LA FESTA.In meno di un'ora eravamo già pronte. Che dire lei era semplicemente magnifica. Quell'abitino nero le cadeva a pennello e risaltava tutte le sue forme da modella.
«Cavolo B sei davvero stupenda».
«Se una ruffiana, sappilo. E comunque parli così perché non ti sei ancora vista allo specchio».
«Già a proposito del mio outfit... senti io non me la sento di andare così a quella festa piena di sconosciuti».
Avevo fatto come la mia migliore amica mi aveva consigliato appena un' oretta prima, ovvero avevo indossato quei pantaloncini bordeaux a vita alta di cui aveva parlato e li avevo semplicemente abbinati a una canotta bianca che consideravo la mia ancora di salvezza quando non sapevo che cosa indossare... ma questo lei ovviamente non lo sapeva, anzi credeva fosse la mia canotta preferita. Sopra in aggiunta ci misi il mio recente acquisto, cioè una semplice camicetta a quadrati.
Per quanto riguardava il trucco, optai semplicemente mascara e rossetto nude. Inizialmente pensai di mettere il rossetto rosso che mi ero comprata l'ultima volta che ero andata al centro commerciale ma poi ci ripensai, anche perché di certo il mio obiettivo non era quello di rimorchiare. I capelli invece...beh mi feci semplicemente una coda alta, una cosa semplice e comoda per ogni situazione.«Stai scherzando spero? Sei una stra figa che stasera farà letteralmente strage alla festa».
«Già è proprio di quello che parlavo. Non voglio risaltare troppo all'occhio. Capiamoci, voglio rimanere nell'ombra...»
«O esci come ti ho detto io o esci come ti ho detto io. Vedi un po' te, hai il cinquanta percento di scelta».
«Ahahahahaha la vedo dura sai. Non mi pare di avere molta scelta. Anzi...»
Poi mi si avvicinò e si parò di fronte a me, mentre stava ancora pettinando i suoi splendidi capelli color mogano.
«Dai non fare la difficile, ti prometto che ti divertirai. E poi lo sai anche te che hai bisogno di spassartela un po' ».
Già in effetti era da un po' che non frequentavo feste, mi sentivo come una nonnina che preferiva passare le sue serata di fronte a uno schermo a guardare serie TV a gogo. E beh, in effetti era il mio hobby preferito. Ad ogni modo, un po' di svago non avrebbe fatto male a nessuno, tantomeno che a me.
«Touchè! Promettimi solo che torneremo entro mezzanotte».
«Che scherzi? Sono già le 10, arriveremo là per le 10.30 e teoricamente dovremmo stare là per circa un oretta prima di ripartire verso il dormitorio. Facciamo fino L' una spaccate ?»
«Mmm... okey, però promettimi almeno che non mi abbandonerai mai e poi mai per nessunissimo motivo. Nemmeno per Jason! ».
Mentre le dissi ciò mi diressi verso il mio letto per prendere la mia borsa e mi parve quasi di averla sentita sussurrare:
«Su questo troveremo un compromesso, stanne certa», ma non ne fui del tutto sicura, dunque tacqui.
Decidemmo di fare il tragitto a piedi, dato che probabilmente sarebbe stato un dramma ritrovare quel benedetto parcheggio che avevamo trovato arrivando.
Che dire, la brezza serale era semplicemente unica. Sentii il vento innalzare i miei capelli per poi farmeli sfiorare sulle guance. Era una sensazione che apprezzavo molto.
Tutto d'un tratto la quiete serale fu interrotta da una domanda di Bonnie.«Ti ricorderai la strada del ritorno, vero?»
«Ehm, direi di sì, perché?»
«Ottimo! Era una domanda di precauzione, per sapere se il navigatore che è installato in te funziona ancora. Sai ti dovrei chiamare Lilynator».
STAI LEGGENDO
Un amore complicato
RomanceQuesta è la storia di Lily Parks, una ragazza segnata da un terribile evento del passato. Lily frequenta il primo anno dell'Università della California assieme alla sua migliore amica Bonnie, ma quello che non sa è che, nonostante i suoi buoni prop...