Oh i'm trying not to think about youNo i'm trying not to give in to you
So with my feelings on fire, guess i'm a bad liar
Fa un freddo fottuto, in questa palestra.
Odio fare ginnastica.
<<Passamela!>>.
Vedo la palla arrivare dritta verso la mia faccia. Riesco a lanciarla verso una compagna che non conosco e ricomincio a guardare il muro.
Lo sport, per me, è come Voldemort per Harry Potter. Colui che non deve essere nominato. A Sacramento, ci portavano in piscina o a pattinare al parco. Qui, invece, siamo chiusi in una palestra che puzza di calzini e giochiamo a pallavolo perché fuori piove, come sempre. I ragazzi hanno sfidato comunque il brutto tempo e sono usciti per usare le reti da calcio, non fanno che rotolarsi nel fango come maiali. Per lo meno, il professore è andato con loro e ha lasciato noi ragazze da sole, quindi non devo fingere di impegnarmi.
Abbiamo vinto. Evviva.
Mi trascino a bordo campo assieme alle mie compagne per bere un sorso d'acqua.
<<Tutto bene?>>.
Romi mi saltella intorno come una di quelle tizie super atletiche che corrono per strada. Ha addosso un canottiera striminzita e dei leggings, e non mi sarei aspettata che mostrasse così tanta pelle. Ha stretto i suoi capelli lunghi in una coda ondulata, che le rimbalza intorno alla faccia mentre si muove sul posto.
<<Una meraviglia>>.
È davvero carina, ha quella bellezza naturale e innocente della tipica ragazza della porta accanto. Non ha bisogno di truccarsi, né di mettere in mostra le sue curve poco accennate. Sembra la protagonista di uno di quei film sui matrimoni perfetti. Mi ritrovo a pensare che vorrei essere più simile a lei. All'improvviso, i miei pantaloncini neri mi sembrano troppo corti, troppo aderenti, troppo sfacciati, troppo da me.
<<Sembri nervosa>>.
<<La pallavolo non mi piace>>.
Ma perché sta qui? Perché vuole essermi amica a tutti i costi? Cos'ho di tanto interessante?
<<Però sei piuttosto brava, hai giocato benissimo!>>.
<<Mh... Grazie>>.
Tiro l'orlo dei miei pantaloncini un po' più giù sulle cosce. Mi nascondo nella maglietta enorme che ho rubato a mio fratello.
Lei prende la sua bottiglietta e beve per un po'. Poi, torna alla carica.
<<E così... Hazza, eh?>>.
Che nomignolo assurdo. Dovró ricordarmi di usarlo, ogni tanto.
<<Cioè?>>.
<<Dai, lo sai...>>, ridacchia, e arrossisce appena.
Non è normale arrossire anche per gli affari degli altri, ma questo la rende adorabile. Se fossi un ragazzo, ci proverei di sicuro con lei, e non con la zombie bionda che flirta con tutti.
<<No>>.
<<State sempre vicini...>>.
<<È lui che mi sta intorno>>.
<<E tu?>>
<<Io?>>.
<<Non ti... piace?>>.
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Opia
Teen FictionHarry è un ragazzo di provincia alle prime armi, inesperto e un po' impacciato. La sua vita viene stravolta dall'arrivo di Andrea, un'americana cinica con la lingua lunga e il cuore di ghiaccio. Entrambi cercano di tenere il passo con la vita, tra a...