusa se stamattina non ti ho salutato nel migliore dei modi! Vorrei fare qualcosa per farmi perdonare e...»
«HINATA!» Yamaguchi corse a battere il cinque al piccoletto e dovette abbassarsi un po', per non far sforzare troppo lo schiacciatore, intanto arrivarono anche Daichi e gli altri.
«NON SAI COSA TI SEI PERSO QUESTA SETTIMANA! ASAHI AVEVA BEVUTO TROPPO ED HA PROVATO A TOCCARMI IL SEDERE!» urlo Noya, il capellone imbarazzato tappò la bocca al piccolo libero«N-Noya! N-non serve urlare! E comunque... ti ho già chiesto scusa».
STAI LEGGENDO
Haikyuu~Aiutami A Volare!
FanfictionHinata sparisce per una settimana, Non viene ne a scuola,ne agli allenamenti Nessuno sa niente.... Ma quando torna i suoi compagni ricevono una brutta sorpresa! Dal testo: lo schiacciatore della Karasuno,sembrava un corvo a cui avevano appena strapp...