Dormii tutta la notte ininterrottamente e la mattina mi sveglia alle nove.
Avrei voluto restare a dormire ancora un po' ma anche quella mattina avevo lezione quindi mi alzai, mi feci una doccia veloce e poi mi preparai un caffè grazie al quale riuscii ad essere un po' più attiva. In seguito mi vesti indossando le prime che mi capitarono alla mano ossia dei jeans strappati, una t-shirt bianca e nera e dei sneakers. Presi lo zaino e uscii di corsa. Ero in ritardo e temevo di aver perso l'autobus. Ma fortunatamente riuscii a prenderlo. All'interno l'autobus era quasi vuoto, c'erano solo due anziane e un ragazzino.
Appena seduta mi accorsi subito di aver dimenticato il telefono a casa. Uff avrei dovuto resistere tutta la mattina senza cellulare.
Mentre stavo pensando al posto in cui avevo lasciato il telefono mi tornò in mente il ragazzo che avevo conosciuto il giorno prima, non so perché ma continuava a pensarci.
Comunque dopo poco arrivai al campus. Ero leggermente in ritardo quindi cercai di raggiungere l'aula il più velocemente possibile, quando aprii la porta vidi che l'aula era pienissima e mi sentii osservata. Mi sedetti nell'ultima fila, cercai di prendere appunti e di concentrarmi su quello che il prof che spiegando.
Ma dopo poco persi la concentrazione e ritornai sui miei pensieri.
Finita la solita, lunga e noiosa lezione lasciai l'aula e, come ogni giorno, mi diressi verso la fermata per tornare a casa.
Ero quasi arrivata alla fermata quando una mia amica, Jenny, che aveva come me appena finito di assistere alla lezione, si fermò a parlare, iniziò a spiegarmi delle sue nuove fiamme e in particolare di una ragazzo che aveva conosciuto mentre era in vacanza in Spagna. Io non ero molto interessata ma cercai di ascoltarla. Ma lei continuò a parlare a lungo di cose che non mi toccavano minimamente allora cercai di tagliare corto dicendole che tra poco passava l'autobus e che dovevo proprio andare, ma lei mi trattenne ancora un po'.
Sapevo che era logorroica ma non così tanto.
Quando finalmente mi lasciò andare corsi fino alla fermata sperando che l'autobus non fosse ancora passato. Ma guardando l'ora mi accorsi che lo avevo perso.
Avrei dovuto aspettare il proprio che sarebbe dovuto arrivare 20 minuti dopo.
Quindi mi mesi a sedere e ad aspettare. E siccome non avevo il cellulare come me decisi di riguardare gli appunti che avevo questo quella mattina in classe per passare il tempo.
Però, appena gli presi dallo zaino sentì qualcuno chiamare il mio nome, alzai la testa e in lontananza vidi Lewis, il ragazzo che avevo conosciuto la sera prima.
Si avvicinò a me e mi salutò dicendomi "Ehy Amy, che ci fai qua?", io risposi "Ho appena perso l'autobus, ora ne sto aspettando il prossimo". A quel punto lui mi disse sorridendomi "Io ho la macchina là se vuoi ti posso dare un passaggio siccome non abitiamo lontani", io con un po' di titubanza risposi "No, non ti disturbare, l'autobus arriva tra poco posso aspettare.", ma lui insistette dicendomi "Ma tanto che sono di strada ti porto, non c'è nessun problema", io ci pensai un po' ma alla fine dissi "Va bene dai, allora grazie".
Così arrivammo fino alla macchina e salimmo.
Ero un po' imbarazzata infatti non sapevo cosa dire. Anche lui sembrava un po' in soggezione ma poi ruppe il silenzio dicendo "Hai qualche programma per stasera, fai qualcosa di bello?", io risposi "No, a dire il vero non ho in programma di fare niente di speciale. Penso che studierò un po' perché tra poco ho un esame abbastanza importante. Tu fai qualcosa?", "Stasera ho intenzione di andare a una festa in piscina che organizzano appena fuori città. Ti andrebbe di venire con me?" Domandò poi lui, io gli risposi subito "No, sono già uscita ieri sera e stasera non mi va, magari un'altra volta, comunque grazie dell'invito e del passaggio". Eravamo, infatti, già arrivata davanti a casa mia.
Io stavo per scendere quando lui mi bloccò dicendomi "Se posso lasciare il mio numero così se cambi idea mi mandi un messaggio", io risposi "Adesso non ho il telefono con me, ma se vuoi ti posso lasciare il mio", così glielo dissi e poi ci salutammo.
Mentre salii le scale mi pentii di aver dato il mio numero a uno sconosciuto che conoscevo solo da un giorno ma cercai comunque di non pensarci troppo.
Arrivata al mio appartamento lasciai lo zaino a terra e andai subito a controllare il cellulare, trovai una chiamata persa e due messaggi...
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Two hearts and a mystery
Mystery / ThrillerAmy ha 24 anni, è una ragazza introversa, sognatrice, che non sa cosa fare in futuro. La sua vita e le sue giornate monotone cambiano quando incontra Lewis, l'opposto di lei: estroverso, realista e con le idee chiare sulla sua vita futura. Tra di lo...