Francy e Hotch

331 13 9
                                    

Abbiamo deciso che il resto della serata lo avremmo passato a casa nel divano a coccolarci come sempre..solo che in più, sulla mia faccia c'è un sorriso a 1394822938339482 denti..
Mentre mi passa la mano tra i capelli io lo stringo sempre più a me con la paura che possa svanire da un momento all'altro..

"Ehi, basta stringere se no le mie costole iniziano a vagare nella mia pancia.." mi dice tirando una ciocca dei miei capelli..

"Auch.." rispondo mollando la presa e grattandomi la testa..
Dopo avergli fatto il broncio per un po' mi corico di nuovo su di lui.. Addormentandomi in un baleno..
Il giorno dopo, ci svegliamo in ritardo quindi con la velocità di FLASH mi metto il mio completo grigio e un po' di trucco poi ci volatilizziamo nei rispettivi luoghi di lavoro.. Appena entro vado a sedermi nella mia scrivania, come al solito Morgan e Reid mi raggiungono..

"Buongiorno tutto il giorno!!" esclamo.. Molto probabilmente il mio buon umore si è notato molto.. Infatti mio fratello posa il caffè sulla scrivania aggrottando le sopracciglia, per poi andare via senza proferire parola.. Mentre il bell'agente rimane in piedi a guardarmi storto..

"Ehi, non sono un alieno Macho!!" dico mentre si siede accanto a me ridendo..

"Dai dammi la bella notizia prima che inizi io con quelle macabre" mi dice sfoggiando un bellissimo sorriso

"Io e Tom ci siamo fidanzati!!" esclamo tutta esaltata

"Oh Francy!! Sono felicissimo per te!! Te lo meriti!!" dice dandomi un abbraccio veloce "ora lavoriamo.. Perchè abbiamo ancora la questione Faith aperta purtroppo.."

"C-cosa??? Pensavo che l'aveste arrestata quando era esplosa la bomba.."

"Mi dispiace Bambolina, ma abbiamo perso le sue tracce... Garcia ha cercato nei database ma non ha precedenti e non possiamo rintracciarla.." mi dice Morgan dispiaciuto..
No, quella deve marcire in cella.. E giuro che la troveró..

"Beh, inutile fissare il tavolo se non abbiamo indizi.. Passami le cartelline.." chiedo allungando la mano.. Lui mi passa le cartelline.. Apro la prima..

"Foiet?? Cos'è Foiet??" chiedo stranita..

"È l'uomo che ha ucciso mia moglie.." mi risponde Hotch che è appena apparso alla mia porta

"I-io m-mi spiace n-non sapevo.." dico notando i suoi occhi lucidi.. A prima vista Hotch potrebbe essere giudicato come un uomo senza sentimenti.. Invece è una persona stupenda.. Solo che non ha nessuno con cui confidarsi.. E nonostante la nostrà differenza di età voglio fargli capire che su di me più contare..

"Derek va dagli altri! Devo parlare con Francesca da solo.." ordina il mio capo.. Appena rimaniamo soli, chiude la porta e si siede dalla parte della scrivania opposta alla mia.. Mi è venuta l'ansia.. Continua a guardarmi con gli stessi occhi lucidi di prima ma non proferisce parola.. E a guardarlo cosí mi stanno venendo gli occhi lucidi anche a me..

"Devi aiutarmi.." dice in un sussurro ma posso sentire la sua voce spezzata..

"Dimmi.. Tutto ció che vuoi.." rispondo io..

"Questo fatto.." dice riferendosi all'uccisione della moglie "...è successo quattro anni fa.. Si chiamava Elle.. E lui.. Mi ha chiamato al telefono e mi ha fatto parlare con lei.. Quando mi trovavo a cinque minuti da casa nostra.. Sempre mentre eravamo al telefono, le ha sparato.." mi racconta iniziando a piangere.. Silenziosamente piango pure io.. Ma non mi scompongo.. In questo momento devo essere il suo punto di forza..

"Quando sono arrivato.. Mio figlio Jack si era nascosto.. Aveva solo tre anni..
Mentre Foiet era scappato.. Ora... Il punto è questo.. Avevo perso le tracce di Foiet da quel giorno ma stamattina ho ricevuto questa lettera.." mi porge il foglietto di carta piegato..

"Agente Aaron Hotchner, sono un tua vecchia conoscenza.. Basta dire che ho messo fine all'inutile vita di tua moglie.. Stamattina ho preso Jack.. È cresciuto tanto dall'ultima volta.. Inutile sprecare l'inchiostro a fare le solite richieste visto che le sai già.. Voglio cambiare gioco.. Ti do l'indirizzo di dove sono.. L'unica cosa che devi fare è venire ed affrontarmi, vince chi rimane vivo.."

"Mio Dio!! Lo ritiene un gioco???" dico io in uno stato di shock..

"Se coinvolgo la squadra Jack è morto prima di salire in macchina.. E non posso permettermi di perdere pure lui.. Ma non posso nemmeno andare da solo.. Verresti con me?? Devi solo mettere in salvo mio figlio.. Ti prego.."

"Hotch, non devi pregarmi, è ovvio che l'ho faccio.." dico stringendo la sua mano appoggiata sulla mia scrivania.. Ci alziamo insieme ed usciamo..

"Non voglio farmi vedere cosí dagli altri.." indica i suoi occhi rossi.. "riesci a trovare tu una scusa??" mi chiede io annuisco.. Infatti appena esce dalla porta arriva tutta la squadra..

"Dove andate??" mi chiede Rossi..

"Deve ritirare qualcosa.. Non ho capito bene.. Ha chiesto se posso accompagnarlo.."

"Di solito ci facciamo consegnare la roba che ci serve.." dice Jj sospettosa..

"Ha detto che erano dei documenti.. Behoraiovadociao." dico tutto di un fiato congedandomi.. Salgo in macchina con il mio capo e partiamo.. Il viaggio è cosí silenzioso che non resisto e glielo chiedo..

"Hotch?? È stata la prima volta che ha pianto sulla spalla di qualcuno??"

"Si..."

"Nonostante io sia molto più giovane, posso assicurarti che dovresti trovare qualcuno con cui parlare delle tue difficoltà.. In modo che questo qualcuno possa aiutarti a superarle.. Sono felice che tu abbia fatto affidamento su di me.."

"Allora quel qualcuno sarai tu.. Non potrebbe essere nessun altro.. Non hai esitato quando ti ho chiesto di rischiare la tua vita per mio figlio.. Sei giovane ma molto matura.." dice fermando la macchina.. "siamo arrivati.." sospira..
Scendiamo insieme e ci dirigiamo all'entrata, la porta dell'edificio è aperta.. Tiriamo fuori pistole e torce, essendo il posto senza corrente, e iniziamo a ispezionare fino a che una luce di un proiettore non si accende mostrando un bimbo di sette anni circa, legato ad una sedia e imbavagliato con una pistola puntata alla testa..

"Jack!" urla Hotch..

"Aaron Hotchner, Agente del F.B.I., Capo della squadra di unità analisi comportamentale.. Sapevo non saresti venuto da solo.. Cosí mi sono permesso di fare delle ricerche sulla tua squadra.. Mi sono stupito che tu abbia scelto la pivellina.. Francesca Reid, sorella minore del Dottor Spencer Reid..
Hai scelto lei.. Mmmh non credi sarebbe stato più efficiente l'agente Morgan.. O l'agente Rossi.. Ho paura che tuo figlio abbia il destino segnato con questa qui al tuo fianco.." vengo sopraffatta da un senso di rabbia

"INIZIA A SOTTOVALUTARE QUALCUN ALTRO! HAI SCELTO LA PERSONA SBAGLIATA!!" le mie urla rimbombano nella stanza vuota.. Faccio segno ad Hotch di dividerci e in poco tempo trovo la stanza dove si trova Jack.. Mi guarda terrorizzato..

"Shh sono un'amica di tuo papà, mi chiamo Francesca.. Ora andiamo via di qui.." sussurro dolcemente mentre metto via la pistola.. Mi avvicino lentamente e gli tolgo il bavaglio..

"Sei dei buoni??" mi chiede con la sua vocina.. Io annuisco.. Guardo bene la pistola che punta sulla sua testolina.. Se muove solo un muscolo quella spara.. Non faccio in tempo a dirglielo che si gira verso di me.. Mi butto davanti alla canna della pistola per fargli da scudo.. Sento solo un click ma nessun proiettile.. Merda, un diversivo! Vuol dire che Il colpo letale arriverá da un'altro dispositivo..

Spazio meee

Ci sono, eccolo qui un nuovo capitolo.. È un po' diverso degli altri perchè Tom non si trova al centro delle attenzioni di Francesca.. Ma al centro delle sue attenzioni si trova proprio il suo lavoro.. Ci tengo a dire che per  la scena della morte di Elle mi sono ispirata a quella della serie di Criminal Minds.. Spero vi piaccia come gli altri capitoli e che mi lasciate stelline e commenti..
Chiedo scusa se ci sono errori di grammatica..
Baci baci

-slytherinqueen🐍

Your Love Is My Drug || Tom FeltonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora