CAPITOLO 16

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*qualche giorno dopo*
Ross pov
Sono bloccato in una casa, in un paese piccolissimo.
Mio padre ancora mi tiene sulle spine...e non so il mio destino
Vorrei solo stringere fra le mie braccia Nadine e portarla via da tutto questo inferno che è la mia vita
Mi sento come se stassi affogando come se stessi diventando pazzo,sto male e sono legato da delle catene.
"Allora, figlio mio, hai visto la tua puttanella non ti ha trovato ancora"
"Non chiamarla così, lei NON È UNA PUTTANA"
"Ok ok,calmati...è che la sto aspettando per ucciderla difronte a te"
"Se la tocchi con un solo dito giuro che mi incazzo"
"Certo cosa vuoi fare tu! Comunque tua madre sta soffrendo tanto tanto...."
"Ti prego lascia stare la mamma lei non si merita di soffrire"
"Tranquillo andrà tutto bene"
"Non ti credo"
Esce dalla stanza ed io guardo dalla finestra
NADINE POV
È da un pò che cerchiamo di trovare Ross, abbiamo cercato in tutte le case che ci sono in questo paese ce ne mancano due
Non so se riuscirò a resistere ancora, voglio solo avere una vita normale con Ross niente di più.
"Sei pronta?"
Mi chiede mio padre entrando nella stanza
"Si sono pronta"
Scendiamo e andiamo in quella casa
"Allora tu vai dentro io controllo qua fuori"
Prendo la pistola in mano e vado a controllare dentro
Entro in una stanza e trovo una bambina legata
Ha il viso impaurito la slego e le chiedo
"Chi ti ha legata?"
"Un signore cattivo vuole farmi del male ci sono anche le mie amiche nell'altra stanza"
"Ok tranquilla ora ti porto fuori dammi la mano"
La porto fuori e mio padre mi dice
"Chi è lei?"
"Una bambina qualcuno le vuole fare del male portala in macchina io libero le altre"
"Ce ne sono altre?"
"Si"
"Dio dai piccola vieni con me ti porto al sicuro"
Io ritorno dentro e slego le altre mentre stavo slegando una sento una voce
"Si si le uccideremo tutte entro mezzanotte e ti consegneremo i corpi"
"Sssh"
Dico a loro uscendo dalla stanza
Vado verso quell'uomo punto la pistola sulla sua testa e lo sparo
Ritorno nella stanza in silenzio
Dico alle bambine di uscire dalla finestra dato di mio padre le stava aspettando la sotto
"Ho paura"
Mi dice una di loro
"Tranquilla ora andrai al sicuro"
"CHI C'È QUA?"
Sento la voce di una donna che urla
"Andate via veloci"
Esco dalla stanza
"E tu chi sei?"
Mi dice quella tipa
Le tiro un calcio e lei cade per terra
Le tolgo la pistola e la metto nella mia tasca la lego in una delle stanze e le metto un fazzoletto nella bocca per non farla parlare
Scendo al piano di sotto faccio un giro per la casa e non trovo nessuno
Ad un certo punto qualcuno mi punta una pistola in testa e mi dice
"Non muoverti o ti sparo"
Sento qualcuno che entra in casa
Ed urla
"LASCIALA"
La voce di mio padre
"Avviccinati e la sparo"
Mentre mio padre cerca di distrarlo
Gli tiro un pugno in pancia e sviene
Mio padre lo lega e dopo aver finito il giro usciamo
Portiamo le bambine dalla polizia e noi andiamo nell'altra casa
Questa volta entriamo sia io che mio padre la dentro
Faccio un giro e trovo dei documenti falsi di varie persone e dei fogli con scritte strane
"Ma che cazzo..."
Esclamo abbastanza confusa
"Papà vieni qua guarda"
"Ma cosa"
Dice lui guardando tutti quei fogli
"Ok io guardo qua tu vai sopra"
"Sempre io!"
"Si lo so scusa ma ho bisogno che tu ora vada su"
Apro delle porte fin quando non ne vedo una infondo nera con un codice da mettere
"Bene ora che cazzo faccio? Mica sono una spia cose del genere come mio padre so difendermi e basta....perché parlo da sola?"
Sto zitta e chiamo mio padre
"Allora in questi fogli abbiamo dei numeri cerchiamo di trovare il codice"
Proviamo vari numeri fino a quando riusciamo ad aprirla
È enorme con varie piccole stanze dentro
"Ok continua qua io vado a girare per le altre stanze"
"Ok"
Entro e vedo cibo ed acqua
Cos'è questo posto?
Vado avanti apro una stanza e trovo un bagno
Dovrei fare una vita normale, non trovarmi come se fossi in un film tipo Mission impossible insieme a mio padre.
Invece no la mia vita deve essere sempre così strana
Dopo un pò vedo un'altra stanza più grande
La apro e vedo Ross
"Ross amore mio"
Dico avvicinandomi a lui
Dalla sua faccia non sta bene e le catene sono molto strette
Lo slego e lo abbraccio
"Nadine piccola"
"Non parlare ora ti porto fuori da qua aspetta"
Esco fuori da quella stanza e noto che quella principale è chiusa
"Ehy Ross sai per caso se c'è una finestra qui?"
"No"
"Siamo bloccati"
CAPITOLO FINITO
*scusate l'assenza*

you changed me|R.L. R5 fan fictionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora