ULTIMO GIORNO A FOUNTAIN VALLEY.
Mi svegliai all'improvviso, a causa di certi rumori che sentii giù in salotto e inizialmente credetti che dei ladri si fossero intrufolati a casa mia, ma ovviamente mi sbagliai. Guardando la nuova sveglia, che zia Judith mi aveva regalato la settimana scorsa, mi resi conto che erano già le sette di domenica mattina e che presto mi sarei dovuta preparare per uscire.
Avevo promesso a mamma che in quella mattinata avremmo trascorso insieme ancora un po' del tempo che ci era rimasto, prima della mia partenza ufficiale per L' USC, ovvero l' University of Southern California.«Lily svegliati! Dai che dobbiamo finire di portare la tua roba al campus».
Il suo tono acuto mi fece rizzare i peli delle braccia. Detestavo quando si metteva a urlare dal piano di sotto e così decisi di non risponderle. Infondo, cosa volete che siano altri cinque meravigliosi minuti da trascorrere a letto.
E fu allora che la mia adorata mammina aprì la porta della mia stanza.«Tesoro! Dimentichi che oggi mi avevi promesso di passare l'ultima mattinata insieme ? Dai suuu!! Lilianne Rose Parks sei una pigrona incorreggibile».
«Buongiorno anche a te, mammina. Dammi altri cinque minuti e poi sono tutta tua».
«Oh no tesoro, siamo già in ritardo. Sai che verso mezzogiorno abbiamo il pranzo assieme a zia Judith e al suo compagno».
E fu così che, dopo aver aperto le finestre di camera mia, mi buttò giù dal letto, tirando via le coperte. Credetemi, non scherzo affatto nel dirvi che mi aveva letteralmente buttata giù dal letto.
Le lanciai un'occhiataccia mentre cercavo di rialzarmi e riprendere l'equilibrio.«Mamma non potremmo fare qualcosa di alternativo, piuttosto che portare gli ultimi scatoloni al dormitorio? Ehm, voglio dire che potremmo andare magari da Karen a fare colazione e poi magari andare a fare un po' di acquisti per il tuo novo ufficio».
«Non se ne parla, tesoro. E le tue ultime cose quando pensi di portarle al campus?
Ti ricordo che domani iniziano le lezioni e che dopodiché non avrai molto tempo per riordinare la tua nuova stanza».«Per quello non preoccuparti, io e Bonnie ci siamo date appuntamento per questo pomeriggio. Abbiamo pensato di finire tutti i lavori entro stasera in modo tale da non dover impazzire il primo giorno di Università».
«Sicura? Non è una scusa che ti sei inventata all'ultimo, pur di evitare che la tua adorata mammina ti aiuti?»
«Beh in effetti, non voglio che una maniaca dell'ordine metta le mani nella mia cianfrusaglia. Finiresti solo per strapparti i capelli dallo stress».
«Ah ah ah che spiritosa».
E mi tirò una cuscinata in faccia. Già, spesso ci capitava di intavolare una finta discussione per poi finire a prenderci a cuscinate, come due bimbe che litigavano per avere la bambola più bella. Ma la differenza è che io e mia madre non litigavamo per una bambola, semplicemente ci punzecchiavamo a vicenda per poi finire distese a letto a ridere come due forsennate.
«D'accordo, se la metti su questo piano, andremo da Karen per far colazione e poi mi accompagnerai a comprare due cosette per il mio nuovo ufficio».
E si avviò verso la porta, poi d'improvviso si girò.
«Ah cucciola, dimenticavo di dirti che ti voglio bene e che per qualsiasi cosa, anche se saremo lontane l'una dall'altra un paio d'ore, io ci sarò sempre per te».
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Un amore complicato
RomanceQuesta è la storia di Lily Parks, una ragazza segnata da un terribile evento del passato. Lily frequenta il primo anno dell'Università della California assieme alla sua migliore amica Bonnie, ma quello che non sa è che, nonostante i suoi buoni prop...