Mi rassegnai.
Forse alcuni di voi penseranno che io sia stata stupida a non insistere,ma quando mio padre si convince di qualcosa,è irremovibile.Preparai le valigie e salutai Cody,il mio cane, forse anche l'unico a cui sarei mancata.
Era domenica mattina , e faceva davvero caldo.
Incrociai le dita sperando che in quel "carcere"ci fosse un ventilatore.
Mio padre mi accompagno alla stazione di autobus di San Francisco, la mia città, dopodiché mi salutò distrattamente e andò via.
Davanti a me si fermò un piccolo bus, molto più minuto di uno scuolabus, stranamente turchese, con sopra il logo del campo estivo.
Saluti e mi sedetti all'ultimo posto, sperando che il viaggio non fosse troppo lungo.Purtroppo lo era.
Ma in compenso ebbi il tempo di pensare. E alla fine mi ritrovavo come sempre a pensare a mia madre, e a quanto mi mancasse.
Erano sei mesi che non la vedevo e mi mancava come le girelle alla cannella della nonna.
Quando avevo cinque anni decisi che non avrei mai e poi mai fatto la reporter,a meno che non avessi deciso di non avere dei figli, e io avevo scelto i figli
Perché prima o poi il lavoro se ne va e le uniche cose che ti restano sono i figli.
Venni destata dai miei pensieri dal bus che si fermava.
Non eravamo arrivati però, ci eravamo solo fermati per accogliere qualche povero malcapitato,che aveva avuto la mia stessa sfortuna.
A bordo salirono tre ragazze ,tutte abbastanza carine.
Una delle tre portava un cappello rosso sopra dei capelli biondo scuro , e degli occhi color caramello, tutto normale a parte il fatto che si era appena seduta accanto a me, e io non avevo voglia di seccatura.
-Ciao sono Cintia Graim e tu?
Venni colpita dalla sua spontaneità, mi sorrideva ma quello non era un sorriso finto, era originale e sincero ,
sembrava una di quelle persone che non piangono mai...
-Ehm, io sono Emma Shon...
-Emma...che nome carino...quanti anni hai?
-Quattordici e tu?
-Io quindici ma da poco. Di dove sei?
-San Francisco
-Io New York. Abito vicino all'Empire State Building
-Wow , New York si che è una bella città
-Bhe anche San Francisco, io l'ho visitata un paio d'anni fa, ed è così viva e meravigliosa.
-Grazie...
Parlammo per un po' , finché l'autista non diede un annuncio:
-Scendete , ragazzi, siamo arrivati!~ Spazio autrice~
Spero che il capitolo vi sia piaciuto e commentate per darmi consigli e supporto.
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Il Campo Estivo
Genç KurguEmma non pensava che l'estate potesse andare peggio: la sua migliore amica era partita e suo padre avrebbe lavorato fino ad agosto, e per di più a quattordici anni non aveva ancora avuto un ragazzo. L'unica cosa che sa aiutarla è cantare. Ma basterà...