Lauren e Camila si trovavano nella palestra del Distretto quel mercoledì mattina. Le due si stavano tenendo in forma correndo sul tapis-roulant ad una velocità controllata. "Ho portato Bolt a lavoro... ha i primi controlli per decidere se può o meno far parte della squadra di Polizia," raccontò Camila, tra una corsa e l'altra. Improvvisamente il suo telefono squillò e la ragazza, tenendo gli auricolari alle orecchie, rispose velocemente. "Cabello,"
"Ciao sono Matthew," rispose la voce dall'altra parte.
Matthew Robbs era il proprietario di un bar vicino al Distretto. Spesso gli Agenti andavano lì per festeggiare la chiusura di qualche caso, o semplicemente perché si mangiava e beveva davvero bene. Era da qualche tempo che la Detective non metteva piede in quel locale. "Ciao...Matthew che succede?"
"Tua madre non risponde e ormai manca poco, sarà in chiesa?" chiese lui.
"Mia...madre?" la Detective fermò la corsa e cercò di riprendere fiato. "Manca poco a cosa?" sentì gli occhi della sua partner puntati su di lei e si limitò a stringere le spalle in risposta.
"Per la festa a sorpresa,"
Il suo compleanno era parecchio lontano e in quel momento Camila non aveva idea del perché organizzare una cosa del genere. "Festa a sorpresa per chi? Non ne so niente..."
Improvvisamente la voce dell'uomo divenne più schiva e imbarazzata. "Oh...credevo lo sapessi.... scusa se ti ho disturbata ciao," esclamò chiudendo la telefonata poco dopo.
L'espressione della Detective divenne confusa e per niente felice. Sua madre non doveva combinare proprio nulla di buono. Ruotò gli occhi e fermò il tapis-roulant della sua partner. "Mia madre sta organizzando una festa a sorpresa," mormorò.
Lauren si sistemò un asciugamano intorno al collo e ascoltò le parole della sua collega con attenzione. "Mh, sai per chi?"
"No! Cioè... forse sì, ma spero davvero che non sia per chi dico io!" disse e scosse la testa. Con velocità si sistemò il laccio della scarpa, per poi afferrare la borraccia e dirigersi verso la porta.
"Dove vai?" le urlò dietro Lauren.
"A controllare che cosa sta architettando senza di me!" le rispose Camila, nel mentre che usciva.
Tremendamente curiosa e non potendo sopportare che la sua partner scoprisse qualcosa senza di lei, Lauren afferrò la giacca e la seguì fuori. "Aspettami!"
Le due si precipitarono nel bar di Matthew. La Detective voleva solo dare un'occhiata, ma Lauren sapeva benissimo che cosa aveva in mente. Alla vista di Camila, Matthew si agitò e si avvicinò per scusarsi.
"Ciao. Ehm... scusa Camila non volevo rovinarti la sorpresa," mormorò Matthew, ma la ragazza non lo ascoltò. Si diresse direttamente all'interno del locale dove vide sua madre, intenta ad aprire alcuni scatoloni.
"Già, sorpresa... " ironizzò Camila, agitando di poco le braccia vicino al viso. "Che fai qui?" chiese rivolta a sua madre.
Sinuhe Estrabao era sempre stata lontana dalla vita della figlia. Contrariata dalla sua scelta di entrare in Polizia, Sinuhe aveva deciso di lasciarla vivere e di esserci in caso di bisogno. Le due parlavano poco, si scrivevano poco, ma probabilmente si mancavano tanto. Camila parlava spesso di sua madre come una donna perfetta e questo non la faceva sentire mai alla sua altezza. Nonostante i non buoni rapporti, cercavano entrambe di essere partecipi l'una nella vita dell'altra.
"Ma nulla... una festa a sorpresa, ti avrei avvisata più tardi," le rispose la donna, che nel frattempo aveva lasciato perdere gli scatoloni e sfoderava un sorriso largo e imbarazzato, come quello di qualcuno che era appena stato colto in fragrante. "Lauren, cara, ciao!" esclamò poco dopo, accorgendosi che sua figlia non era sola.
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Lightning
FanfictionNuovi casi per il 14° Distretto di Miami. Il passato si intrufola come un gatto randagio nel presente, lasciando delle impronte di ricordi sparpagliate nelle vite di Camila e Lauren. Ma ogni singolo componente della squadra di Polizia dovrà fare i c...