Pov's Eliza
Uscimmo
Finalmente uscimmo
Nel nostro quartiere c'era una di quelle stupide feste di natale, lei era li con la nonna e io decisi di andare li con mia madre.
Ci mettemmo d'accordo e ci vedemmo.
Cazzo quanto era bella, davvero, un Angelo in confronto a lei era nulla, con i suoi bei capelli lunghi e castani e il suo cappello venne verso di me e il mio cuore stava per cedere a cotanta bellezza, era la fine del mondo, quella ragazza mi fece cose che nessuno immaginavo potesse farmi.
Mi fece divertire tantissimo, parlavamo di cazzate e ridevamo per tutto, soprattutto una specie di tic temporaneo che lei faceva col piede, non so ancora oggi se era l'ansia o come sostiene lei il dolore che le provocava la scarpa, opto più per la seconda, infondo eravamo amiche e non provava assolutamente nulla per me; che senso avrebbe avuto essere presa dall'ansia?
Non ricordo bene cosa prese da mangiare, una crepes o un panino, ricordo solo che ogni volta che si sporcava la bocca volevo solo tuffarmi sulle sue bellissime labbra e pulirla con la mia bocca, con le mie labbra e con la mia saliva, e non volevo solo pulirla..volevo baciarla, non ce la facevo più, dovevo farlo; ma non lo feci.
Avevo una specie di felpa di plaid con la quale avrei voluto scaldarla, e da poco sono venuta a sapere che anche lei voleva scaldarsi abbracciandosi a me, dato il freddo di metà dicembre; sto ancora rimpiangendo di non averla fatta mettere tra le mie braccia.
Arrivammo davanti ad un muro e lei mi mostrò felice la scritta che fece per Jane, subito mi venne voglia di piangere e di dirle tutto, mi sentì davvero male quando lessi cosa c'era scritto: "non voglio lui, voglio lei", feci finta di niente ma nemmeno Dio sa quanto piansi quella sera, avrebbe mai fatto una scritta per me? Me la sarei mai meritata? No, non ne ero all'altezza; ero una fottuta migliore amica del cazzo.
Il tempo passò e io ricevetti una chiamata da mia madre la quale diceva di dover andare via, la lasciai con le sue amiche ed era l'ultima cosa che volevo fare, lei era mia, mia, mia e solo mia; mi obbligai a smettere di sognare, non era mia, era di tutti meno che mia e non potevo che accettarlo per poi piangere di notte e tentare cazzate varie.
La amavo, e non lo capiva, la amavo da morire...
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Larry?Larry!
RomanceNON È UNA STORIA LARRY, non illudetevi. È la bellissima storia tra due ragazze comuni di una comune scuola media di un comunissimo quartiere di Roma, Eliza e Sophia, completamente diverse ma con una ship che adoravano entrambe, i Larry.