Capitolo 1° -Il primo giorno-

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Sento un rumore assordante diffondersi in tutta la mia camera, con malavoglia tento di schiudere i miei occhi e con un braccio cerco l'oggetto, che procurando quel suono ha interrotto il mio sonno. Una volta trovato e spento mi misi a sedere sul letto appoggiando la schiena contro il muro e con tutta calma mi sfregai gli occhi. Soffermai il mio sguardo sull'orologio sopra la scrivania e mi accorsi  che tra meno di un quarto d'ora sarei dovuta essere a scuola. Un brivido di terrore mi attraversò la schiena e subito mi preparai prendendo le prime cose che mi capitavano di mano dall'armadio, non controllai neanche il mio aspetto che subito presi il mio zaino, preparato la sera precedente, e mi fiondai fuori di casa. Corsi all'impazzata per il viale che mi portava all'A.F Academy, il liceo scientifico più popolare di Los Angeles.
Arrivata all'ingresso tirai un lungo sospiro di sollievo notando che mancavano ancora  cinque minuti all'inizio della lezione.
Suonata la campanella cercai nei vari corridoi la mia aula e trovandola entrai notando che quasi tutti i posti erano occupati. Subito volsi il mio sguardo su tutta l'aula cercando la mia amica Katy, quando mi accorsi di un ragazzo che mi fissava con un sorriso malizioso sul suo volto. Subito arrossii d'imbarazzo e mi diressi a passo svelto verso la mia amica che con impazienza sventolava la mano urlando il mio nome.
<< Hey ciao Elisabeth! Anche quest'anno promosse! Pronta il 3º superiore!>> mi disse lei pimpante dalla gioia.
<< È il primo giorno e già stavo per fare ritardo, sinceramente preferivo starmene nel mio letto al caldo.>> dissi io tra uno sbadiglio e l'altro. Nemmeno il tempo di fare due chiacchiere che suonò la campanella che indicava l'inizio delle lezioni, tutti quanti, me compresa, si sedettero ai propri posti e subito il silenzio regnò in tutta l'aula.
Dalla porta entrò un signore di mezza età che si presentò come il nostro nuovo prof d'americano.
Non feci molta attenzione a quello che diceva, il mio sguardo ricadeva sempre su quello strano ragazzo che poco prima mi fissava con quegli occhi da angelo color zaffiro. Non sapevo il perché ma ogni volta che si girava sentivo delle fitte allo stomaco. Potrei anche chiamarlo colpo di fulmine, ma non credevo possibile che già da uno sguardo ci si potesse sentire così.

Spazio autrici:
Salveeeee! Innanzitutto vorrei dirvi che questa storia non è tutta farina del mio sacco. Io e una mia amica di nome Kora stiamo scrivendo questa storia che, come avrete letto dalla premessa sarà d'amore. Abbiamo molte idee per la testa ma i capitoli, aimè, arriveranno lentamente. Speriamo di riuscire a pubblicarli il più veloce possibile. E niente buona lettura!! ^.^

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