4.

25 11 3
                                    

La chiamata e uno dei messaggi erano di mia madre, l'altro messaggio invece era di un numero sconosciuto, capii subito di chi si trattava.
Aprii prima il messaggio del numero sconosciuto che diceva "Ehy, sono Lewis, questo è il mio numero se cambi idea e vuoi venire alla festa dammi uno squillo o inviami un messaggio".
Non seppi bene come rispondere ma alla fine scrissi semplicemente "Okay, te lo saprò dire più tardi".
Poi guardai il messaggio di mia mamma che diceva "Amy, è da giorno che non ti sento, come stai? Appena puoi chiamami".
Decisi di chiamarla subito altrimenti avrebbe finito per tartassarmi di messaggi e chiamate.
Rispose immediatamente e con una voce stanca e un po' preoccupata mi disse "Amy, finalmente mi hai chiamata, va tutto bene? Perché non mi hai più chiamata in questi ultimi giorni? C'è qualcosa che non va?" Io a tutte quelle domande risposi solamente "No, va tutto bene, sono stata solo impegnata con lo studio.", "Il college come va? Sei pronta per il prossimo esame?" Disse lei. Io mentii rispondendo "Si, ho quasi finito di studiare". "Bene allora fammi sapere come va". "Certo mamma, ci sentiamo, saluta tutti". "Certo Amy, ciao".
In realtà mi mancava ancora tanto per l'esame infatti stavo pensando di posticiparlo. Non avevo studiato granché in quel periodo. Non mi piaceva quello che stavo studiando e non lo studiavo volentieri.
Ma non volevo deludere i miei genitori che hanno sempre creduto in me e mi hanno sempre sostenuta.
Perciò cercavo sempre di fingere che andasse tutto bene, che adoravo quello che stavo facendo, ma purtroppo non era così.
Ho sempre avuto un buon rapporto con i miei genitori, loro mi hanno cresciuta con dei valori e mi hanno sempre mandata sulla buona strada.
Ed è anche per questo che ho sempre avuto paura di deluderli. La mia paura di deludermi mi aveva portata a fare qualcosa che non mi piaceva. Avevo fatto felice ma ora quella infelice ero io.
Dopo aver chiamato mia madre, mangia qualcosa e poi mi misi a studiare, dovevo recuperare un bel po', ma ero decisa a farcela. Mancava una settimana all'esame.
Volevo farcela e non volevo rimandare l'esame al prossimo mese.
Studiai intensamente per due ore ma continuavo a pensare a Lewis.
Più cercavo di non pensarci e più mi ritornava in mente involontariamente.
Da una parte pensavo che avrei potuto andare alla festa con lui quella sera, che sarebbe stata un'occasione per conoscerlo, ma dall'altra dovevo concentrarmi sullo studio, l'esame era alle porte e io non potevo permettermi di perdere tempo.
Non sapevo che fare così chiamai Duke, era il mio migliore amico e mi avrebbe consigliato la cosa giusta da fare.
Così lo chiamai ma non rispose.
Allora gli inviai un messaggio vocale e aspettai la risposta.
Il messaggio di risposta giunse dopo poco, diceva "Amy, stasera devi assolutamente venire alla festa in piscina, ci sarò anche io, sarà una festa memorabile, non puoi non venire. Allo studio puoi sempre pensare domani. Da domani ti barricherai in casa e non farai altro che studiare ma stasera divertiti un po'".
Sapevo che mi avrebbe risposto in quel modo. Ero il solito.
Non sapevo se ascoltarlo o meno, ma dopo averci pensavo un po' decisi di andarci.
Così presi il telefono e mandai a Lewis un messaggio dicendogli "Duke mi ha fatto cambiare idea, stasera vengo anche io".
La festa sarebbe iniziata alle 21 ed erano solo le 17 così decisi di passare il tempo che mi rimaneva ad andare avanti con lo studio.
Alle 18.30 mi arrivò una chiamata, era Lewis, rispose "Ehy Amy, ho letto il messaggio, sono felice che questa sera venga anche tu, ero sicura che avresti cambiato idea", io risposi "Tutto merito di Duke", "Comunque prima di andare alla festa mi chiedevo se ti andrebbe di andare a mangiare qualcosa con me, hanno aperto un nuovo ristorantino carino e mi piacerebbe provarlo con te".
Ancora una volta non seppi che fare, ma dopo un attimo di silenzio dissi "Ehm... si va bene, grazie dell'invito", "Allora ti vengo a prendere tra un'ora, va bene per te?" Chiese lui, "Certo, va benissimo, a dopo". "A dopo", riattaccai.
Decisi di accettare perché quel pomeriggio mi ero veramente impegnata con lo studio e dunque sentivo di meritarmelo, inoltre quel ragazzo mi intrigava e avevo voglia di conoscerlo meglio.
Guardai l'orologio, era tardi, dovevo iniziare a prepararmi perché tra meno di un'ora Lewis sarebbe arrivato.
Mi feci una doccia, per i vestiti optai per qualcosa di elegante ma sempre nel mio stile, un vestitino di tulle nero, abbinato a una pochette colorata.
Per le scarpe fui un po' indecisa, ma alla fine decisi di mettere dei tacchi neri non molto alti.
Ma sapevo che appena uscita mi sarei pentita della mia scelta.
Poi mi truccai leggermente, misi tutto ciò che mi potesse occorrere nella pochette e poi uscii.
Ero arrivata puntuale. Lewis non era ancora arrivato ma non mi fece aspettare tanto, solo un paio di minuti.
Quando mi vide mi fece un cenno con la mano fuori dal finestrino, io raggiunsi la macchina e poi salii.
Appena salita lui disse subito "Sei veramente bellissima stasera.", io arrossii e risposi con voce tremante "Grazie, anche tu stai molto bene".
Indossava uno smoking blu scuro con tanto di cravatta e fiore all'occhiello". Era veramente elegante dovevo ammetterlo.
Non lo avevo mai visto così prima d'ora.
Il ristorante era piuttosto vicino, ci arrivammo in meno di 20 minuti.
Appena arrivati lui mi aprii la porta della macchina e mi fece scendere, non ero abituata a quel tipo di galanterie quindi mi sentii un po' imbarazzata.
Il locale era veramente carino, semplice e moderno.
Lewis non aveva prenotato ma fortunatamente trovammo posto. Non c'era molta gente quella sera.
Ci assegnarono un tavolo in un angolo piuttosto appartato.
Ordinammo entrambi la stessa cosa, volevamo stare leggeri perché avremmo mangiato qualcosa anche alla festa quindi non volevano strafare.
Dopo aver preso un primo piatto ordinammo un dessert.
Durante la cena parlammo del più e del meno, niente di particolare, mi fece soprattutto delle domande su di me, sui miei studi, sui miei hobby.
Anche io gli feci delle domande grazie alle quali scoprii un po' di cose, innanzitutto mi parlò del suo lavoro che aveva appena intrapreso che lo portava spesso a viaggiare.
Poi mi parlò della sua famiglia, in particolare del bellissimo rapporto che aveva con sua sorella minore Chloe.
Scoprii tante cose su lui, e compresi anche lati del suo carattere che all'inizio non avevo colto.
Erano quasi le 21, il tempo era passato molto velocemente, io allora gli dissi che era meglio che ci affettassimo a uscire perché la festa stava per iniziare, pero mentre mi stavo alzando dal tavolo lui mi fermo, mi prese la mano e mi disse...

Two hearts and a mysteryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora