Day 3: Flaws

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Pov. Natsu

Era stato davvero così incredibile, tutto così troppo veloce, che non mi ero accorto proprio di nulla, solo, mi ritrovai a domandarsi se fosse stato tutto un sogno o se invece era successo davvero!
I giorni erano volati e la felicità che mi aveva riempito il cuore, ancora sostava al suo interno, non lasciando la presa sul mio viso e di questo mio fratello se ne accorse.
Già, proprio oggi era venuto a trovarmi Zeref, a quanto mi aveva detto davanti alla porta d'ingresso, aveva ancora delle cose nella casa dei nostri genitori e visto che io vivevo proprio al suo interno, aveva avuto la faccia tosta di sbattermi in faccia la verità, con tanto di presa in giro. Incredibile!
- Vedo che oggi sei felice fratellino, però dovresti fare qualcosa per quell'espressione inquietante che ti ritrovi. - aveva usato un tono pacato quel dannato di un moro a cui ero imparentato, facendomi notare il sorriso da ebete che avevo sulle labbra, ma non era tanto quello ad irritarmi, bensì il ghigno stampato sulla faccia a cui avrei voluto tirare almeno un pugno. No, uno solo non sarebbe bastato, tzé!
- Vaffanculo tu e quella faccia da pugni! - ti dissi con gentilezza, si fa per dire, poi ti voltai lo sguardo seccato dalla tua presenza e sapevo che ti stavi divertendo, ti conoscevo ormai abbastanza bene da prevedere certe cose a pelle, come tu riuscivi a leggermi dentro.
- Dai Natsu, stavo scherzando! È successo qualcosa di interessante? - mi chiesi sorridendomi con affetto e premura e diciamocelo, gli volevo fin troppo bene per non perdonarlo e ricambiare con le stesse emozioni ed espressione.
- Puoi ben dirlo fratello! Mi sono fatto un amico, anzi no, è una lei quindi un'amica! - mi spuntò un enorme sorriso sulle labbra e Zeref spalancò gli occhi dalla sorpresa, per poi corrermi incontro e abbracciarmi forte e se non lo avessi fermato, mi avrebbe ucciso per soffocamento.
Mi ritrovai a raccontargli dell'incontro con Lucy al matrimonio, di come era stata rifiutata la mia amicizia da lei, e infondo la biasimavo, mi ero buttato a capofitto come sempre e quindi avevo rovinato tutto, ma tornando al racconto, gli rivelai di come avessi conosciuto una giocatrice di nome Akira e di come ci sostenevamo a vicenda tramite messaggi sulle chat private.
Gli raccontai di come le chiesi di incontrarci e anche ciò che successe in quel fantomatico appuntamento, dove scoprii che Akira era Lucy e Lucy era Akira, in sostanza era il miglior colpo di fortuna che potessi mai avere.
Grazie ad esso, finalmente ero riuscito a stringere un legame con la mia bionda preferita e divenire il suo primo amico, o così aveva detto lei e ciò mi aveva reso ancora più felice.
- Davvero? Mi stai dicendo che la mia cognatina si sia fatta un amico e che quello saresti proprio tu? - era così sorpreso che nemmeno si accorse che mi stava scuotendo energicamente, fin troppo, nelle spalle... che c'era di così strano in quello che avevo detto?
- Ti voglio bene Natsu! Mavis sicuramente ne sarà felicissima!! - ed eccolo in uno slancio sdolcinato di fratellanza, cavolo era davvero così troppo affettuoso ma infondo, se non fosse stato così, non gli avrei voluto così bene e in quel momento sapevo che stavo sorridendo.
- Non ho fatto nulla di ché! - ridacchia divertito da quella situazione e comunque non mentivo, non avevo fatto nulla ma poi, ecco che mi balenò una domanda davvero importante!
- Zeref ma... dove hai lasciato Mavis? Non è venuta con te? - beh, non era davvero importante o almeno per molti, ma per me lo era, infondo quella piccoletta, anche se aveva dieci anni più di me, mi ha sempre trattato come un suo fratellino e non mi dispiaceva di certo quindi... la mia curiosità era più che logica.
- Oh già, non te l'avevo detto, scusa! - incominciò a grattarsi la nuca... imbarazzato? Che gli era preso così all'improvviso? Ora sì che la mia curiosità era salita alle stelle... come Lucy... ma che diavolo! Dovevo smetterla di pensarla!
- In questo momento sarà con Lucy... - ciò che mi disse mi lasciò paralizzato da capo a piedi e neanche il suo sventolarmi una mano in faccia mi fece risvegliare da quello stato di trance.

Pov. Lucy
Avevo ricevuto fin troppe sorprese in questa giornata, a partire dall'arrivo di una Mavis tutta agitata e frettolosa e la cosa mi lasciò parecchio sorpresa, non l'avevo mai vista così, soltanto in una occasione: il giorno del suo matrimonio.
- Mavis per l'amor del cielo, stai un po' ferma e datti una calmata. - mi uscì dalle labbra una risata nervosa, brutto segno che recepì perfettamente la mia adorabile cuginetta, visto che si era fermata sul posto e tremava, probabilmente l'agitazione c'era ancora.
- Lucy devi aiutarmi, anzi, vieni con me! - neanche il tempo di dire o fare qualcosa, che mi prese il polso sano, l'altro ancora aveva qualche fastidio, e mi trascinò dentro la sua macchina.
Ormai arresa mi allacciai la cintura, attesi il momento che mettesse in moto il veicolo e lo facesse camminare lungo la strada, così da potermi voltare verso la sua direzione e chiedere spiegazioni.
- Allora? - poche parole, non avevo bisogno di dover fare un romanzo, Mavis mi capiva anche se parlassi a monosillabi, quindi potevo risparmiarmi di dar voce ad ogni singola domanda, lettera per lettera.
- Ecco... vedi, ho qualche ritardo in questo mese e... credo di essere incinta! - sputò tutto d'un fiato e inizialmente rimasi tranquilla, finché non connessi ciò che mi aveva appena detto e dopo di questo... beh, si sentì solo il mio urlo di shock e stupore.

Finalmente avevamo finito con la visita dal medico, naturalmente donna, e la presunzione della biondina che mi sedeva vicino nell'auto, si era rivelata veritiera però, già c'era un però, lei aveva il timore che suo marito non avrebbe accettato la situazione e che questo avrebbe portato non pochi problemi.
Questo mi permise di prendere la situazione in mano, così presi il cellulare dalla borsetta di mia cugina e cercai il numero del moro.
- Lucy? Cosa stai facen... non vorrai chiamarlo, vero? - come sempre aveva capito le mie intenzioni, questo però non mi fermò e avviai la chiamata, sotto lo sguardo spaventato di Mavis, attendendo che rispondesse e meno male che rispose subito, odiavo aspettare!
- Zeref muovi il culo e fatti trovare entro dieci minuti ai giardinetti di piazza Saberthooth, ciao! - e riattaccai la chiamata senza sentire la sua risposta, non ne avevo bisogno, lui DOVEVA venire all'incontro, altrimenti l'avrei ucciso con le mie stesse mani.

Arrivate nel luogo indicato, vidi l'uomo della mia ormai sorella davanti all'entrata, così ci avvicinammo o meglio, io mi avvicinai trascinandomi dietro Mavis, che non voleva saperne di muoversi e la cosa stava incominciando ad irritarmi.
Quando il ragazzo ci notò, notai che con lui c'era qualcun altro con una zazzera rosa e lì mi bloccai, sotto lo sguardo confuso di Zeref, che comprese subito la motivazione e... quella era un sorriso beffardo? Si stava prendendo gioco di me?
Natsu! Probabilmente gli aveva detto qualcosa e gliel'aveva detta nel modo sbagliato e quindi... gli avrei rifilato uno schiaffo su quel bel faccino!
- Come è andata la visita? - chiese agitato e... preoccupato? Vuoi vedere che... stavolta fui io a sorridere in modo beffardo e il moro arrossi leggermente, spostando lo sguardo verso la biondina.
- E-ecco... - era davvero tenera ma non doveva bloccarsi proprio ora, infondo gli stava dando una bella notizia, perché sì, la nascita di una nuova vita era sempre un bellissimo evento, così per farla parlare la spinsi tra le braccia del suo Romeo.
- Sono incinta Zeffy, tu non mi vuo... - venne bruscamente interrotta dalle braccia del suo uomo, che con un enorme gioia che gli leggevo negli occhi, l'avevano cinta le spalle e stretta nel suo petto. E bravo Zeref, così hai interrotto sul nascere il pianto della mia cuginetta... e così mi ritrovai a sorridere.
- Sarò padre amore e tu sarai la madre del nostro bambino! - si vedeva che era felice e alla fine li vidi piangere contenti, ed io lo ero per loro e guardando Natsu notai che lui condivideva le mie stesse emozioni, così lo presi sotto braccio e ci allontanammo senza attirare la loro attenzione, soltanto con il rosato confuso, ma gli avrei spiegato dopo il tutto.
Tutti abbiamo i nostri difetti, ma quando veniamo travolti dall'amore, questi si annullano e lasciano solo un lungo percorso pieno di esperienze di una vita vissuta insieme.

Pov. Narratore
Questo era ciò che Lucy pensava, mentre Natsu ci capiva sempre meno sul comportamento della bionda.
Una volta allontanati a sufficienza, la ragazza prese la decisione di visitare un certo posto, che ospitava tante attrazioni dalle più banali alle più particolari: il Luna Park!
Certo non si sarebbe mai aspettata questa improvvisa voglia, anche perché si trovava con una persona del sesso maschile, il che rendeva tutta la cosa strana e non da lei.
- Natsu ti va di andare al Luna Park? - chiese titubante e con uno sguardo timoroso di un rifiuto, notando il volto del rosato sbiancarsi improvvisamente, ma poi sembrò riprendersi e alla fine la guardò dritta in quei suoi occhi da cerbiatta, merda imprecò mentalmente.
- Va bene, però sceglierò io le giostre in cui salire, ok? - sperò con tutto il suo cuore che lei gli desse il suo consenso, ma come aveva sentito varie volte, alle ragazze piaceva dominare su queste cose.
- Ti ringrazio! - gli saltò letteralmente al collo, abbracciandolo felice, cosa che lo lasciò di sasso mentre le sue guance si coloravano di rosso, e incominciarono ad incamminarsi tutti imbarazzati dopo essersi separati dall'abbraccio... destinazione: LUNA PARK!


Angolino sperduto della coscienza dell'autore

E anche oggi sono arrivato a pubblicare, però come sempre ho il timore che nessuno degni di qualche recensione i miei capitoli.
Non è che... che non stia piacendo e quindi mi evitino come fossi la peste in persona? Hauhauuu ç_ç
Chissà cosa ne penseranno di questo capitolo? Avrò fatto qualche schifezza con i loro punti di vista? Sarò tritato e usato come carne macinata per la pasta al sugo... o magari per le polpette... hauuhauu

Ok, chiuso questo strambo e infelice angolino, spero che recensiate e mi facciate sapere che ne pensate e come sempre aspetterò e ci si ribeca domani, col prossimo appuntamento al Day 4: Body Language

NaLu Week 2017: The evolution of a story!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora