twentyfour.

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«quel cazzone di moonie ha detto a jin che io e lui abbiamo fatto sesso. ti rendi conto in che razza di guai mi fa trovare? lo odio così tanto a volte»
sbuffò hoseok dall'altro lato della cornetta, intento a mangiare il suo gelato alla panna sul divano costosissimo di quel cazzone di suo padre.

«in questo modo quei due finiranno per litigare e non si metteranno mai insieme. perché non vuole capirlo? io davvero non ho più parole per descrivere la sua intollerante testardagine. mi rifiuto di parlarci ancora e di aiutarlo»
dichiarò nuovamente, sentendo yoongi ridere di lui immediatamente dopo, quasi avesse roccantato la più divertente delle barzellette.

«adori questa situazione almeno tanto quanto lo faccio io e sappiamo entrambi che lo aiuterai ancora e ancora e ancora, perché sei troppo buono e adori immensamente nam. smettila di mentire a te stesso e di darti false speranze, se poi quando ce lo hai davanti diventi un cagnolino ai suoi ordini»
lo prese in giro il più grande, sistemandosi i capelli allo specchio, pronto per la sua camminata con jimin.

lo avrebbe portato al mare a busan (paese natale di jimin) a fare una passeggiata e forse avrebbero anche fatto il bagno, onestamente dipendeva da quanto fredda fosse l'acqua. essendo pieno inverso non si aspettava proprio nulla di caldo e gradevole, anzi tutt'altro, ma voleva provarci per la gioia del più piccolo e per dimastrargli che non era proprio periodo per una cosa simile e che la prossima volta avrebbe dovuto ascoltarlo e non attaccarlo per le sue costatazioni.

«credo di poter dire di essere offeso da questa tua dichiarazione, ma non posso fare a meno che darti ragione. cazzo, darei di tutto per aiutarlo e vederlo felice. gli voglio davvero bene»
ammise il più piccolo, masticando rumorosamente la cialda del cono.

«aish, se devi mangiare, non farlo mentre siamo al telefono, cavallo del cazzo. e lo so perfettamente. ora devo andare a prendere jimin, ci sentiamo dopo»
scherzò yoongi, afferrando le chiavi della sua nuovissima macchina e chiudendosi la porta alle spalle.

«non chiamarmi cavallo, tartaruga. a dopo e buona fortuna con il bambolotto, scopatelo per bene questa volta. non voglio di certo intrattenere ancora qualche puttana bisognosa del cazzo»
furono le ultime parole di hoseok al ragazzo, seguito dal suono di fine chiamata.

«ora che faccio da solo?»
piagnucolò il moretto, finendo tristemente il suo gelato e stendendosi sul divano in modo teatrale, quasi stesse morendo.

beh, effettivamente era così.
stava morendo dalla noia.

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DOPPIO AGGIORNAMENTO PER RINGRAZIARVI DELLE 15.9k LETTURE. VI AMO, VI AMO, VI AMO.
GRAZIE DI TUTTO, GOIE.

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