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"Amy, è da poco che ci conosciamo ma dai pochi momenti che ho trascorso in tuo compagnia ho capito che dolce e brava ragazza tu sia, mi trovo davvero bene con te e spero di continuare questa conoscenza. Non sono il genere di ragazzo che fa dediche o smanceria varie, ma con te è diverso, quando sono con te mi sento bene, mi sento diverso, migliore."
Quelle parole mi lasciarono a bocca aperta, non seppi che dire e come reagire.
Ma vidi che lui stavo sorridendo e mi guardava negli occhi aspettando una mia risposta.
Io dopo qualche attimo di silenzio dissi "Grazie, non mi aspettavo questa "dichiarazione", sono molto felice e lusingata.".
Non seppi cosa aggiungere, ma dal suo sguardo trasparì un po' di delusione, forse si aspettava che gli dicessi altro ma cosa pretendeva? Lo conosce da pochissimo e non potevo dire di amarlo. Sarebbe stato folle.
Dopo dissi subito "Ora mi sa che dobbiamo andare, siamo già in ritardo per la festa. Dividiamo il conto?", lui risposi subito "No, assolutamente ci penso io".
Io insistetti un po' ma alla fine accettai e ringraziai.
In macchina non parlammo molto, solo del cibo e del ristorante a cui eravamo appena stati.
Temevo di aver ferito i suoi sentimenti ma alla fine non avevo detto niente di male.
Arrivammo alla festa dopo poco, la location era veramente fantastica una villetta a due piani e dirimpetto una piscina enorme, che occupava tutta la zona di fronte alla casa.
La piscina era molto attrezzata con tanto di trampolino e materassini.
Sul bordo era posizionati dei tavolini e delle sedie.
In lontananza vidi anche un chiosco con gli cocktail e una postazione per dj con la console.
Vidi Duke e lo andai a salutarlo, era in compagnia di Katrine e Nicole.
Salutai anche loro, in particolare Nicole, che non vedevo da molto, al liceo eravamo migliori amiche, ma al college abbiamo preso corsi diversi e questo ci ha diviso un po' ma abbiamo comunque un bel rapporto.
Katrine, invece, non mi è mai stata particolarmente simpatica quindi non fui molto felice della sua presenza ma feci finta di niente.
Cominciò ad arrivare sempre più gente e in meno di un'ora si rimpì tutto lo spazio disponibile.
Intanto il dj fece partire la musica.
Duke propose di andare a prendere qualcosa da bere e noi accettammo.
Come al solito fui l'unica a ordinare qualcosa di analcolico.
Prendemmo posto a un tavolino, poi Nicole mi prese per mano e mi portò a ballare, lei sapeva muoversi con molta disinvoltura a differenza mia.
In mezzo alla mischia scorsi James, il ragazzo che avevo conosciuto la sera della mia prima festa al college e lo salutai con la mano.
Dopo qualche ballo ritornai al tavolino dove trovai solo Lewis, gli altri probabilmente era andati a ballare o in casa.
Mi sedetti accanto a lui e gli chiesi "Non balli?", lui risposi "Si, però prima mi serve un altro drink".
Non pensavo che Lewis bevesse così, dato che all'altra festa non si era ubriacato come gli altri e mi aveva aiutato a portare James e Duke a casa.
Comunque dopo aver preso il drink andammo a ballare, trovai anche gli altri, e vedi Katrine ballare con un ragazzo che non avevo mai visto, si stava strusciando su di lui, mi sembrò molto ubriaca ma non ci feci caso e continuai a ballare.
Dopo poco però dovetti fermarmi perché i miei piedi reclamarono aiuto, andai a sedermi zoppicando un po', e appena tolsi i tacchi notai due vesciche che mi facevano un male tremendo. Avrei dovuto portare delle scarpe comode di ricambio pensai.
Intanto che ero lì controllai anche il telefono e vidi che era già passata la mezzanotte, il tempo era volato, avrei voluto rimanere lì ancora un po' ma mi ricordai che dovuto studiare la mattina seguente quindi andai a cercare Lewis con le scarpe in mano.
Lo cercai ovunque fuori ma non lo trovai da nessuna parte, così entrai in casa, il piano di sotto era desertico, disseminato solo di bicchieri e lattine.
Salii così al secondo piano e trovai Lewis in bagno.
Mi precipitai da lui e dissi frettolosamente "Ehy, tutto bene? È da un po' che ti stavo cercando".
Lewis era appoggiato al lavandino, forse aveva appena vomitato, aveva una brutta cera.
Lui non mi rispose, così lo presi per un braccio e lo portai di sotto.
Lo portai fuori dalla casa vicino alla sua macchina e gli dissi "Ora vado a cercare qualcuno che ci può riportare a casa, aspettami qui. Tu non puoi guidare, hai bevuto".
Lui però mi bloccò e dissi "No, ce la faccio, mi è passata, possiamo andare". In effetti era un po' più lucido in viso e aveva ripreso il suo colorito normale ma risposi comunque "No, è meglio che vado a cercare Duke".
Lui ribatté dicendo "Lui ha bevuto più di me, ce la faccio fidati".
Salii in macchina con molti dubbi.
Durante il viaggio gli raccomandai di guidare piano e stare attento.
Per fortuna riuscii ad arrivare a casa dopo poco, lui mi lascio di sotto e io lo ringraziai e gli dissi ancora una volta di stare attento anche se sapevo che la sua casa distava poco dalla mia.
Ma proprio mentre stavo aprendo la portiera prese con la sua mano la mia e con l'altra mi prese il viso, mi guardò diretta negli occhi e...

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 01, 2017 ⏰

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