Capitolo 10:

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~scritta rossa~

Il risveglio fu proprio piacevole, a parer di Kageyama; ritrovarsi con due testoline arancioni sul petto a sbavare sul'unica maglietta che aveva indosso era una vista fin troppo carina da spezzare.
Portò lo sguardo lentamente alla finestra, aveva piovuto tutta la notte e l'aria umida odorava di buono, riporto i suoi occhi alle ciocche arancioni dei due fratelli, ancora persi nel mondo dei sogni, ed iniziò a passare i palmi in quei capelli color arancia; un sorrisetto si fece largo sul suo volto mentre, con più foga, faceva passare le ciocche tra le dite delle sue mani.

«Ouch, mi stai tirando i capelli!» brontolò Natsu
alzando il visino in direzione del moro. «S-scusa» borbottò imbarazzato Tobio alzando di scatto le mani dalla testolina della piccola.

«Shh, mio fratello sta ancora dormendo!» lo rimproverò la bambina «ieri l'hai sfiancato! Avete giocato fino a tardi!» gli occhioni dolci della bambina lo fulminarono.
Tobio si sentì leggermente a disagio in quella situazione, soprattutto dopo che la piccola gli aveva ricordato la serata precedente «G-giocato!?» domandò iniziando a divenire rosso sulle guance.

«Si! Non la smettevete di urlare, potevate almeno invitarmi!» affermò in tono malinconico.

«Ehm...c-credo sia il caso di andare a fare colazione e lasciare tuo fratello qua a dormire!»concluse il moro mentre sudava di ansia.

Kageyama si alzò lentamente dal materasso, ancora in imbarazzo, prese per mano la piccola Hinata e assieme a lei si diresse verso la porta della camera.

«Kags, Ho fame!» si indicò la bocca Natsu.

«Um...dovrebbe essere ora di colazione!» ipotizzò l'alzatore mentre veniva trascinato dalla bambina in cucina, diede una veloce occhiata all'orologio e deglutì pesantemente notando l'ora tarda.

«Sono già le due!?? È praticamente ora di pranzo!» esclamò rendendosi conto di aver saltato nuovamente una giornata intera di scuola «dio...» sussultò.

«Allora io cibo!???» fece notare infastidita Natsu battendo un piede a terra.

«Ehm...ti va se ordino del sushi!?» chiese il ragazzo massaggiandosi dietro la nuca.

«Pizza...» obbiettò la bambina «quella grande, con tutto!»

Ordinato il tutto Kageyama si preparava a sborsare tutti i soldi che avrebbe dovuto usare per il suo latte dalle macchinette.

«Mangia piccola peste, e vedi di lasciare qualcosa a tuo fratello...» le ricordava il moro mentre si rivestiva, con la divisa scolastica priva del suo maglione visto che era ancora indosso al suo ex-compagno di squadra.
«In più...avverti che deve presentarsi agli allenamenti, stessa ora, palestra della scuola!» finiva di allacciarsi le scarpe.

«Tu dove vai Kags!?» chiese a bocca piena la piccola.

«A cercare di recuperare con le ore pomeridiane!» rispose tra i denti mentre controllava di avere tutto nella borsa.

«Ok...»

«Le chiavi caz-» Tobio non fino la frase che un tonfo rombò per tutta la casa.

«Cosa...» guardò perso la piccola Hinata che stava fissando il soffitto.

«Il fratellone si è svegliato...» bofonchiò a bocca piena «deve essersi appena buttato giù dal letto...»per un momento ci fu solo silenzio

Che venne interrotto da un urlo imprecato dell'ex giocatore.
«Qualcuno dovrebbe andare ad aiutarlo...» finì, ruttando, Natsu che si mise a fissare intensamente Tobio, che ricambiava lo sguardo.

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