La rabbia è incontenibile. L'unico problema è che io non sono quel genere di persona che quando riceve una brutta notizia si mette a piangere.
No assolutamente.
Io sono una di quelle persone che in questi casi diventa una bomba ad orologeria, un uragano apocalittico, che distruggerebbe l'Empire State Building in un ottantanovesimo di secondo.
Ovviamente dopo la rabbia arriva la paura, perché se non si tratta di uno stupido gioco di omonimia, io mi sto mettendo in competizione con un vero e proprio deficiente che non mi permetterà di vincere questa gara a cui tengo tanto.
Sono così nervosa che mi rigiro le mani senza sosta e gioco con l'orlo della t-shirt, dopo qualche minuto di tortura alla povera maglietta l'orlo comincia a scucirsi e io decido di fermarmi.
-Allora, ragazzi, le prove cominceranno dopodomani. Io personalmente vi consiglio di parlare con i vostri compagni di gara per organizzarvi sul tema o sulla canzone dell'esibizione. Nel caso che gareggiate nel campo delle canzoni vi consiglio di scegliere un classico come una canzone dei Beatles dei Queen o dei Rolling Stones anche perché gli spartiti e le partiture sono più facili da trovare.- spiegò Fanny.
Penso alle sue sue parole e forse ho già una canzone in mente.
Non so se ho tutta questa voglia di incontrare quell'Ash, ma credo che sarò costretta.
No invece. Se lo scorda che vado a pregarlo di fare le prove.
Se vorrà organizzarsi verrà lui da me....
Uscendo dalla mensa mi dirigo verso la mia stanza per parlare un po' con Cintia e raccontarle le mie paure.
Dopo le attività del pomeriggio decido di fare una passeggiata e di stare un po' con Ethan e parliamo del più e del meno.
Discutendo mi spiega che è capitato in gara con una certa Alexia Foxis e io mi innervosisco leggermente, e anche se sono un po' gelosa cerco di non darlo a vedere.
Dopo questa passeggiata decido di andare a dormire un po' prima di cena ma non arrivo all' entrata della mia capanna che mi paralizzo.
Davanti alla porta c'è un ragazzo con i capelli neri e gli occhi verdi che mi fissa.
E Ash.
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Il Campo Estivo
JugendliteraturEmma non pensava che l'estate potesse andare peggio: la sua migliore amica era partita e suo padre avrebbe lavorato fino ad agosto, e per di più a quattordici anni non aveva ancora avuto un ragazzo. L'unica cosa che sa aiutarla è cantare. Ma basterà...