Cap 4

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Di nuovo l'ora di pranzo, entrai nella mensa seguendo Ravi e Nam "Spero che Leo non ci sia, non voglio che veda Nam, non voglio litigi, sono stanca"

-Va tutto bene y/n?- chiese Hyuk

-Si, stavo solo pensando ad altro- sorrisi in modo rassicurante

Hongbin mi guardava senza dire parola, sapeva che c'era qualcosa che non andava

-Ragazzi, lui è Kim Namjoon, andava a scuola con y/n in America- disse Ravi

-Piacere, io sono il suo ragazzo-

-COSA?!!!??- dissero tutti in coro girandosi nella mia direzione

"Sapevo che no avrebbe resistito quell'idiota"

Io arrossii essendo diventata l'argomento principale della conversazione, sentendo lo sguardo di Leo che mi scavava l'anima alla ricerca della verità

-Che c'è? Smettila di guardarmi così..-

-Che stavate facendo prima quando dovevate "parlare"?!- disse Ravi maliziosamente

-Nulla, stavamo solo parlando, ora possiamo continuare il pranzo?-

Continuammo la pausa, mentre i ragazzi cercavano di scoprire sempre più cose su Rap Monster (così gli piaceva essere chiamato) io cercavo di farmi gli affari miei  "perché appa lo ha mandato qui?"

-Y/n sei estremamente silenzionsa, va tutto bene? E' per la rivelazione di Namjoon?-

-Hmm? No Ken tranquillo, sapevo lo avrebbe fatto- risi

La pausa finì, non mi andava di tonare a lezione e decisi di andare sul tetto, ad un tratto sentii qualcuno afferrarmi il braccio

-Ouch, che stai facendo, lascia...mi...-

-...-

-Leo mi fai male....- fece finta di non sentirmi, aprì la porta in cima alle scale e mi spinse sul tetto, chiudendo la porta dietro di se

-Ma che stai...-

-Mentiva?- ero sconvolta, la freddezza delle sue parole, non lo avevo mai visto così

-....no-

-Perché......perché stai con lui?-

-...- non sapevo cosa rispondere

- Non mi hai nemmeno dato l'opportunità di dirti le mie ragioni.....e ora stai con lui- mi prese per le spalle, tentai di liberarmi ma non ci riuscii

-Leo....mi...mi fai male-

-Ti lasci andare solo se mi lascerai spiegare-

-Leo.....la scuola sta per finire-

-E va bene, allora incontriamoci stasera al parco..... e ti prego, lui lascialo a casa-

Il disprezzo con cui aveva detto quelle parole mi spiazzò


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