Capitolo 1

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Mi scuso per gli errori ortografici che potreste trovare, man mano li correggerò. Detto questo, BUONA LETTURA.
"La tua prima lezione è nell'aula 15." mi comunica la segretaria.
"Buona fortuna, ci vediamo dopo." mi dice mio fratello
"Ciao, a dopo." saluto.
Arrivo davanti alla classe e busso, apro solo dopo un "avanti" del professore.
Entro e vedo tanti, troppi, occhi puntati su di me.
"Buongiorno" saluto
"Buongiorno. Tu devi essere John, giusto?" chiede il professore.
"Si, sono io"
Ora mi dirà di presentarmi e bla bla bla. Sapete come sono i nuovi arrivi, no? Tutti che ti guardano e le presentazioni. Uff, me tocca.
"Bene, presentati." Ecco, stavamo dicendo?
"Ciao, mi chiamo John Anderson, ho 17 anni e vengo da Chicago." guardo a uno a uno i miei nuovi compagni finché degli occhi verdi si incastrano ai miei azzurri. Mi riprendo solo quando il professore mi dice di andarmi a sedere vicino ad un certo Davon.
La campanella indica la fine della lezione di biologia e tutti ci precipitiamo alla mensa.
Mi siedo con Davon e il suo gruppo che, a quanto pare, è il gruppo dei popolari. Già a Chicago ero nel ghetto dei popolari, quindi non è nulla di nuovo.
"Ragazzi, lui è John, il mio nuovo compagno di banco a bio." mi presenta Davon.
"Conoscendoti non starai a lungo vicino a qualcuno, Davon." ridono i suoi amici.
"Io sono Daniel" si presenta uno
"Io Jason"
"Ed io Harry, benvenuto"
Sorrido e mi siedo a mangiare.

Certo che quella ragazza era proprio carina, eh?

Oh quasi dimenticavo, vi presento la mia coscienza. Lei è la cosa più insopportabile mai esistita che ti fa venire i sensi di colpa anche quando saluti semplicemente una persona.

Si vabbè adesso non fare il tragico.

Sto dicendo la verità e comunque sì, era molto bella quella ragazza.

Prova a scoprire come si chiama.

Seee è come faccio?

Sei in classe con lei genio!

Accidenti è vero!

Una volta che mi dai ragione!!

Non ti ci abituare.

"John mi stai minimamente ascoltando?" chiede Daniel risvegliandomi dai miei pensieri.
"Scusa ero sopprapensiero." mi scuso imbarazzato
"Dicevo, da dove vieni?"
"Chicago"
"Wow, e da quanto tempo sei qui?"
"Due giorni"
"E..." sta per farmi un'altra domanda ma Davon lo interrompe
"Ma che gli stai facendo il terzo grado?" dice sghignazzando
"Eddai è solo per conoscerci un po'"
si giustifica lui
Il suono della campanella interrompe il nostro discorso.
"Che lezione hai ora?" mi chiede Davon
"Uhm, educazione fisica. Tu?"
"Letteratura" dice alzando gli occhi al cielo facendomi sorridere.

Chissà che materia ha ora quella bella ragazza?

Ma smettila vah.

Tanto lo so che lo vorresti sapere

Zitta, stai solamente zitta!

Uuuh stiamo diventando scorbutici?

Muta ti ho detto!

Ok ok calmati.

Se te ne vai e non ritorni mi calmo.

Va bene, vado, ma tornerò

Si, si, ma intanto vai. Ciao.

~Ciaoo, allora vi presento la mia prima storia DAL GIORNO IN CUI ERI NIENTE AD OGGI CHE SEI TUTTO. Come vi sembra la storia per ora? Che ne pensate di questo John? E come si chiamerà la ragazza dagli occhi verdi? Fatemi sapere con un bel commento e leggete il prossimo capitolo per vedere come va avanti la storia.
Un beso
Ale~

Fammi scordare chi ero Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora