Parte I: Capitolo 9

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Attorno il monastero sorgeva un muro contenitivo, una sorta di piccola difesa. Mai era stata utilizzata eppure in quel momento era a dir poco satura di guerriere. Dall'alto dei suoi due metri d'altezza -escluso il parapetto antiproiettile, alto un altro metro e venti- le Sorelle dell'Ordine del Sudario d'Argento puntavano le loro armi contro i campi e controllavano continuamente auspex e altri sensori. Coralie era fra di loro. Si sforzava di cercare con i suoi occhi la presenza del nemico in quella tenebra, ma non era facile ad occhio nudo. Non le era concesso indossare l'elmetto Sabbath, esattamente come per i simboli sacri e pertanto avrebbe dovuto fare affidamento sui riflettori e sulle altre fonti di luce.

-Nemico avvistato! 26 gradi Ovest, 7 kilometri!- urlò improvvisamente una delle Sorelle.

Era nella direzione sorvegliata da Coralie, così provò a sgranare gli occhi. Effettivamente, anche se con grande difficoltà, riusciva a vedere un gran polverone all'orizzonte che si faceva rapidamente più grande. Dietro di lei sentì il rumore di cingoli smuoversi ed il Laud-Hailer che dava inizio ai suoi canti sacri: l'unico Exorcist del convento si stava schierando, pronto a scagliare i suoi missili benedetti contro quelle creature non umane.

-In portata fra 5...4...- contava una delle Sorelle, controllando lo schermo di un auspex -3... 2... 1... FUOCO!

L'operatrice dell'Exorcist schiacciò con forza i tasti dell'organo e dalle sue canne fuoriuscì una salva di missili che si levò alta in cielo, per poi curvare e dirigersi a gran velocità contro i mezzi degli xeno. Esplosero con fragore, ma colpire quei veicoli così agili era complesso. Uno dei mezzi, uno di quelli più piccoli, si vide un missile schiantarsi davanti a se. Si cappottò a causa dello scoppio, rotolò sul terreno e poi esplose in una spettacolare palla di fuoco. Un po' per i missili, un po' per il mezzo abbattuto, il campo si tramutò velocemente in un rogo, che illuminò le sagome dei mezzi. Coralie fu in grado di riconoscerne cinque simili a vascelli acquatici e mezza dozzina più piccoli, ai quali dovette aggiungere alcuni xeno che viaggiavano attorno ad essi su delle tavolette fluttuanti.

-Preparare la seconda salva!- urlò l'operatrice dell'auspex -Mirare ai mezzi più grandi!

Accanto all'Exorcist Sorella Euphemia aveva fatto accesso allo spirito macchina del carro,nel tentativo di velocizzare la ricarica del lanciamissili. La novizia si rese conto che la tecnopretessa non era mai stata così presa nel suo lavoro: di solito era lenta e svogliata, impiegava sempre il massimo tempo disponibile per completare le sue mansioni. Adesso, invece, era rapidissima, i suoi mecadendriti raggiungevano celeri quadranti e tastierini immettendo informazioni con una rapidità inumana. Del resto in una battaglia non c'è tempo per la pigrizia o per la lentezza. Finalmente il servitore integrato col lanciamissili completò le sue operazioni.

-Fate piovere la furia dell'Imperatore su quegli xeno!

La seconda salva partì avvolta dalla musica dell'organo. I veicoli degli Eldar Oscuri si erano però preparati a questo secondo attacco e allargarono le loro fila in un istante. Ciò nonostante era una mossa prevista. I missili cadderodi fronte ad uno dei mezzi più grossi descrivendo con i punti d'impatto una linea orizzontale: non gli fu data possibilità di schivata. Due di quei proiettili si conficcarono nello scafo, penetrando all'interno, per poi esplodere spezzandolo a metà. Le fiamme rapidamente incendiarono le coltivazioni attorno, immolando anche quegli Eldar che erano riusciti a saltare giù. Questo però non fermò gli xeno, la cui armata avanzava veloce, incurante dei caduti. I vascelli sopravvissuti si disposero a cono e ben presto le Sorelle si accorsero che non erano tutti trasporti: uno di essi era equipaggiato con una grossa arma pesante nella prua. Un lampo partì da essa e un'ondata elettromagnetica si propagò in un istante fino a raggiungere la muraglia, che esplose facendo volare via numerose guerriere. Coralie rimase a bocca aperta nel vedere le sue consorelle morire con tale facilità. Tuttavia una voce la ridestò subito.

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