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<<tutto okay?>> mi chiese di nuovo quella voce, così mi girai, per non sembrare scortese
<<mh, si certo>> risposi un po' titubante
<<come mai hai gli occhi rossi?>> mi chiese
<<non so, forse mi sarà entrata un po' di polvere>>  "stupidi occhi stupidi occhi" pensai subito dopo.
la verità è che ho troppa nostalgia dei miei amici.
mi mancano troppo, e non so se riuscirò mai a trovare un gruppo forte e unito come quello che avevo a New York.
<<anche se non ci consociamo ti puoi fidare, anzi, iniziamo dalle basi>> chiuse la porta del bagno sulla quale poco prima aveva bussato e si avvicinò a me.
<<come ti chiami?>> mi chiese gentilmente
<<oh, Io sono Madline, tu?>> chiesi squadrandola
aveva due occhi azzurri come il mare, e dei capelli biondi
<<io sono Aria, lo so, nome insolito>> disse subito dopo sorridendo
<<ohu, ma tu sei la ragazza nuova giusto?>> mi chiese
<<girano molto veloci le voci in questa scuola, come mai sei qui?>> mi fece una seconda domanda subito dopo senza farmi rispondere alla prima.
<<mio padre ha un'azienda qui, e gestirla a New York era diventato impossibile, quindi siamo stati costretti a trasferirci >> risposi mettendo su un sorrisino.
<<è bella new york? non l'ho mai vista, i miei non amano viaggiare>> mi chiese con uno strano broncio
<<oh, è fantastica>> risposi ripensando a tutta la mia vita in quella meravigliosa città.
<<hai gia conosciuto brianna e il suo fantastico trio?>> mi chiese con un tono ironico
<<si, devo ammettere che non mi aspettavo delle risposte così rudi>> dissi rispondendo alla sua domanda e ripensando ai modi maleducati con cui mi aveva trattata.
subito dopo la mia risposta suonò la campanella.
Aria prese subito la cartella che aveva appoggiato a terra forse quando io ero all'interno del bagno e disse velocemente <<ora ho la Steil, se faccio un minuto di ritardo mi uccide, diciamo che siamo migliori amiche>> mi disse ridendo
<<immagino il modo in cui brianna ti ha risposta è mi scuso io per lei, è molto ...>> lasciò in sospeso la frase è penso ad un termine, una volta trovato ricominciò <<stronza a volte>> concluse con un risolino.
<< spero solo che io sia stata meglio di lei, ci vediamo a mensa ? devo scappare scusami tanto >> e senza una mia risposta uscì correndo dal bagno.
risi, che strana ragazza, almeno è simpatica.
al contrario di brianna è stata gentile, sento già che il mio umore è migliorato.
uscì dal bagno e subito mi sentì spaesata.
una mano subito si poggiò sulla mia schiena, spaventata mi girai velocemente.
tirai un sospiro di sollievo quando mi accorsi che era solo Aaron.
<<tutto apposto?>> mi chiese con un sorriso sincero
<<si, fortunatamente>> ricambia il sorriso
<<bene, io vado in classe. hai bisogno di una mano? >>
mi guardai in torno spaesata <<ma, affermativo>> sorrisi per il modo stupido in cui risposi, poi Aaron si unì a me
<<ti lascio nelle mani di Travis adesso ho una professoressa che non esige ritardi>> mi disse in modo frettoloso
<<la Steil?>> gli chiesi quando ormai stava per incamminarsi in classe
<<ma come?..>> fece una faccia buffissima
risi <<corri, fossi in te non farei tardi>> risi ancora più forte notando la sua espressione ancora più interrogativa.
<<vabbene ragazza misteriosa nonché stalker, io scappo, Travis dovrebbe arrivare a momenti>> mi disse con il suo solito modo gentile, si girò e a passo veloce scomparve dalla mia vista.

ormai erano passati più di 10 minuti, e di questo travis nemmeno l'ombra, sono sicura che si sarà scordato.
ormai stanca di aspettare, mi alzai da terra e raccolsi il mio zaino.
proprio mentre stavo per avanzare un tono di voce caldo e scortese mi richiamó.
<<ehi ragazzina, dove scappi?>> mi girai e notai il suo viso cupo e strafottente.
fissai per pochi secondi i suoi occhi verde smeraldo, che prima, per la distanza, non avevo notato.
<<mi ero stanca di aspettare>> risposi, di certo non avrei giocato la carta della ragazza "gentile e disponibile" per un ragazzo che era tutto il contrario.
<< beh, ero occupato, miss "principessina mi ero stancata di aspettare">> mi rispose a tono imitando la voce di una ragazza.
<<bene, se il tuo intento è quello di prenderti gioco di me, puoi tornare dove sei venuto>> risposi senza paura
<<bene, se avessi potuto non mi sarei nemmeno presentato qui, ma se poi Aaron l'avesse scoperto mi avrebbe fucilato sono un sguardo. quindi fai poco la spiritosa e seguimi>> mi disse con aria di superiorità e strafottenza.
dio che fastidio, perché non poteva rimanere Aaron ?
il ragazzo scorbutico iniziò a camminare senza aspettarmi, e io camminai dietro lui spaesata.
<<allora questo è il cortile>> si fermò davanti ad un giardino enorme pieno di tavoli ed alberi, <<di solito i ragazzi, quando ci sono belle giornate, mangiano qui>> mi spiego la presenza dei tavoli.
senza avvisarmi ripartí e si fermò davanti ad una porta enorme, si giro per assicurasi che fossi ancora dietro di lui, e poi apri la porta.
sono sicura che i miei abbiano preso la forma a cuoricino.
scaffali stracolmi di libri erano presenti davanti i miei occhi.
<<forza principessina sembra chissà cosa stai vendendo, questa è la biblioteca, possiamo andare>> disse richiudendo la maestosa porta e tirandomi per un braccio.
dopo 30 minuti e dopo aver girato per quasi tutta la scuola, eravamo di fronte una porta tutta mal messa.
<< da nessuna parte. non devi aprirla, mai e poi mai.>> mi disse tirandomi indietro. oh insomma, è attratto dal mio braccio questo?
feci una faccia contraria a quello che disse.
l'avrei aperta prima o poi.
<<oh, piccola ragazzini viziata ascoltami bene, mi stai altamente sulle palle ed odio la tua presenza, è stata una fatica stare con te per così tanto tempo, e prova solo a toccare quella maniglia, anche solo ad immaginare di superarla e passerai i guai.
non con la scuola, o con tutti i docenti, ma con il sottoscritto>> mi soffio in faccia e se ne andò mormorando un <<principessina del cazzo>>

ժօղ'ե   ӏҽե  ʍҽ  ցօ. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora