Leo mise la sveglia alle 6.66 del pomericcio.Orario in cui sicuramente Emma dormiva.Non doveva scoprire anche questo.Se l'avesse scoperto,sarebbe stato un casino spiegare.
Scese le scale con la cautela di un mastodonte ubriaco e andò nello sgabuzzino.Prese una parrucca,i trucchi,un vestitino da puttana e calze a rete.
Poi,sempre con la macchina di Andrea,andò in autostrada,aspettando che qualche bel manzo se lo facesse.
Ma come mai,Leo faceva il prostituto?
Era gay?
Era povero?
No,semplicemente era un coglione.
Si fece due,sei,venti,cinquanta bei manzi,ma nessuno lo soddisfaceva abbastanza.
Anche Riccardo Dose e Rocco Siffredi cercarono di soddisfarlo,ma niente,per Leo era come un semplicissimo armadio nel culo.Niente,praticamente.
Ma,all'alba,arrivò un ragazzo che se lo sbattè per bene.Dopo,quando il misterioso inculatore ebbe finito,Leo si girò per farsi pagare,ma...non era altro che Emma con ben ventiquattro dildi e mezzo attaccati al suo cinto.
Tutti e due si guardarono stupiti,poi ripresero a scopare come conigli.
Ah,l'amore...