3 capitolo

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Sono le otto di mattina di lunedì 3 maggio. Sono qui davanti alla mia attività. Sto per aprire la saracinesca e ancora non credo ai miei occhi. Ho un salone tutto mio. Faccio il lavoro che mi piace e sono la ragazza più felice di questo mondo. Sto per aprire la saracinesca ed ecco arrivare Clarissa che mi dice: "scusami Giulia ho fatto un po' tardi ma sai. È ritornato mio fratello che fa il carabiniere a Bergamo e dovevo salutarlo. Oggi viene a prendermi e te lo faccio conoscere". Gli dico: "prima di tutto Clarissa non devi scusarti anzi sono io in anticipo e poi non preoccuparti quando hai qualche inconvenienza puoi anche chiamarmi e dirmi che non vieni. Io ti capisco. Ho solo una sorella e mia sorella ogni viltà che tornavo da Milano era sempre con me quindi niente scuse." Mi dice: "grazie giù" ed entriamo.
La mattinata trascorre tranquilla. Abbiamo lavorato molto ed era finalmente è arrivato l'orario di chiusura per il pranzo. Mi dice Clarissa: "giù fuori c'è mio fratello. Sai vieni da noi a mangiare tanto dopo dobbiamo ritornare". Gli dico: "no grazie Clarissa davvero oggi non posso accettare. Hai detto tu che è ritornato tuo fratello. Credo che avete bisogno tutti una vostra intimità io non centro nulla." Mi dice: "e va be però domani vieni." Gli dico: "e va bene". Poi prosegue: "ma no la tua macchina è parcheggiata vicino a quella di mio fratello. Dai vieni che te lo presento". Ed io ero intenta a chiudere la saracinesca. Sento nominare "Matteo" ed io mi giro e vedo quel Matteo delle superiori che girava tutte le aule della scuola. No è impossibile. Mi avvicino e dice: "ma noi due non ci conosciamo?" Ed io: "ma tu sei Matteo quello che girava tutte le classi e parlava sempre nel mio gruppo di amiche?". Inizia a ridere e dice: "si sono io. Ora sono cambiato sono diventato più serio. Sono un carabiniere e a quanto vedo tu sei diventata una parrucchiera". Gli dico: "beh si a quanto vedo tutti e due abbiamo una strada" e lui "certo e menomale." Dico: "va be scusatemi io ora vado a casa. Cla ci vediamo dopo e ciao Matteo ci vediamo". Apro la macchina. Salgo e metto in modo. Rivedere Matteo è stato bellissimo per me era un amico ma devo dire che è diventato davvero un grande gnocco.

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