NaLu Week 2017: The evolution of a story!

Day 1: Nostalgia

Erano le 16:15 e Lucy stava incominciando a pensare che le avesse dato buca, ciò però non la fece sentire bene ed il suo sguardo ferito ne diede la conferma.
Un ragazzo le si avvicinò e cercò di abbordarla, probabilmente era attratto dal suo corpo e dal suo modo di vestire, che di certo non distoglieva gli sguardi languidi e anzi, ne aveva l'effetto contrario.
- Andiamo, che ne dici di bere qualcosa in mia compagnia e dopo di venire a casa mia? Ti divertirai, vedrai! - la bionda si stava davvero irritando ma comunque cercava di mantenere un comportamento pacato e tranquillo, cosa che la stava mettendo a dura prova, visto la insistenza di quel ragazzo.
- Mi dispiace ma uno come te non è degno della mia persona. - usò uno sguardo altezzoso per dare più credito alle sue parole e quando a quel giovane apparve uno sguardo poco rassicurante sul volto, sentiva che la situazione le stava sfuggendo di mano.
No, non sarebbe mai andata con quel ragazzo che aveva tutte le intenzioni di portarsela a letto e chissà, magari pretendere qualcosa in più da lei.
Era a conoscenza dell'effetto che causava il suo aspetto e vestita così non era di certo la scelta migliore per non attirare l'attenzione, ma che poteva farci se l'ansia di quell'incontro l'aveva portata a vestirsi con molta cura!
Vestiva con una gonna di un rosa scuro, legata alla vita da una cintura bianca, una maglietta smanicata che le si legava a collana intorno al collo, lasciandole la parte superiore della schiena scoperta e il davanti coperto con la sua stoffa bianca, nascondendole il più possibile i seni.
La parte inferiore le lasciava scoperta la pancia fino all'ombelico con la sua stoffa di un blu scuro, che tendeva al nero e infine degli stivali marroni in pelle fin sopra le ginocchia e i capelli biondi legati in due code.
- Ti conviene a non fare molto la presuntuosa, vestita come una prostituta! - la aggredì con la sua voce sprezzante il ragazzo, afferrandola per il polso e stringendo forte la presa, mentre la Heartphilia cercava di non emettere alcun lamento di dolore.
Voleva tanto rispondergli che non la spaventava, ma la realtà era che lei stava morendo dalla paura, quel ragazzo non stava scherzando ed era davvero pronto a farle del male e forse avrebbe usufruito del suo corpo.
L'idea la paralizzo da testa a piedi, stava lottando contro il suo stesso corpo per evitare di mostrarsi tremante per la paura di ciò che le sarebbe successo.
- Lasciami subito! - gli aveva intimato la bionda ma la sua voce l'aveva tradita, le era uscita tremante e poco convincente e di questo lo sconosciuto se ne era accorto, strattonandola e tirandola verso di sé, afferrandole subito dopo il mento, avvicinando il volto.
- Fare la gattina aggressiva mi eccita ancora di più. - gli disse lascivo, leccandole il collo e facendole scappare un gemito strozzato di paura, ma per quanto tentasse di allontanarsi da lui, in quanto a forza fisica lei era di molto inferiore.
<< Sono davvero così stupida! Voglio tornarmene a casa e rinchiudermi in... >> il fiume di pensieri che le stava scorrendo nella mente, venne bruscamente interrotto dalla sensazione di freschezza e libertà sul suo polso.
Non aveva il coraggio di aprire gli occhi, da quando quel pezzente aveva allungato la lingua sulla sua pelle, li aveva chiusi istintivamente, attendendo solo che l'orrore passasse il più velocemente possibile, ma da quando le giunse quella voce, tutte le sue paura svanirono e la sua salvezza si posò davanti ai suoi occhi nocciola.
- Ti conviene a sparire dalla mia vista o altrimenti non ti ritroverai più il cazzo attaccato in mezzo alle gambe! - gli ringhiò contro il suo salvatore, mentre stringeva la presa sul braccio del ragazzo talmente rosso che, la parte intorno divenne quasi violacea per il blocco della circolazione del sangue.
- M-mollami basta-ardo! - tentò di urlargli contro ma il dolore lo stava bloccando e ogni tanto gli scappava qualche gemito, ma le sue parole ebbero l'effetto contrario e la presa si strinse maggiormente, facendolo urlare.
- Dovrei ascoltarti quando nemmeno tu l'hai fatto con Lucy? - gli era montata una rabbia che era sempre riuscito a trattenere dentro di sé, ma quando l'aveva vista in difficoltà e toccata in un modo troppo... il solo pensarlo era già irritante ma il vederlo era il fondo della sua pazienza e lo aveva fatto incazzare come non gli succedeva ormai da qualche anno.
- M-mi dispiace! Mi d-disp-piace dav-vero!! - era sull'orlo del pianto e guardando i suoi pantaloni... se l'era fatta proprio sotto e solo dopo averlo notato, il nuovo arrivato l'aveva lasciato con uno strattone, facendogli incontrare duramente il pavimento.
- Sparisci! - gli aveva ringhiato contro con una tonalità di voce bassa e minacciosa e la "vittima" della sua furia se ne fuggì via urlando come un bambino.
Finalmente il ragazzo si voltò verso la Heartphilia e le mostrò i suoi occhi corvini ancora iniettati di rabbia, ma incrociando le sue iridi finì per riprendere la calma.
- Come stai? Sei ferita Lucy? - le chiese sinceramente preoccupato il giovane dai capelli rosa, prendendole delicatamente la mano dove era in bella mostra un bel livido sul polso.
- Cosa ci fai tu qui? - si distaccò da lui, non voleva legarsi a nessuno, neanche se questo era il fratello di suo cognato Zeref e poi lei si trovava lì al parco per incontrare il giocatore Salamander, non per Natsu Dragneel.
Si ritrovò a ripensare al messaggio che si erano scambiati e guardandolo il rosato vestiva proprio come... no, non poteva essere!
Jeans neri attillati con una cintura marrone legata intorno alla vita, delle nike sportive grigie scure, una maglietta rossa scarlatta che mostrava il suo fisico allenato, con una scritta sul pettorale sinistro, in nero, che recitava "Bad Boy For You" e infine dei polsini neri.
- Devo incontrare una ragazza. - l'aveva detto senza alcuna malizia e forse per il disagio si era messo a grattarsi dietro la testa, ma Lucy non seppe il perché ma ciò le diede comunque fastidio, come del resto ogni ragazzo che aveva incontrato, quindi cercò di non dare peso a questo e pensò vivamente di andarsene senza dirgli che era lei la ragazza che doveva incontrare.
Beh, di certo non si sarebbe aspettata fosse Natsu il giocatore con cui faceva sempre gruppo e con cui si ritrovava ad andare d'accordo, ma la cosa che la sorprese maggiormente era il fatto che non avesse capito che era lei il suo "appuntamento"!
<< È davvero così stupido o fa solo finta di esserlo per quello che è successo l'ultima volta. >> quel pensiero le fece ricordare come l'aveva trattato, certo le aveva detto di voler essere suo amico, però lei non dovevo di certo allontanarlo così duramente, manco fosse la peste fatta a persona.
- Aspetta! - il Dragneel la osservò attentamente e in quel momento fu folgorato dalla verità che lo fece sorridere a trentadue denti e la bionda nello stesso istante fece qualche passo indietro, pronta alla fuga, intuendo cosa stava succedendo.
- Tu sei Akira! - e a sentire quel nome, Lucy sbiancò e tentò di andarsene ma purtroppo per lei, Natsu aveva deciso di stringerla tra le sue braccia a sorpresa e questo contatto fece irrigidire la ragazza, poi all'improvviso si rilassò nel suo calore, finendo per abbandonarsi ad esso.
- Perché devi essere tu Salamander? - chiese più a se stessa che al diretto interessato.
- Ehi! Non farla sembrare una cosa brutta! - si imbronciò il rosato e quando vide tale espressione, si ritrovò a pensare che era davvero adorabile, che lo rendeva molto simile ad un bambino.
- So che non vuoi essere mia amica ma... - sembrava titubare nel continuare ma a quanto pare aveva deciso di continuare.
- Non potresti almeno dirmi il perché? Ho fatto o detto qualcosa che ti ha ferita? - ed eccola di nuovo quel senso di colpa che si fece strada dal suo cuore alla sua testa, facendola titubare sulla risposta da dargli, infondo lui non c'entrava nulla quindi...
- Scusami... - una parola, un tono basso, un dispiacere e uno sguardo addolorato... tutto quell'insieme era divenuto un mix di esplosivi da c3.
- Davvero devo rispondere!? - così però non valeva e lo metteva in difficoltà, non era giusto usare il suo bel faccino e quel tono da cucciola... ma che diavolo stava pensando?!
- Quando sarai pronta... saprò aspettare. - aveva detto davvero quelle parole? Aveva veramente distolto lo sguardo da quello di lei? Davvero sentiva caldo? Di sicuro era arrossito, soprattutto quando Lucy gli aveva sorriso, anche se era un piccolo ed insignificante sorriso, era stato micidiale per Natsu.
- Adesso però ci godremo la giornata e non ammetto rifiuti di nessun genere! - le aveva detto con un largo sorriso e la giovane non poté rifiutare la proposta, non solo per quel dannato sorriso ma anche perché glielo doveva, uno per averla salvata da quel tipo, due per non aver preteso da lei una risposta alla sua domanda e tre... sì, sempre per quel maledetto sorriso.
Si era sempre rifiutata di avere amici, di uscire con i ragazzi e qualsiasi altra cosa che la portava a stare a contatto con la gente, non di certo perché era altezzosa o si credesse migliore di tutti.
Si ritrovò ad annuire e a pensare che forse, per una volta, poteva anche fare qualcosa che chiunque faceva, anche se Natsu non era suo amico e poi l'aveva sempre ascoltata dietro l'avatar di Salamander!
Con questa convinzione si decise a seguirlo, anche se le faceva male il polso e questo non passò inosservato al rosato.
- Che ne dici se prima ci occupiamo di quel livido? Si sta gonfiando. - era preoccupato e solo per questo gliene fu grata e alla fine si guardò il polso gonfio e violaceo, non le piaceva per niente.
- Grazie Natsu. - soffiò fuori dalla sue labbra accennando un sorriso grato e il giovane le si mise a fianco, così che camminassero l'uno con la compagnia dell'altra... e ciò, doveva ammetterlo, non le dispiaceva affatto e anzi, le fece venire la Nostalgia di quei giorni!


Angolo Autore

Allora... sputate le vostre sentenze e fatemi soffrire ahahah sono davvero curioso di sapere che ne pensate, davvero! Beh, per ora vi saluto e a domani col Day 2: Tarot