>L'Ammiratore - III - IV - V<

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Howe era molto occupato a scrivere tre libri allo stesso tempo, dato che amava sfidare se stesso. Non aveva tempo per prestare attenzione a niente che non fossero le sue pazzie, ma quella era una cosa che il suo ammiratore non sembrava capire.

L'amore e la voglia disperata che quel ragazzo sentiva per stare al suo fianco diventavano sempre più insopportabili, ma Howe non lo sapeva. Howe non capiva l'amore.

-Il tuo ultimo libro è meraviglioso. Giuro, Joseph, ho pianto per tutta la notte quando sono arrivato alla fine. Volevo solo leggere un po' di più...

Il demente non rispose. Scrivere tre opere maestre in una stazione ferroviaria mentre veniva assillato da un adorabile idiota dagli occhi azzurri non gli permetteva di svolgere un compito così complesso come lo era intavolare una conversazione.

E poi, stava riuscendo a frantumare tutte le sue pareti di carta. Poco a poco traeva l'inferno nella sua vita, e quella era una cosa che lo terrorizzava ogni volta un po' di più.

-Potresti firmare il mio libro? So che me ne hai già firmato uno, ma ne ho comprato uno nuovo questa settimana e volevo...

-Potresti non disturbarmi più?

La sua voce era piena di fastidio. Il suo ammiratore gli stava simpatico, forse più di quello, ma in quei momenti non aveva tempo per degli idioti che sbavavano per la sua incredibile mente e fisico grazioso.

Amava essere così amato, ma a volte gli risultava stressante.

-Va bene. Io volevo solo... Immagino che possiamo incontrarci in un bar, a casa tua, al cinema, in questa stazione.

Di nuovo, non disse niente.

-Mi piacerebbe avere un appuntamento con te, Joseph, perché tu mi piaci davvero.

Fu questo che gli fece perdere il controllo.

-Non verrei mai ad un appuntamento con te. -Ringhiò a denti stretti lo scrittore. -Voglio delle donne con le gonne corte, gambe lunghe, tette grandi...

-I tuoi desideri possono sempre cambiare, Joseph. Credimi. A me è successo.

Ma Howe non voleva che i suoi cambiassero.

-Ascoltami bene. -Lo avvisò. -... Mai, in nessuna delle mie vite, mi innamorerei di uno schifoso omosessuale come te. Mai, in nessuna delle mie vite, lascerei che un depravato sessuale come te mi toccasse. Mai, in nessuna delle mie vite, potrei sentire alcun tipo di desiderio per te.

Le dolorose lacrime accumulate negli occhi del suo ammiratore avrebbero fermato chiunque dal continuare con quelle parole crudeli, ma Howe non stava guardando lui.

-Sei un malato schifoso che non si stanca di assillarmi! Di sicuro hai mille malattie da contagiarmi!

Le sue parole non fecero male solo all'ammiratore, ma anche a lui stesso.

Chi era in realtà l'idiota schifoso in tutta quella situazione? L'uomo innamorato o quello che lo odiava solo per esserlo?

La risposta gli venne in mente troppo tardi.

L'ammiratore se ne era già andato.

|| HOWE || (Traduzione Italiana)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora