Bussarono alla porta.
Uscii dalla mia stanza con il cuore in gola. Corsi subito a vedere chi fosse. Dai vetri della porta vidi una ragazza bruna con gli occhiali da sole ed un sorriso a trentadue denti.
Era Anne!!
Era arrivata finalmente!Aprii subito la porta e le saltai addosso. Non ci vedevamo da circa 5 anni, e lei era cambiata molto. Era un pò più alta di me, carnagione olivastra, capelli nero corvino, un sorriso stupendo e solare che illuminava tutta la stanza. Fisicamente era un pò più in carne di me e aveva un seno prosperoso.
Ci abbracciammo e ridemmo dalla felicitá.
Dopo di lei entrarono mia zia e mio zio, ovvero i nonni di Anne. Salutai con affetto anche loro con un caloroso abbraccio. Gli ero molto affezionata. Mi avevano vista crescere dato che venivano a trovarci tutte le estati. Passavamo molto tempo insieme.Una volta finiti i saluti portai Anne nella mia camera a sistemarsi. Saremmo partite tra due giorni, quindi nel frattempo avrebbe dormito in camera con me.
Fummo subito in sintonia e parliammo di tante cose. Musica, ragazzi e...ragazzi! Le racconto di non avere molto successo con i ragazzi. Lei mi guardò da cima a fondo sfegandosi il mento.-Bè fisicamente non sei messa male, ma hai bisogno di qualche ritocchino estetico al viso e...- mi tolse la pinza che raccoglieva la mia lunga chioma -bisogna fare qualcosa per questi capelli. - disse con una smorfia -Dopo di chè sarai perfetta! - strizzò l'occhio e sorrise mettendomi allegria e mi fece pensare che tutto era possibile!
Così andammo da un estetista vicino casa.
Suonammo ed attendemmo sull'uscio la risposta. Una donna bassina e con i capelli neri a caschetto ci aprì.
Ci fece accomodare nell'ingresso e mi guardai intorno. Le pareti erano dipinte di rosa. Sulla sinistra c'era un divano bianco e sopra di esso un enorme quadro che ritraeva un fiore fucsia. Sulla destra c'era un bancone bianco dietro il quale l'estetista si accomodò per parlare con Anne. Io mi accomodai sul divano mentre loro confabulavano guardandomi come se fossi un extraterrestre venuta da chissà quale parte della galassia.
Si mettono davanti a me e mi scutano.-Allora dobbiamo assolutamente fare una pulizia del viso, affinare quelle folte sopracciglia e fare una ceretta generale. - le disse Anne -Si può fare subito?
-Certo, siete fortunate, nel pomeriggio non ho nessun appuntamento! Quindi mi potrò dedicare completamente a lei! - disse con fare quasi minaccioso.
E poi in cosa consisterebbero tutte le cose di cui avevano parlato? Avrebbero fatto male?
Ci demmo appuntamento per dopo pranzo e andammo via.
Andammo dietro una stradina chiusa con un enorme cancello di ferro rosso che sembrava abbandonato.
Anne si accese una sigaretta e me ne porse una. Io rifiutai schifata.-Vuoi provare? Ti insegno? - insistette.
-Emm..no grazie! - odiavo il fumo passivo figuriamoci se dovevo fumare io.
-Dovresti provare! Fumare fa figo, e visto che stiamo per farti diventare una figa dovresti per lo meno provare.
-Non ci penso propio! E poi i miei sentirebbero la puzza!
-Come vuoi! Però fino a quando andró via riuscirò a farti fumare! - mi fece un occhiolino e tirò su con la sigaretta tirando fuori una nuvola di fumo.
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Evrything Can Change
Short StoryOgni cosa è destinata a cambiare. E tutto cambierà molto presto per Mary, nell'estate che stravolgerà la sua vita. Crescerà. Uscirà dal mondo delle favole per entrare nella vita reale, in cui si innamorerà per la prima volta, ma avrà anche delle del...