<<mad muoviti, fai tardi il tuo primo giorno di scuola>> urlò mia madre dal piano di sotto
Sbuffai e "scesi", perché in realtà rotolai giù dal letto.
Non mi ero ancora abituata alla mia nuova stanza, era solo il luogo in cui dormivo, infatti non avevo ancora niente di mio.
Le pareti bianche vuote senza emozioni, che ricordano la tristezza dell'ospedale, prima o poi dovrò trovare del tempo per pittarle.
La mia cabina armadio bianca occupa un angolo della stanza.
Una scrivania era posta di fronte al letto, che era sotto la finestra, a destra del letto c'era la mia enorme libreria, piena di libri gialli, romanzi, horror, fantasy, e tanti altri generi.
Adoro tutti i libri, sono speciali per me, amo leggere.
Leggere occupa la maggior parte del tempo libero delle mie giornate.I miei piedi nudi incontrarono subito il parquet caldo di quercia.
Riguardai per l'ultima volta la mia stanza vuota e fredda, in quell'attimo pensai che era veramente da sistemare.
Camminai come uno zombie verso il mio bagno in camera.
Quel trasloco ebbe qualcosa di positivo: ovvero non dover più condividere il bagno con mio fratello minore.
I lati negativi invece erano molti di più:
Aver dovuto cambiare la scuola,
aver dovuto lasciare i mie amici, ma soprattutto la mia migliore amica cherry, che, mi ha assicurato videochiamate ogni giorno.
E in fine aver dovuto perdere il mio ragazzo Justin per la distanza tra New York e Los Angeles.
Fu una decisione di entrambi, perché non crediamo nelle relazioni a distanza, comunque Justin era parte di me, e ora sentivo molto la sua mancanza.Il mio bagno possiede una cosa che adoro, ovvero la mia vasca.
C'era una vasca ad angolo, con affianco un piccolo "tavolo" dove ci sono riviste, libri, candele profumate,e per finire la cosa che più mi fa impazzire, le bath boom.mi lavai la faccia e i denti al lavabo.
Mi pettinai i capelli e applicai un po' di fondotinta, del mascara e per finire una linea dritta di eye-liner.Guardai il mio riflesso nello specchio:
I miei occhi verdi di sempre bordati da piccole occhiaie, la mia bocca carnosa leggermente screpolata e i mei capelli quasi ondulati castani.
Non mi sono mai piaciuti i miei capelli, forse per tutti i nodi che ci vivono dentro, o forse perché non sono la tipica ragazza bionda.
Invece i miei occhi sono la cosa che amo di più del mio corpo.
Io sono in grado di trasmettere tutte le mie emozioni attraverso gli occhi, ma odio quando qualcuno se ne accorge.Tornai nella mia camera e scelsi cosa indossare il primo giorno di scuola in una città diversa.
Alla fine scelsi qualcosa di semplice: jeans stretti bianchi con lo strappo al ginocchio e maglietta dell'adidas, ai piedi misi le mie super star nere fuori e bianche sulle strisce, afferrai il mio zaino della vans e scesi le scale correndo.
<<buongiorno principessa >> mi salutò mio padre lasciandomi un bacio sulla guancia
<< buongiorno papà >> dissi sorridendo
Mi sedetti al tavolo e presi un biscotto, non avevo molta fame
<<buongiorno Madline >> mi disse la mamma portando dei pancake a mio padre
<<ciao mamma >> la salutai<<ho fame>> sentimmo una voce acuta urlare
<<vieni Austin, è pronta la colazione>> rispose mia mamma dalla cucina
Tutti ad urlare a prima mattina, ma come fanno ?
Austin è mi fratello di 10 anni, ha i capelli alzati bruni e gli occhi sono azzurri, l'unica cosa che sa fare è rompere le palle per bene, solo quello.
Mia mamma ha i capelli biondi lunghi, anche se qualche anno fa ha fatto la tinta per aggiustarli, il suo colore è sempre biondo, forse un po' più scuro.
Ha gli occhi verde scuro tendenti al marrone, e il suo fisico è slanciato.Mio padre invece ha una azienda che gestisce con alcuni suoi amici di Los Angeles, ecco perché ci siamo dovuti trasferire qui.
Ha dei capelli bruni tendenti al nero, e degli occhi blu scuri, il suo fisico è quello dal tipico uomo palestrato con spalle larghe e ben piazzato, e se vi state chiedendo come fa ad avercelo, beh me lo chiedo anch'io da anni ormai.<<ciao scema >> disse mio fratello sedendosi al mio fianco senza neanche guardarmi in faccia.
Sbuffai senza rispondere.
Mi alzai , presi le chiavi della nostra nuova casa, che vi erano appese al muro insieme a tante altre chiavi , salutai tutti e mi diressi alla mia nuova scuola.
L'unica strada che conoscevo di Los Angeles.Indossai le cuffie e feci partire history degli one direction.
questa canzone è molto importante e significativa, ha un sacco di parole belle al suo interno.Con la loro canzone di sottofondo pensai a quanto la mia vita fosse cambiata in soli 3 mesi estivi.
Le mie gambe mi portarono davanti un grande edificio colorato di blu scuro.
Dall'esterno poteva sembrare una normale scuola di Los Angeles, ma per me era un nuovo inferno.La Hamilton high school vantava la più grande biblioteca della provincia, per questo i miei genitori ci tenevano ad iscrivermi qui, perché sanno che i libri per me sono speciali, e adoro immergermi nella lettura da sola ed immaginare luoghi e personaggi fantastici.
Mi avvicinai all'edificio e notai la sua imponenza, osservai che oltre ad essere completamente blu, aveva delle strisce gialle orizzontali, e una scritta
incisa in stampatello " Hamilton high school ".La scuola è divisa in quattro piani, è molto vasta e di sicuro anche spaziosa.
Una scalinata di marmo collega l'esterno all'entrata della scuola, mi feci coraggio e con un sospiro superai i sei gradini dell'ingresso.
Le ante della porta erano spalancate, con un respiro profondo la superai.
Mi sentii subito fuori posto, c'era un via vai di studenti bidelli professori che facevano fotocopie e tanto altro caos.
C'erano quatto corridoi e poi, due scalinate che portavano ai piani superiori.
Fermai la prima bidella che trovai
<<mi scusi, mi sa dire dove si trova la segreteria ? Sono nuova >> dissi velocemente per non rubarle altro tempo<<si, vieni ti accompagno>> disse in fretta ricontrollando i fogli che aveva in mano, un po' dubitante la segui senza fiatare.
Dopo un lungo corridoio la bidella cinquantenne mi lasciò davanti una porta azzurra e con un sorriso poco incoraggiante mi augurò uno squallido "buona fortuna"
Bussai con vigore sulla porta chiusa di legno con una scritta su di essa a caratteri cubali "SEGRETERIA" e a rispondermi fu una voce rauca che mi urlò <<avanti>>
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ժօղ'ե ӏҽե ʍҽ ցօ.
ChickLitun ragazzo acido quanto carino non accetta l'arrivo di una nuova ragazza nella sua città, nel suo gruppo, ma sopratutto nella sua vita. proverà molte volte a cambiare per far contenti gli amici, ma non sempre i piani vanno a buon fine. non ha inten...