« Facciamo così, adesso tappa in bagno, dopo prendiamo posto nella tribuna all'ombra sopra i box per guardare le FP1 e poi cominciamo a braccare qualcuno.» proposi, ottenendo dei cenni di assenso e ben presto ci trovammo sulla strada della toilette.«Devo assolutamente fare una foto con Bezzecchi, giuro che se non lo becco nel weekend entro in pista, salgo al volo sulla sua moto e lo prendo a sprangate.» esclamò mia sorella e scoppiammo a ridere.
«Non ce ne sarà bisogno perché beccheremo tutti, anzi Bezzeccheremo tutti, ne sono sicura.» rispose Anna, sorridendo e provocando l'ennesima risata generale.
«Sono quattro anni che vengo al MisanoGP e se questa volta non faccio la foto con Vale lo strozzo. Arrivo sempre pronta con il telefono in mano e puntualmente qualche rompi cazzo si mette in mezzo o lui deve andare via, dopo avermi fatto l'autografo.» sbuffai, ricordando la sfiga che mi perseguitava dalle tappe passate.
«Quella, però, te la cedo volentieri.» ridacchiò la bionda a fianco a me, mentre Alessia, Bea, Iri e Valentina concordarono con me.
«Però vi avverto, quando succederà io sverrò. Ciaone proprio.» disse quest'ultima, con occhi sognanti.
«Io non so se riuscirò a reggere quando vedrò Marquez, parliamone.» Ire fantasticò ad occhi aperti, portandosi dietro anche Anna, Alessia ed Irene. Eravamo un gruppo molto variegato in quanto preferenze di piloti, molte volte anche l'esatto opposto, ma nemmeno quello riuscì a dividerci in tre anni e mezzo di amicizia.
Ognuna di noi aveva dei prediletti, le Valentiniane per eccellenza eravamo io, Bea, Valentina, Alessia e Iri; Marquez, invece, veniva tifato da Alessia, Irene, Iri e Anna; poi ognuna di noi aveva i suoi preferiti nelle categorie inferiori, moto3 e moto2. Alessia era innamorata di Enea Bastianini, Anna di Alessandro Zaccone (che era entrato solo in quella stagione nel motomondiale), Beatrice di Marco Bezzecchi, Valentina di Niccolò Antonelli, Irene di Fabio Di Giannantonio, Iri di Luca Marini ed io ero pazza di Francesco Bagnaia. Ma c'erano altri due occhi marroni che tifavo altrettanto fortemente, Danny Kent.
C'era qualcosa in lui, specialmente la sua guida, ad intrigarmi, era così pulita e armoniosa che non mi capacitavo di come riuscisse ad essere veloce, elegante ed allo stesso tempo duro e aggressivo. Nei paddock, però, girava voce che fosse una persona rude e con un cuore di ghiaccio, dopo gli avvenimenti dell'anno precedente. Prima era solare, gentile e riservato, come tutti gli inglesi per tradizione, ma dal 27 giugno dell'anno precedente cambiò totalmente.
«Ragazze quello è Bulega!» esclamò Alessia, distogliendomi dai miei pensieri ed indicando un punto a fianco della clinica mobile.
«Quel casco di banane può appartenere ad una sola persona, è decisamente lui.» concordò Vale, incamminandosi a passo spedito verso di lui, con tutte noi al seguito.
«Oddio c'è anche Migno!» esclamò Iri, quando la porta della clinica si aprì rivelando il pilota di Saludecio.
«Il bagno può aspettare, ora si va a fare la foto con il Boss.» Anna si avvicinò per prima ai due ragazzi, che stavano parlottando tra di loro.
«Ciao ragazzi, possiamo disturbarvi solo un minuto per delle foto e degli autografi?» chiese la bionda coraggiosamente, con noi sei al seguito.
«Ma certo! Le foto con delle bellissime gnoc-ehm ragazze non si rifiutano mai.» Migno sorrise maliziosamente e ammiccò, ma prima che potesse dire altro gli arrivò un coppino dal suo compagno di squadra.
«Smettila di fare il patacca.» Nicolò si rivolse ad Andrea, che lo guardò male mentre si massaggiava il collo.
«Scusatelo, fare il marpione è diventato il suo lavoro ormai, altrochè il pilota.» scherzò con noi, sfoderando un sorriso.
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Race your love // Danny Kent & Francesco Bagnaia
Fiksi PenggemarCosa succederebbe se una ragazza, innamorata del motociclismo, venisse catapultata a vivere il suo sogno? Lei è alla fine del secondo anno di Design automobilistico e forse lo stage sarà l'occasione per riuscire ad arrivare dove non avrebbe mai cred...