Una notte insieme

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Pov Daniele
'Ti amo'. Le parole che non riuscivo a levarmi dalla testa. Andreea ha detto che mi ama,perché non accetta che anche io amo lei? Pensa ancora che io ami Paola,ma quella ragazza non la voglio più vedere. Sono rimasto da solo nel bagno,con le braccia ferme,le braccia che qualche secondo fa circondavano i fianchi di lei,che scappò senza spiegazioni. Mi sentivo stupido così abbassai le braccia e uscii dal bagno;fuori c'era un sole tremendo,faceva caldo,troppo caldo e già io,per conto mio,sentivo caldo. Perché? Perché poco fa ho avuto un contatto con la ragazza che amo,mi fa questo effetto. In sua presenza ero strano,mi agitavo e sentivo caldo,avevo paura di sbagliare qualcosa. Ora dovevo andare a sistemare l'attrezzatura ma era l'ultima cosa che volevo fare in quel momento,io volevo trovarla e parlarle,dovevo capirla,aggiustare le cose,ma non potevo. Mi aveva detto di stare tranquillo e di far finta di nulla altrimenti ci si sarebbe messo in mezzo Stash e lei non voleva,quindi appena arrivai feci un bel sorriso a tutti come se fosse tutto sistemato,anche se non lo era.
S= "Allora?"
D= "Stash calmati,abbiamo chiarito."
S= "Sì,ma tutto ciò non era necessario se fossi stato più attento."
Dovevo restare calmo,dovevo dargli ragione per forza per non finire male dato che alla fine avevamo un concerto.
D= "Lei ha capito tutto,sta benissimo."
S= "Meglio per te amico,altrimenti ti avrei spaccato la faccia." dice abbracciandomi.
Io davvero non lo capisco,prima era così aggressivo che avrebbe potuto ammazzarmi subito e ora mi abbraccia. Certo che è strano. L'unica cosa che faccio in quel momento è sorridere e ricambiare l'abbraccio.
Comincio a sistemare le mie cose e a un tratto si avvicina Alex con dei disegni in mano e una..lettera?
A= "Sono per te." dice sorridendo.
D= "Per..me?"
Mi consegna tutto e prima di andare via mi dice un'ultima cosa.
A= "Stai tranquillo,lei sta bene e ha detto che anche tu devi stare bene quindi non agitarti e stai calmo." sorride e se ne va.
Guardo i disegni che sono davvero belli,wow,belli è dir poco,erano meravigliosi! Mi chiedevo di chi fossero e appena vidi che erano di Andreea mi spuntò un sorriso a 32 denti. Se i disegni erano suoi,vuol dire che anche la lettera è sua? Decisi di aprirla subito e leggere. Wow,non sapevo avesse tante lettere da darmi e si era aperta tantissimo a me. Mi scesero delle lacrime nel leggere quel meraviglioso testo. Lei voleva una mia risposta,ovviamente non aveva immaginato andassero così le cose,ma le avrei risposto,in un modo tutto personale,ma le avrei risposto. Uscii per il sound-check e la vidi. I suoi occhi erano la prigione e io ero il prigioniero. Lei sorrise ed io ricambiai e durante tutte le prove la guardai e lei lo stesso e così anche la sera. Era così bella e felice,o almeno sembrava felice,perché sapevo che non lo era del tutto. Cantava a squarciagola,a momenti pensavo rimanesse senza voce ma era così bello vedere le sue labbra muoversi,le sue carnose e rosee labbra. L'ultima canzone era 'Me minus You' e Andreea la cantava,mi guardava e piangeva. Penso sia per quello che è successo oggi ma anche la canzone ti induceva a piangere,anche a me scese qualche lacrima ma non lo feci notare. Salutammo calorosamente Roma e noi,ci guardammo per l'ultima volta negli occhi,l'ultima per quella sera. Domani sarei andato a trovarla,l'avrei aspettata fuori il suo negozio,avrei preparato le valigie questa sera per avere tutto il giorno libero.
Pov Andreea
Apro gli occhi mentre dalla finestra filtra una luce cupa,vorrei continuare a dormire ma comincia a suonare la sveglia e devo alzarmi.
Vado in cucina dove c'è Hannah che sta facendo colazione.
H= "Buongiorno."
A= "Tanto buongiorno non è." dico ridacchiando.
H= "Giusto hahaha,comunque la tua colazione è lì."
A= "Pancakes? Cosa ti è preso? Hai la febbre?"
H= "No no,era per darci forza e per fare qualcosa per te dato che ieri mi sono divertita un sacco e Alex mi ha notata grazie a te."
A= "Ohhh grazie mille!"
Mangio la mia colazione e vado a farmi la doccia per poi vestirmi decidendo di indossare,dato che pioveva e faceva freddo,una maglia nera a manica corta con una giacca di jeans sopra,dei jeans del 'classico' colore e le superstar nere.
Aspetto che Hannah finisse di sistemarsi il trucco e andiamo;io quel giorno non mi ero truccata perché odiavo quando la pioggia ti rovinava il trucco,quel poco che io mettevo raramente anche se ne avevo bisogno perché si vedevano le occhiaie.
Quella mattina l'aria era così pulita,sapeva di pioggia,la cosa che amo di più.
I clienti entravano ed uscivano con una velocità mai vista: avevamo incassato più quella mattina che nelle ultime settimane.
Hannah va a comprare il pranzo e mangiamo nel negozio per sistemare e pulire un pò il pavimento. Il pomeriggio avrei lavorato solo io perché Hannah aveva un impegno,così verso le 15:30 andò via e alle 16:00 aprii il negozio: per fortuna i clienti erano meno rispetto a stamattina,altrimenti non so se potevo affrontare tutto ciò da sola.
Alle 20 chiusi il negozio,presi le chiavi della macchina,la borsa e uscii.
X= "Andreea!"
Mi giro di scatto e mi avvicino: era una persona incappucciata e bagnatissima,chissà da quando era lì. Man mano che avanzo mi pare di conoscere la rispettiva persona e quando le sono di fronte..
A= "Daniele?!"
D= "Ciao.."
A= "Ma cosa cavolo stai facendo?! Ma sei matto!?"
D= "Volevo parlarti.."
A= "Ma tu sei pazzo! Vieni entra dentro."
Apro la porta ed entriamo,accendo le luci e guardo meglio Daniele: è così bello con i capelli bagnati..!
Mi avvicino e gli tolgo il cappuccio.
A= "O mio dio Daniele ma sei bagnatissimo! E poi anche con questo freddo..! Da quanto tempo stai li fuori?"
D= "Dalle 16:30"
A= "Ma perché non sei entrato? Ma chissà ora come cazzo ti sei ridotto! Mo tu guarda se non ti viene la febbre Daniè! Levati sti vestiti e vai ad asciugarti. Tieni!" dico dandogli un asciugamano che era su uno scaffale.
A= "Intanto prendo dei vestiti che metterai. Vai su,prima che ti ammazzo."
Comincio a cercare dei vestiti e alla fine opto per una maglia a manica corta bianca e una felpa grigia,dei jeans neri,dei boxer neri Calvin Klein,dei calzini e delle converse nere,andai un pò ad occhio per quanto riguarda le taglie.
Misi tutto su uno sgabello davanti alla porta del bagno,il quale era accogliente pur essendo il bagno di un negozio: aveva una tazza,un lavandino,lo specchio e un tappeto per terra,era pulito e profumato.
Pov Daniele
Era abbastanza incazzata perché si preoccupa di me. Andai in bagno e mi tolsi i vestiti bagnati,mi asciugai con l'asciugamano che mi diede e lo legai intorno alla vita per chiederle dei vestiti ma appena aprii la porta me li trovai davanti: certo che era proprio carina.
Pov Andreea
Andai a sedermi alla cassa aspettandolo;ma è pazzo? È stato 4 ore sotto la pioggia e non è entrato? Ora mi deve delle spiegazioni.
Stavo con la testa poggiata sul 'tavolo' dove c'è la cassa quando arrivò e alzai subito la testa: i vestiti gli andavano e gli stavano da dio e i capelli erano ancora umidi..sarei morta prima o poi.
A= "Mi spieghi perché non sei entrato?"
D= "Mi vergognavo e ho deciso di aspettarti fuori.."
A= "Daniele..ma ti vergognavi di cosa? Ora guarda,hai il naso rosso..!"
D= *starnutisce*
A= "Salute! Vedi? Ora ti sei preso anche il raffreddore. Ma cosa combini Daniele."
D= "Volevo parlarti sai"
A= "Non in queste condizioni,vieni."
Annuisce e mi segue. Saliamo in macchina e per fortuna la pioggia si era calmata. Non parliamo per niente e a un certo punto squilla il telefono di Daniele.
D= "Pronto? Oh si. Perché? Oh..okay va bene,ci vediamo domani. No. Poi ne parliamo okay? Ciao."
D= "Salta la data di domani che hanno spostato un altro giorno."
A= "Meglio,non potevi presentarti così."
Arriviamo a casa mia e faccio accomodare Daniele. Mi avvicino e gli tocco la fronte: scotta.
A= "Daniele hai la febbre.."
D= "Infatti mi fa male la testa."
A= "Allungati sul divano,mettiti comodo che ti porto una coperta e il termometro."
Vado in camera da letto e prendo il termometro e la coperta.
A= "Tieni,misurati la febbre e chiamami,vado a preparare una minestra e poi ti prendi un'aspirina e fili subito a letto. E si,resti qua."
Sorride e toglie le scarpe,si mette sul divano e si copre. Intanto mi levo la giacca e preparo la minestra.
D= "Andreea,ho 39."
A= "Cazzo Daniè è alta. Aspetta un attimo,è quasi pronto."
Apparecchio e lo chiamo.
D= "Mio dio non sento nulla. Non sa di niente."
A= "Certo,le papille gustative non percepiscono bene il sapore quando si è raffreddati,però posso assicurarti che è buona."
Sorride di nuovo. Sto per morire.
Finiamo di mangiare e gli do l'aspirina.
A= "Prendi questa e vai a letto okay?"
D= "Okay."
A= "Vieni un attimo così ti do qualcosa per cambiarti. Io amo indossare i vestiti da uomo dentro casa perché sono comodi,così posso darti questa maglia a maniche corte e questi pantaloni di una tuta,penso vadano bene per dormire. Il bagno è infondo se ti serve."
D= "Wow,grazie,molto attrezzata tu eh." dice ridacchiando. Sorrido e vado a lavare i piatti e pulire la cucina come faccio sempre. Appena finito vado a prendere il pigiama e mi faccio una doccia. Torno in camera e vedo che Daniele si era addormentato: era così bello anche quando dormiva!
Mi metto piano piano a letto e gli metto una mano sulla fronte: la febbre era un pò scesa,non scottava come prima. Mi appoggio sui gomiti e lo fisso pensando a quanto posso amarlo,alla fine gli do un bacio sulla guancia e sussurro all'orecchio 'buonanotte amore'.
Mi giro dall'altra parte e chiudo gli occhi quando mi sento cingere i fianchi e sussurarmi 'buonanotte anche a te amore'. Quanto era dolce. Sorrisi e ci addormentammo così,vicini vicini,sembrava tutto un sogno ma non lo era,era la realtà.

#SpazioAutrice
Ecco un altro capitolo e spero vi piaccia! Buonanotte! 💋
~Mrs.Mona 😘

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