Capitolo 5:

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~Domande sotto le stelle!~

Era sera e per una volta la luna non era oscurata da nuvole portatrici di mal tempo!

La strada era deserta, a quel ora non passa quasi nessuno e l'unico suono udibile sono i rumori della città: le macchine, le voci dei passanti, le persone nei bar...

Il cuore martellava nel petto, il moro era dinanzi alla porta, indossava l'uniforme scolastica, quindi non era per nulla vestito in modo formale, ma era imbarazzante avere un mazzo di rose in mano e tutto quel gel in testa che gli tenevano i capelli abbassati

«PERCHÉ DEVO FARLO IO!?» sbotto girandosi verso Tanaka e Noya che si erano appostati dietro un albero «Quella donna fa paura!» rispose spaventato Tanaka «E' un demone!» continuo Nisonoya tremando al solo pensiero «comunque sbrigati che Suga e gli altri sono già li!» i due bro sparirono, Tobio non si capacitó di come avessero fatto ad andarsene, scosse il capo «o la va, o la spacca» e con tutto il coraggio in suo possesso suono.

Ad aprire fu un maggiordomo, era anziano ed indossava un completo da pinguino, «m-mi scusi...la signora è in casa?» domando, ma il portinaio, manco il tempo di rispondere, che venne spinto via da una donna bionda,alta vestita da ufficio «kageyama Tobio!? Cosa ci fai qui??» chiese secca, senza nessun tipo di cordialità, il moro porse le rose «Signora Hitoka sua figlia è in casa?» la donna lo folgoró con lo sguardo.

«Ovviamente!» prese le rose «Yachi! Vieni! Il tuo "amico" è venuto a prenderti!» si sentirono dei passi e dopo poco, alla porta, apparve la ragazza, aveva i capelli sciolti e indossava anche lei l'uniforme scolastica, teneva la borsa a tracolla, appena vide Tobio li salto in braccio «KAGS! Era ora!» affermò,si stacco immediatamente, sentendo gli occhi di sua madre puntati addosso , si giro «ecco mamma...ora se non ti spiace io...em vado»

«Andate e divertitevi al vostro "appuntamento"» improvvisamente il tono della donna si fece più dolce, teneva ancora il mazzo di fiori in mano, fece un breve occhiolino e sorrise

«Ok...Signora Hit-» Tobio si fermo quando vide lo sguardo della donna farsi accattivante «Muovetevi ad andare prima che io cambi idea!» scontrosa chiuse la porta sbattendola per bene facendo sobbalzare i due liceali.

Yachi e Kags si allontanarono immediatamente dirigendosi verso il locale «Ma...non hai detto a tua madre della festa??» chiese Kageyama mentre camminava di fianco alla ragazza «Mia madre non me lo avrebbe mai permesso!» rispose nervosa la bionda «E per favore...evita di chiamarla Signora Hitoka! Da quando a divorziato da mio padre lo trova fastidioso!» concluse con una nota triste «Oh...mi spia-» prima che il moro concludesse la sua frase, da non si sa dove, saltarono fuori Tanaka e Noya «YACHIII!!!» esultarono i due «Ti porto la borsa?» chiese il rasato «Bro tu si che sei un gentelman!» per tutto il tragitto, i due, assillarono Yachi in tutti i modi possibili.

«Ragazzi...potete anche lasciarmi, siamo arrivati!» disse imbarazzata la ragazza, i due amici la rimasero a terra, l'avevano trasportata in braccio tutto il tempo. I quattro entrarono nel locale, «RAGAZZI!» Suga si fece sentire da tutti i clienti presenti mentre sventolava la mano e li correva incontro «Yachi! Che bello che sei riuscita a venire!» Suga si rivolse nel suo tono più cortese «E Hinata?» domando Kageyama guardandosi intorno, in cerca del nano sulla sedia a ruote.

«Kageyama...ma non dovevi andare TU a prenderlo?» domando l'albino

«IO!???» chiese sbalordito il moro
«MA QUANDO???PERCHÉ DEVO FARE TUTTO IO!?» brontolava Tobio
«Invece di parlare VAI! Quel poverino starà ancora fermo alla fermata del bus!» lo rimprovero Suga.

«E vedi di non saltellare felicemente come l'ultima volta» ridacchio Tanaka

Kageyama avrebbe voluto strozzarlo con le sue stesse mani, ma oramai era già corso fuori dal locale in direzione della stazione per gli autobus

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