Capitolo 7

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''Buon appetito...''
Proprio mentre le fauci del piccolo lupacchiotto erano spalancate sopra di me la porta si aprì.
''Sai una cosa Alice? Forse è meglio che resti...qui.'' Jake vide il cuginetto che cercava di sbranarmi e i suoi occhi si riempirono di una rabbia incontrollata.
Lo prese svelto per la collottola e lo sbattè contro il muro, urlandogli contro. Il piccolo cominciò ad emettere dei lamenti di dolore dopo il colpo che aveva preso.
''E non fare tutta quella scena. Non fai pena a nessuno.'' disse con voce ferma ma allo stesso tempo disgustata. Non mi aspettavo questa sua reazione. Intanto gli altri due erano accorsi verso il fratello che stava ancora a terra a leccarsi le ferite.
''Jake...''
''Scusa se ti ho tirato di mezzo. Non pensavo potessero arrivare a questo.''
''Se ci sei tu non può accadermi nulla. Mi fido di te.''
Jake mi sorrise. Poi si diresse verso i tre diavoli con la stessa espressione disgustata di prima.
''Spero che adesso abbiate capito. Il prossimo che tenta di ferirla non se la caverà con una ferita superficiale. Sono stato chiaro?'' Nessuno dei tre rispose, al contrario lo guardavano con aria di sfida. ''Sono stato chiaro?'' disse con un espressione ancora più severa di quello che già era.
''S-si!''
''Perfetto. Adesso mettete a posto. Avete combinnato un macello. Per tutta la settimana mi aiuterete a rimettere questa casa iin uno stato decente.''
''Che cosa?!?! Non ci penso nemmeno.'' Urlò Bloody
''Vedo che preferisci prenderle.'' Disse mentre alzava anche lui per la collottola.
''N-no!''
''Allora cominciate''
I tre cominciarono a rassettare la casa.
''Alla fine non ti serviva il mio aiuto.''
''Mi serviva solo un motivo, a quanto pare.''
''Devo dire che hai fatto paura anche a me.''
Scoppiammo entrambi a ridere. Domani volevo tornare lì, una volta finiti i compiti, ovvio.
Quando finirono di rassettare la casa vennero abilmente spinti fuori da Jake e messi a lavorare per sistemare ciò che ancora poteva essere aggiustato. Non era molto, dopo il disastro che avevano combinato... Li sentivo sbuffare mentre lavoravano e frasi del tipo ''Nessuno ci aveva mai trattati così.'' oppure ''Ma chi ce lo ha fatto fare!'' o ancora ''Non pensavo potesse diventere tanto aggressivo.''
A pensarci bene Jake diventava aggressivo solo quando doveva proteggermi. Che fossi davvero così imortante per lui?
Erano ormai le quattro e io dovevo tornare a casa.
''Jake, io dovrei tornare a casa.''
''Di già? Allora ti accompagno, è pericoloso andare da sola.''
Dopo aver minacciato di morte i cugini ci avviammo verso il villaggio.
''Jake.''
''Si?''
''Domani posso venire a casa tua?''
''E me lo chiedi? Certo che puoi!''
''Grzie!''
''Passo a prenderti per le tre e mezza?''
''Si.''
Intanto eravamo giunti al confine del bosco. Ci salutammo e mi avviai verso casa pensando che il giorno dopo ci saremmo rivisti.

Mi fido di te || Wattys 2017 || ☆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora