La parteza

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America - New York - Stati Uniti

Ore 02:00 A.M.

<<Scherziamo!?>> disse la ragazza sorpresa

Mise il telefono a caricare

<<Non posso crederci ora mi tocca partire in fretta e furia!>>

Posó la spesa sul tavolo e corse in camera a preparare le valige con il necessario

<<Odio mia madre quando decide tutto lei!>>

Dopo che aveva finito di preparare la valigia, si precipitó nel bagno dove fece una doccia veloce per poi vestirsi con una maglietta a mqniche corte nera con un teschio minaccio bianco al centro, dei jeans neri con delle catene legate alla cintura di cuoi nero, anfibi borchiatti ai lati sempre neri.

Ricontrolò più di una volta per vedere se aveva tutto.

Dopo l'enesimo controllo, si ifilo una felpa nera a maniche lunghe con cappuccio, prese la borsa dove ci mise il telefono, il carica batterie, le chiavi di casa, il portafoglio e le cuffie. Prese la valigia e la borsa per poi uscire dall'appartamento chiudendolo, entrò nell'ascensore andando dall'ultimo piano al piano terra.

Si guardò intorno come se cercasse qualcuno, infatti fermò il suo sguardo su un senzatetto che dormiva, gli lascio la spesa sotto una coperta accanto a lui per poi allontanarsi.

Chiamò un suo amico.

"Pronto?"

"Ciao Jack, ho un favore da chiederti"

"Quale?"

"Potresti darmi un passaggio fino a Washington?"

"Fino a Washington!? Perché?"

"Devo prendere un aereo"

"Uff...va bene ma paghi tu la benzina!"

"Ovvio. Ti aspetto!"

Chiuse la chiamata con il suo amico Jack. Lui era un barrista che lavorara vicino alla stazione, era più grande di qualche anno. Si erano conosciuti dopo una settimana che la ragazza si trasferí a New York. Era diventato il suo migliore amico.

Dopo qualche minuto Jack arrivò su una Opel Corsa Royal Blue.

<<su sali>> disse Jack

Lei mise la valigia sul sedile posteriore per poi salire davanti.

<<Non potevi chiamare un taxi?>> domandò lui
<<sei tu il mio taxi persone>> rispose lei ridacchiando
<<divertente>>
<<lo so>>

Mentre Jack guidava loro iniziaronò a parlare.

<<mi spieghi che cazzo ci devi anda a fa in Corea?>>
<<è io che ne so! Mi madre vuole che torni in Corea>>
<<ma perché?>>
<<ha deciso cosi, è poi non gli vedo da due anni, almeno cosi mi faccio anche una vacanza>>
<<è con il nuovo libro?>>
<<per ora ho il blocco del scrittore>>
<<almeno lo hai iniziato?>>
<<si>>
<<questo è l'importante>>
<<hai ragione>>
<<grazie, io ho sempre ragione>>
<<come no, nei tuoi sogni>>

Entrambi scoppiaronò a ridere, per poi continuare a parlare del più e del meno.

Il viaggio durò circa 5 ore prima di arrivare all'arrivare a Washington e altre 3 ore fino all'aereoporto Internazionale di Washington.

<<Grazie per il passaggio Jack>>
<<di nulla, è a questo che servono gli amici>>
<tieni questi usali per la benzina di ritorno>>
<<grazie>>
<<ci sentiamo tramite Skype>>
<<certo che si, fai un buonviaggio>>

Diede un bacio sulla guancia di Jack prima di scendere, prese la valigia salutando Jack per poi entrare nell'aereoporto.

Guardò l'orologio erano le 11:00 A.M.

Doveva aspettare altre 13 ore. Cosa poteva fare in quelle 13 ore di attesa? Ovviamente fare un giro per poi avviarsi all'area checking.

Iniziò a fare il giro dell'aereoporto, entrando nei vari negozi, comprando qualcosa da mangiare o da bere, e qualche suvenir per i suoi genitori.

Erano passate 2 ore o 3 dal suo giro ed erano le 14, mancavano ancora 10 ore. Decise di andare a fare il checking. Entrò nella sala d'attesa dove si mise seduta con la valigia accanto a se.

Si guardò attorno e davanti a se vide una ragazza sui 15-16 anni vestita con una maglietta bianca, gonna con la stampa a fiori azzurri e viola, calze color pelle e stivaletti neri, aveva i capelli castani leggermente mossi legati in una coda alta, seduta con le cuffie. Guardandola sembrava una ragazza calma e tranquilla ma sentendo la musica che proveniva dalle cuffie dell ragazza, riconosce il testo della canzone "In The End" dei Linkin Park, ma la cosa che la colpì di più era il libro che teneva in mano. Infatti stava leggendo "Sangue Misto". La ragazza sorrise contenta.

Dopo un po' decise di distogliere lo sguardo per puntarlo sull'orologio del telefono. Non nè poteva più dell'attesa cosi decise di continuare a leggere "Shadowshaper Ombre" un romanzo di Daniel José Older.

Mentre continuava a leggere le ore passaronò in fretta e si fecerò le 23:30.

"Il volo Washington D.C. - Seul, Corea del Sud inizia l'imbarco"

Quel avviso la fece smettere di leggere, rimettendo il libro nella valigia.

<<Finalmente>>

Prese la valigia e si avvio verso la zona dell'imbarco.

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