Day 7: Intertwined

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- Ho bisogno di un consiglio! - così le aveva detto Lucy quando l'amica, Cana, si era presentata a casa sua, sorridendole contente di quell'invito.
- Tutto quello che vuoi. - le aveva risposto convinta la bruna, dopodiché la biondina la fece accomodare dentro la sua dimora e si erano dirette nel salotto, dove subito dopo la padrona di casa si era diretta in cucina per prendere qualcosa di fresco.
- Hai qualcosa di alcolico? - le urlò dal salotto la ragazza della predizione, facendo così sorprendere la Heartphilia che ridacchiò, poi decise di accontentarla, anche se lei non era una che beveva, ma di certo lui non se ne sarebbe accorto, non per una o due bottiglie in meno dentro al frigo.
- Eccomi! - disse la bionda con un sorriso sulle labbra, una volta tornata dall'amica, che sedeva sull'unico divano che c'era nella stanza.
- Allora... che volevi dirmi? - le chiese gentile Cana mentre si scolava un intera bottiglia di vino, lasciando del tutto scioccata la Heartphilia, che di certo non si aspettava una bevuta del genere da parte sua.
- E-ecco, io non so cosa fare! - aveva sputato tutto d'un fiato, sentendo tutta la propria preoccupazione salirle fino alla testa, ma la ragazza dai capelli castani non disse nulla, aspettava solo che l'amica continuasse e l'esponesse ciò che la preoccupava.
- Vedi, io avevo fatto una scelta cinque anni fa! - iniziò il suo discorso torturandosi le dita tra di loro, pensando bene al modo migliore e veloce per spiegarle tutto.
- Avevo deciso che qualsiasi cosa sarebbe successa, sarei rimasta da sola, non avrei fatto amicizia... - lanciò uno sguardo alla bruna per vedere come reagisse a quella rivelazione, ma vedendo come ciò non la toccò minimamente e che stette in silenzio ad ascoltarla, decise di continuare.
- E che nemmeno mi sarei mai innamorata. - abbassò lo sguardo la bionda, sapeva da sola che non aveva mantenuto la sua decisione, la promessa che aveva fatto alla madre... sentiva come se l'avesse tradita!
- Qual'è il problema biondina? - le chiese premurosa la ragazza e Lucy pensò che se avesse avuto una sorella, Cana sarebbe stata la scelta migliore e poi le piaceva quel nomignolo che le aveva affibbiato.
- Non ho mantenuto la mia stessa parola, questa promessa che avevo fatto ad una persona importante! - le rispose alzando un po' la voce, come se si stesse sgridando da sola, come se questo potesse servire a qualcosa, ma che ormai conosceva la risposta.
- Ti rifaccio la domanda Lucy. - posò la quinta bottiglia di alcool che si stava scolando, le prese il volto tra le mani e la guardò con serietà e forse anche con un po' di rimprovero.
- Quale sarebbe il problema? - le domandò di nuovo, trasformando quella sue espressione seria in una affettuosa e comprensiva, cosa che fece rilassare un poco la ragazza e di questo la bruna se ne accorse perché le vide abbassarsi le spalle, che poco prima si erano irrigidite.
- Ho tradito Cana, questo è il problema! - sentiva che di lì a poco gli occhi avrebbero fatto uscire delle scie di acqua salata, ma la bruna prese ad accarezzarle la guancia in un gesto affettuoso di comprensione.
- Sai, anch'io ho tradito una promessa che feci a mio padre. - le confesso l'amica sorridendo, ricordando come il padre si era messo a piangere quando l'aveva scoperto, cosa che all'inizio la fece sentire dispiaciuta, ma poi quell'uomo aveva accettato e le aveva fatto sapere che prima o poi sapeva sarebbe successo.
- Lui sapeva che sarebbe successo, quindi penso che anche la persona a cui tu abbia fatto la promessa... - le strinse le mani e le sue labbra si piegarono nuovamente all'insù, sapeva cosa si provava e quindi sapeva anche come farle capire che non sbagliava, infondo era impossibile non farsi degli amici e a innamorarsi, infondo anche lei si era fatta delle amiche e un ragazzo... forse era questo il suo problema.
- Si, sono sicura che tale persona sapesse che sarebbe successo. - le lasciò le mani e prese nuovamente la bottiglia in mano, scolando fino all'ultima goccia del suo contenuto, facendosi scappare un suono poco femminile dalla gola, il quale fece ridacchiare la giovane Heartphilia.
- Lucy è impossibile non legarsi alle persone, anche se alle volte queste feriscono! - usò un tono più severo Cana, voleva aiutarla ad andare avanti, soprattutto ora che al proprio fianco aveva un ragazzo che l'amava e l'accettava per quello che era.
Non si sbagliava mai a giudicare le persone e certe cose riusciva a capirle al primo sguardo e di quel ragazzo dai capelli rosa aveva capito una cosa molto importante: era perdutamente innamorato di quella bionda che si era ritrovata come amica e che già le voleva bene come una sorella.
- Quello che sto cercando di dirti e che non devi pensare di averla tradita, anzi, sono sicura che sarà felice! - senza che lei potesse dire o fare qualcosa, la bruna la strinse in un abbraccio amorevole e a quel contatto Lucy scoppiò in un pianto liberatore, facendo uscire tutto lo stress che i dubbi l'avevano pressato la coscienza.
Dopo pochi minuti si staccarono dall'abbraccio e la bionda si asciugò le lacrime, sorridendo di nuovo rendendo l'amica contenta.
- Cana cosa devo fare? - le chiese più come una conferma di ciò che ormai sapeva, facendo sorridere Cana che le diede un buffetto sulla fronte.
- Sai già cosa fare, sciocca! -

In un pub, seduta sullo sgabello davanti ad un bancone, Lucy sorseggiava un aperitivo a basso tasso alcolico, aspettando con trepidazione l'arrivo di una persona per lei importante.
Dall'altra parte di quella superficie legnosa e liscia, su cui sciavano dei bicchieri e boccali di intrugli che avrebbero messo ko un colosso, una ragazza dai lunghi capelli albini le sorrideva gentile... ma era solo una sua immaginazione oppure quel sorriso sembrava dirle "se ti muovi da quel posto, perderai l'uso delle gambe"?
A quel pensiero deglutì e volle non mettere alla prova la veridicità di questa sua impressione, così stette seduta al suo posto a guardare quel liquido semitrasparente.
- Cari ubriaconi, questa sera avremo l'onore di sentire il nostro Salamander, in un esibizione vocale... - tali parole erano state lanciate al microfono da un'albina dai capelli corti e dalla stessa colorazione della barista che aveva di fronte, attirando le attenzioni di tutti, compresa la sua.
<< Sarà la sorella di Mira... ma aspetta! Salamander? >> il suo cervello aveva connesso subito con quel soprannome e subito un dubbio le assalì la mente.
Mira... la conosceva di fama perché frequentava una scuola prestigiosa, ma ciò che ora le premeva era sapere se si trattava del rosato o fosse qualcuno che usava lo stesso nome.
- Preparatevi delle bustine per il mal di testa o dei tappini delle orecchie! - che cosa cattiva da dire verso qualcuno che si stava per esibire davanti a una ventina di persone! Quella albina, che aveva scoperto chiamarsi Lisanna, non era stata gentile e la irritò non poco.
Sul piccolo palco dall'altra parte della stanza in cui si trovava lei e quel bancone, apparve un giovane ragazzo dai capelli disordinati e rosati, con una chitarra elettrica rossa e dai motivi di fiamme gialle in mano, mentre indossava dei pantaloni ed una giacca sbottonata nei primi due bottoni, di un blu notte e le scarpe con un tacco corto, di un blu tendente al nero.
<< Non posso crederci! Ma quello è... >> i suoi pensieri vennero messi a tacere da un movimenti sulle corde dello strumento, da parte di Natsu, che le rivolse uno sguardo profondo e facendola vibrare di aspettativa, mentre la ragazza scendeva dal palco e si dirigeva verso di lei.
- Non fartelo scappare. - le bisbiglio sorridendole gentile, ma a quel commento la Heartphilia arrossi di botto, mentre il rosato diceva ai suoi due compagni, apparsi pochi secondi dopo alle sue spalle, di incominciare a suonare.
C'era un biondo dai capelli corti e spettinati, con una cicatrice sul sopracciglio destro, che aveva in mano un'altra chitarra, interamente di un colore bianco platino, mentre l'altro, dai capelli lunghi e neri, con vari piercing sulla faccia, sedeva dietro alla batteria con bacchette in mano.
La musica incominciò piano a riempire la stanza, intrappolando la bionda al suo interno, curiosa di sentire le parole della canzone... curiosa di sentire la sua voce.

"Disperato per il cambiamento
ho fame di verità
sono più vicino a dove sono partito
inseguendo te"


Lucy fu subito rapita dalla sua voce, calda e profonda, con quelle parole si era ritrovata a volerlo ascoltare, mentre nella sua mente sentiva che quello era un messaggio per lei.
Forse si stava illudendo o forse no, però voleva crederci... voleva credere che quella canzone che la sua bocca stava vocalizzando, le stesse comunicando qualcosa di davvero importante.

"Mi sto nuovamente innamorando di te
lasciando da parte tutto quello che avevo
Starò qui fino a quando non mi farai muovere
Sospeso ad un istante qui con te"


Mirajane Strauss le sorrideva da dietro al bancone e anche se la biondina l'aveva vista con la coda dell'occhio, facendole capire che LEI lo sapeva fin dall'inizio ciò che il rosato stava architettando, ma la ignorò perché la sua attenzione era rivolta a quel bellissimo ragazzo, che le stava cantando una canzone.
Natsu muoveva le dita su quelle corde come un esperto e chi lo sapeva che non lo fosse per davvero? Lucy voleva sapere tutti di lui, voleva essere qualcosa di speciale per lui.
La sua voce era intonata, prendeva ogni nota con estrema precisione, che quasi ne fu gelosa... per cosa doveva esserlo? Voleva essere presa lei con estrema precisione? Tale pensiero la fece arrosire come un pomodoro.

"Dimenticando tutto quello che mi manca
completamente incompleto
accetto il tuo invito
Prendi tutto di me, ora"


La ragazza non si sarebbe mai aspettata che, dalla sua chiamata per invitarlo ad uscire, sarebbe finita col doversi incontrare in un pub, di certo non pensata a qualcosa di simile per un appuntamento.
Le parole che le stava dedicando, perché era ciò che il Dragneel stava facendo e bastava guardarlo negli occhi per capirlo, avrebbe voluto prenderle alla lettera, ma perché non farlo!?

"Mi sto nuovamente innamorando di te
lasciando da parte tutto quello che avevo
Starò qui fino a quando non mi farai muovere
Sospeso ad un istante qui con te
Sto vivendo per l'unica cosa che conosco
Sto correndo e non so nemmeno tanto sicuro di dove andare
e non in che cosa mi sto tuffando
Sospeso ad un istante qui con te"


Il cuore della Heartphilia incominciò a battere furiosamente nella sua cassa toracica, obbligandola a stringersi le mani nel petto, come se questo potesse calmare i battiti del suo organo, mentre sentiva bruciarle gli occhi, che non volevano lasciare la sua figura.
Il tempo sembrò fermarsi nel momento esatto in cui mollò la propria chitarra e prendendo in mano il microfono, le si avvicinò, slacciando gli ultimi bottoni e facendo respirare la pelle imperlata di sudore, cantandole a squarcia gola quelle strofe con tutto il suo cuore e la passione di cui disponeva.
I loro occhi non distolsero la posizione dall'altro, come se tale azione li avrebbe fatti smarrire e non trovarsi più, anche se era impossibile perché, ovunque si sarebbero trovati, il loro sguardi avrebbero localizzato subito la figura della loro metà!

"Non c'è nulla da perdere
Non c'è nulla da trovare
Non c'è nulla nel mondo
che può cambiare la mia mente
Non c'è nulla..."


Mai parole furono più esatte! Non avevano nulla da perdere, solo da conquistare e da vivere! Quello che volevano trovare stava di fronte a loro! Il mondo non avrebbe potuto fare nulla, perché il loro cuori erano ormai uno solo e solo stando insieme potevano camminare quel percorso, che prima di incrociarsi, stando da soli, non riuscivano a percorrere.

"Disperato per il cambiamento
ho fame di verità
sono più vicino a dove sono partito
inseguendo te"


Natsu allungò una mano verso la guancia della ragazza e piano aveva preso ad accarezzargliela con uno sguardo pieno d'amore, mentre una lacrima sfuggì al controllo a una Lucy che sorrideva felice.

"Mi sto nuovamente innamorando di te
lasciando da parte tutto quello che avevo
Starò qui fino a quando non mi farai muovere
Sospeso ad un istante qui con te"


Con quelle parole concluse la canzone e il rosato cercò di riprendere fiato, aveva messo tutto se stesso in essa e la bionda lo sapeva, perché quando la musica si concluse, varie lacrime le scivolarono lungo le gote e lei gli si gettò al collo, felice e innamorata!
- Ti amo Natsu! - gli confessò con il cuore che esplodeva di felicità e gioia e un gran sorriso, facendo sorridere amaramente il Dragneel.
- Lucy sei davvero sicura? Non voglio essere lo sbaglio di nessuno! - le disse il ragazzo guardandola serio e incerto, mentre le prendeva le mani e le avvicinava sulla propria bocca, per potergliele baciare.
- Se mai tu fossi il mio sbaglio, saresti il più bello che avessi mai vissuto! - gli rispose dolcemente, avvicinandosi al suo viso per condividere quel bacio che tanto avevano atteso, pronti ad amare e ad essere amati.
Il cammino di Natsu Dragneel ora si era finalmente intrecciato col percorso di Lucy Heartphilia e ciò non li avrebbe mai più fatti separare, perché si erano trovati!


Palcoscenico dell'orgoglioso sofficino findus

È così siamo giunti alla fine di questa storia, come ogni cosa che inizia, anche questa ha trovato la sua conclusione ç_ç
È dura da sopportare, fa davvero piangere quando arriva questo momento, ma bisogna accettarlo e andare avanti, certo non sarà l'ultima volta che ci vedremo perché, altre storie devono andare avanti e spero che mi seguirete... mi dispiace... mi dispiace di doverlo dire ma... la storia ancora non si è conclusa x'D scusatemi per chi ci ha creduto, ma vi devo ancora uccidere con un ultimo capitolo, quindi vi saluto prima che mi uccidiate e... al Bonus Day 3: Wild

NaLu Week 2017: The evolution of a story!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora