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Liam era seduto sul marciapiede con la testa fra le mani, quando il rumore di un macchina che accostava vicino lui lo fece alzare. Vedere la faccia del suo migliore amico al volante lo fece sentire meglio,così si avvicinò alla macchina e aspettò che Mason aprisse il finestrino per dirgli
<<Non avevi detto dieci minuti?>>
Mason si allungò verso di lui per aprirgli la portiera e incitarlo ad entrare in macchina.
<<Oh,andiamo,non sapevo che scusa inventare, così ho dovuto pensarci per un bel po'. Avanti,sali. Devi spiegarmi tutto.>>
Liam salì in macchina sbuffando,scocciato al pensiero di dover raccontare l'accaduto al suo migliore amico, perché così facendo avrebbe dato automaticamente troppo importanza ad una stupidaggine.
<<Allora? Cosa è successo?>> chiese Mason visibilmente impaziente di sapere.
<<Niente di preoccupante. Sono andato in panico di nuovo. Stavo parlando con Scott, poi lui ha riso e io ho cominciato a pensare a quanto fosse bello. Poi lui ha fatto una faccia strana, come se se ne fosse accorto. Così sono andato in panico e gli ho detto che dovevo fare una cosa e che un mio amico mi sarebbe venuto a prendere. Non so nemmeno io perché ho reagito così. So solo che per un secondo ho pensato che se ne fosse accorto e il solo pensiero di non poter averlo più vicino mi ha devastato. Non so che cazzo fare,amico. So solo che non lo voglio perdere.>> concluse Liam, dicendo l'ultima frase quasi sussurrando.
Mason lo scrutò, quasi come se stesse cercando qualcosa nella sua faccia, mentre Liam continuava a tenere lo sguardo basso sulle sue mani, giocando con le dita. Quando si accorse che Mason non aveva ancora detto nulla, lo guardò.
<<Cazzo, amico, sei davvero cotto di quel ragazzo.>> rispose infine.
<<Oh,beh,grazie. Questo mi sarà davvero utile. Grazie, Mason,davvero.>>disse Liam ironico.
Mason rise per poi farsi serio subito dopo.
<<Okay,scusa. Però sul serio amico, non pensavo così tanto. Comunque, credo che tu debba smetterla di farti così tanti problemi. Non puoi sapere cosa prova lui per te. Sta con Kira,certo, ma anche tu sei stato con ragazze prima d'ora. Quindi, smettila di agitarti. Sei innamorato,amico, ed è bellissimo. Non aver paura di guardarlo negli occhi un po' più del dovuto, o di sorridergli senza una ragione. Fallo e basta. Non puoi sapere cosa accadrà. Quindi sii te stesso, e vedrai che andrà tutto bene. Anzi, io sono quasi sicuro che tra voi ci sia già qualcosa. È solo che non riuscite a capire neanche voi cosa sia. Può sembrare amicizia, ma io la chiamo chimica.>>
Liam lo guardò con un sorriso timido, che fece continuare Mason
<<Ora raggiungiamo il branco, cerca di fare qualcosa di carino, come un sorriso, o cerca un contatto, e poi vedi come reagisce. Okay?>>
Dopo un attimo di esitazione,Liam rispose
<<D'accordo,andiamo.>>


Arrivati a casa di Scott, Liam si sentiva molto più leggero dopo quello che gli aveva detto Mason, così quando entrò in casa e vide Scott seduto sul tavolo rivolto verso i suoi amici che invece erano sul divano, seppe subito cosa fare. Appena i due varcarono la soglia della porta, Scott si girò verso di loro, e incontrò immediatamente lo sguardo di Liam, che gli sorrise e si avvicinò, per poi sedersi sul tavolo accanto a lui. Scott ricambiò il sorriso, e aspettò che anche Mason si sedesse, così da poter raccontare a tutti quello che avevano visto.

<<Allora, che ci siamo persi?>> chiese Mason rivolto verso Scott.

<<Sfortunatamente niente, perchè Scott ha voluto aspettarvi. E diavolo, amico, ce ne avete messo di tempo.>> rispose Stiles girandosi verso Mason.

<<Ehi, non è colpa mia. Il posto era lontano.>> rispose lui alzando le mani in segno di difesa.

<<Si certo, come no.>> continuò Stiles ridendo.

E mentre i due continuavano a lanciarsi frecciatine ironiche e a discutere su quale delle loro macchine fosse la migliore,Scott strisciò verso Liam per essergli più vicino.
<<Mason ci ha detto che quel tuo amico ti ha dato buca. Potevi chiamare me, sarei toranto indietro.>> disse a bassa voce.

Liam sentì lo stomaco aggrovigliarsi, ma la cosa non lo preoccupò minimamente, perchè aveva deciso di fregarsene, proprio come aveva detto Mason.

<<Oh, non fa niente, grazie lo stesso.>> rispose lui.

I due si sorrisero, per poi rimanere con un mezzo sorriso sulle labbra, e continuarono a guardarsi finchè  dei colpi di tosse (che appartenevano a Stiles) li fecero tornare alla realtà.

Scott tossì a sua volta, per mascherare l'imbarazzo, e si voltò verso gli amici. Ma prima di iniziare a parlare,si schiarì la voce.
<<Allora, senza troppi giri di parole vi dico già che avevate ragione, almeno Stiles e Liam. Non so se Theo ci abbia mentito su tutto o solo riguardo la casa e la sua famiglia. Sappiamo però che, anche se ci vive, quella casa non è sua. Nella camera da letto c'era persino una culla. Non oso immaginare dove siano i veri proprietari, ma dobbiamo aiutarli. E dobbiamo scoprire che cosa vuole veramente Theo.>>
<<Ehi,aspetta. Scott, non possiamo occuparci di tutti i problemi in una volta. Sarà impossibile trovare quelle persone, almeno che non te lo dica Theo, il che è abbastanza improbabile. Quindi, direi di concentrarci su Theo e su cosa vuole veramente. Il resto verrà dopo.>> disse Stiles raddrizzandosi sul divano.
<<No, Stiles, Scott ha ragione. Quelle persone potrebbero essere in pericolo. Magari sono solo via per un po' di tempo, e quindi era stato tutto calcolato da Theo. Ma se non fosse così? Non possiamo far finta di nulla. E poi siamo in tanti, ci divideremo i compiti.>> rispose Liam.
Scott lo guardò concentrandosi sulle sue parole, e per un attimo gli sembrò di essersi imbambolato a guardare i suoi occhi. Erano chiari, di un celeste che sembrava quasi bianco. Non ci aveva mai fatto caso. Come non aveva mai fatto caso ai suoi movimenti. Quando parlava sembrava quasi timido. Non lo era, ma quando parlava sembrava sempre abbassare la voce e farsi più piccolo. Non sapeva neanche perché, ma trovò questi suoi movimenti quasi... teneri. Non si accorse nemmeno di star sorridendo, quando Liam finì di parlare. Scott si voltò verso i suoi amici sperando che nessuno avesse notato quel suo sorriso che neanche lui sarebbe riuscito a decifrare. Ma non si accorse che due delle persone presenti in quella stanza ci avevano fatto caso eccome.
Mason.
E per sua sfortuna, Kira.
[...]
Finita la riunione, il branco andò via da casa di Scott, tranne Kira,che disse di voler rimanere un po' sola con lui.
Mason si avviò verso la sua macchina insieme a Liam senza aprir bocca, ma appena si due furono entrati nell'auto urlò come una ragazzina di 12 anni impazzita.
<<PORCA PUTTANA AMICO!!!>>
Liam saltò sul sedile per lo spavento e mettendosi una mano sul cuore disse<<Cosa cazzo urli, Cristo santo. Mi hai fatto prendere un colpo.>>
Mason continuava a guardarlo con la bocca aperta, come se non avesse sentito nulla di ciò che Liam aveva detto. Sembrava perso nella sua mente.
<<È cotto anche lui.>> disse solo, quasi sottovoce guardandolo con una faccia mista tra lo shock e la felicità.
<<Mason, torna tra di noi. Di chi stai parlando?>> gli chiese allora Liam.
<<Amico, sto parlando del tuo fottutissimo Scott McCall, cazzo! È cotto anche lui. E sai di chi? Ovvio che lo sai. Ma di te piccolo cazzone!!>> disse dandogli una pacca sulla spalla (quasi un cazzotto).
Vedendo lo sguardo confuso di Liam cominciò a spiegare ciò che aveva visto.
<<Mentre stavi parlando era strano. Ti osservava. E non normalmente. Insomma ti stava proprio fissando. Ti guardava gli occhi. E poi la bocca. Non sembrava stesse ascoltando, sembrava perso nei suoi pensieri e nella tua faccia. Poi è successa una cosa che per poco non mi ha fatto urlare, ti giuro. Sei pronto? Okay. Ha sorriso. Detto così non sembra niente di che, ma cavolo amico,dovevi vederlo. Ha fatto un piccolo sorriso, e non gliel'ho mai visto fare guardando Kira. Sembrava uno di quei momenti che vedi solo nei film. Sembrava innamorato, ti giuro. Se non vi conoscessi, lo avrei preso per il tuo ragazzo. TI GIURO.>> concluse Mason, marcando l'ultimo dei tanti "ti giuro".
Liam sorrise solo al pensiero di Scott che lo stava guardando, e si maledì per non essersi girato prima verso di lui, così da poter vedere quel sorriso. Nonostante tutto però si ricordò mentalmente di non illudersi troppo. Non voleva stare male. <<Sei esagerato. Era solo un sorriso. Non facciamoci troppi film mentali per una cosa così piccola.>> disse allora, convincendo anche se stesso.
<<Oh amico, mi dispiace, ma io i film mentali dopo questo me li faccio eccome. E chiamami se vuoi che te li racconti.>> rispose Mason parcheggiando la macchina nel vialetto della casa di Liam, il quale ridendo alzò gli occhi al cielo.
<<Che fai, scendi anche tu?>> chiese allora al suo migliore amico.
<<Ovvio. Questa cosa mi ha elettrizzato troppo, non voglio stare solo. Dobbiamo parlare delle tue prossime mosse. Sei ad un punto cruciale, e hai bisogno di me. Quindi muovi il culo.>> rispose Mason scendendo dalla macchina e correndo verso la porta di casa.
Liam lo guardò, ancora seduto in macchina, pensando a quanto fosse psicopatico il suo migliore amico, e a quanto però fosse fortunato ad averlo.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 31, 2017 ⏰

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