Capitolo 2

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<<Allora? Chi era al telefono?>> avevo appena finito di parlare con Luke ed ero corsa a scuola, che ora si sarebbe trasformato in un interrogatorio.

<<Nessuno Kevin, era mio padre.>> mentì alzando gli occhi al cielo, facendo l'innocente e sorridendo per la sua tenerezza nel preoccuparsi.

Eravamo al parcheggio della scuola e stavamo aspettando Chanel. C'era Nicolas con noi e io cercai di non abbassare la guardia ma senza dare troppi sospetti. <<Allora, come mai sei venuto a vivere qui?>> inizia a dire con un sorriso che faceva paura pure a me.

<<Ehm, sono qua perchè è da poco che conosco l'esistenza di Kevin e volevo conoscerlo. Credo che rimarrò qua per molto, tanto i miei non sono mai a casa per via del lavoro quindi non ho niente che mi impedisca di stare.>> disse molto tranquillamente.

Io vorrei pensare che dica la verità, ma qualcosa, dentro di me, mi impedisce di farlo.
<<E dimmi, vivrai con Kevin?>>

<<No, ormai sono maggiorenne quindi posso tranquillamente stare a casa solo. E poi ho già una casa qui, sarebbe un peccato non usarla.>> disse con un sorriso malizioso.

L'interruzione delle mie domande fu causata da una macchina che si è avvicinata a noi. Dopo aver parcheggiato, uscì una ragazza alta con capelli marrone scuro ne lunghi ne corti e gli occhi marroni. La tipica ragazza al naturale che, però, ama i vestiti da ragazzaccia: Chanel. Appena mi vide iniziò a correre e si buttò su di me in un abbraccio che quasi mi bloccò il respiro. Mi era mancata molto e, a quanto pare, anch'io a lei.

<<Mi sei mancata tantissimo giuro.>> disse staccandosi per poi guardarmi negli occhi <<perchè non ti sei fatta sentire?>> disse un po' delusa e arrabbiata tenendo le braccia sulle mie spalle. Non mi fece rispondere che mi avvolse di nuovo nelle sue braccia <<fa niente dai, ma non farlo più. Dio, mi sei mancata tantissimo>> disse.

<<Ahah Chanel, anche te mi sei mancata tanto. Mi dispiace di non essermi fatta sentire, ma il lavoro mi ha tenuta molto occupata...>> le avevo detto che mio papà mi aveva trovato un lavoro estivo nel suo accampamento. Già, neanche lei sapeva che facevo parte della CIA, ciò che veramente mi aveva tenuta occupata.

Kevin fece una finta tosse per farsi notare. Chanel si girò da lui e gli saltò addosso come aveva fatto con me poco fa. Quando si staccò notò Nicolas che la guardava con aria maliziosa mentre teneva le mani in tasca con i pollici in fuori.
Vidi Chanel che lo guardava come se fosse Dio sceso in terra. Avevo già capito che Chanel dopo mi avrebbe rotto le scatole dicendomi che Nicolas era bellissimo e alzai gli occhi al cielo all'idea.

<<Ciao. Tu dovresti essere Chanel>> disse Nicolas. Strano non aveva aperto una conversazione da quando ci siamo visti, non è che tramasse qualcosa... So solo che se prova ad alzarle anche solo un dito lo avrei ucciso al momento. Tutto, anche me, ma non Chanel e Kevin.

<<Ehm, si sono i-io. Tu sei...>> disse balbettando leggermente dall'imbarazzo.

<<Nicolas>> finì per lei <<il cugino di Kevin>> disse voltandosi verso di lui che lo guardava con aria di complicità. Gli farò il culo appena saremo soli.

<<Ah piacere...>> disse porgendogli la mano. Le la strinse e fece un sorriso. Chanel abbassò la testa e vidi un leggero rossore sulle sue guance. Ma avanti Chanel come è possibile...cioè per quello?!

Intanto vidi Nicolas che la guardava con aria maliziosa tenendole ancora la mano. Se non le lasci la mano, te la taglio pensai anche se in quel momento avrei voluto urlarglielo.

La campanella suonò. È la prima volta che ne sono felice. Andammo tutti al nostro primo corso, io avevo due ore di storia. A me sinceramente non serviva a niente quindi scelsi un posto infondo all'aula nell'angolo tra il muro e la finestra. Chanel e Kevin non avevano il mio stesso corso.

L'impossibileDove le storie prendono vita. Scoprilo ora