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Vorrei dire di aver paura, ma non è così

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Vorrei dire di aver paura, ma non è così.

I giorni passavano,
la brezza invernale non aveva intenzione di cessare, e ogni giorno mi ritrovavo a fare le mie camminate notturne in cerca di qualcosa, o qualcuno.
A volte dimenticavo di mettermi le scarpe o addirittura di indossare il giubbotto, non che ne avessi bisogno, ma almeno non sembravo un completo fuori di testa agli occhi delle persone, un abitudine.
Ogni giorno mi ritrovavo quel ragazzo, che leggeva sempre lo stesso libro sulla stessa panchina..
Ogni giorno mi sedevo al suo fianco chiedendogli come stava e lui chiedeva a me se avessi freddo.
Un giorno addirittura, mi offrì la sua sciarpa scoprendo il suo viso.

Pelle candida, liscia e perfetta come una bambola.

"Se ti tocco, posso romperti?" volevo domandargli.
"Cosa hai?" mi chiese.
"Cosa intendi?"
"Sei diverso."
Mi ha scoperto.

"Sai.. A volte anche mia madre faceva lo stesso. Si dimenticava di mettere le scarpe o di indossare qualche indumento." mi guardò con i suoi occhi freddi, non sapevo cosa fosse più freddo, se la neve o il suo sguardo.
Vorrei sapere che sensazione ti da, essere penetrato da glaciali lastre di ghiaccio.
"No, niente del genere" sorrisi a malapena. "Parlamene."
"Perché ti interessa?" lo guardai.
"Voglio conoscerti meglio.. non mi hai detto il tuo nome" mantenne il suo sguardo nel mio.
"Mi chiamo Jungkook."

"Piacere di conoscerti Jungkook, io mi chiamo Min Yoongi."
da quel giorno tutto cambiò.

Congenital Insensitivity to Pain - [myg,,jjk]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora