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Il citofono suona di nuovo, per l'ennesima volta oggi. Mi alzo e rispondo.
<<Chi è?>>
<<Marko>>
Sbuffo e resto per qualche secondo in silenzio.
<<Che c'è Marko?>>
<<Posso entrare?>>
<<Veramente sto per uscire, se devi dirmi qualcosa puoi farlo anche per citofono>>
<<Va bene. Io e Ama andiamo da 50 kalò, vuoi venire con noi?>>
<<No Marko, non mi va. Ciao>> poso la cornetta e torno verso il divano ma quel cazzo di citofono suona ancora. Sono due settimane che ogni giorno mi viene a bussare uno dei miei compagni, oltre Igor e Arek che vengono ogni giorno. Inutile dire che ad Igor gli attacco il citofono in faccia appena riconosco la voce, mentre con gli altri cerco di essere più garbato.
<<Marko che cazzo vuoi ancora?>>
<<Sappiamo bene sia io che tu che non uscirai stasera, quindi vestiti e vieni con noi>>
<<Non mi va, non voglio vedere nessuno. Mi puoi lasciare in pace? E dillo anche al resto della squadra, sto bene e voglio starmene per fatti miei>>
<<Lo sai bene che non ti lasceremo da solo>>
<<Ma io voglio stare da solo! Lasciatemi in pace>> poso la cornetta al suo posto e me ne vado di sopra, incurante del citofono che torna a suonare con insistenza. È sempre Marko e non mi va di parlargli ancora.
Sono quindici giorni che la mia vita è cambiata totalmente. Ora nella mia testa c'è posto solo per il calcio, sto sputando sangue sul campo d'allenamento e lavoro sempre più sodo, sempre di più. L'unica cosa che voglio è mettermi in mostra e sperare che convinca qualche grande club a pagare i 65 milioni della mia clausola rescissoria. Maledetto me e i miei agenti che la vollero mettere ad ogni costo! Se non ci fosse stata a quest'ora starei già parlando con 4-5 squadre invece per ora nessuno si è avvicinato a me. Voglio andarmene da qui, voglio andare più lontano possibile da questa gente, da questa città e dalle persone che mi hanno ferito. Voglio iniziare una nuova vita e so che per farlo, devo lasciarmi alle spalle tutto ciò che è successo qui.

🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹🔹

📞 Amo stai tornando?
📞Si Annalì, mezz'ora e sto a casa
📞Ok allora tra dieci minuti butto la pasta, a tra poco
📞Si a tra poco

Stacco la telefonata e mi metto a guardare un po' i social fino a quando non si fa l'ora di buttare la pasta. Ho fatto le tagliatelle alla bolognese che Francesco adora. Mi sono iscritta ad un corso di cucina per imparare bene a cucinare e sto già facendo progressi. Butto la pasta e aspetto i dodici minuti di cottura. Quando sono pronte le scolo e le unisco al sugo, impiatto il tutto e metto i piatti a tavola.
Sono passati quaranta minuti dalla chiamata con Francesco e di lui non c'è ancora traccia.

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MyMan🖇♥️

Dimmi che stai giù al palazzo

Bimba scusami, faccio tardi

Ti avevo fatto le tagliatelle alla bolognese Francè, ci sto lavorando da tre ore

Le mangio appena arrivo, mi serve un'altra oretta

Mangi da solo però io non ti aspetto, sono stanca

Scusami piccola, mi farò perdonare te lo prometto

Ti amo❤️❤️❤️
Visualizzato.

❌❌❌

Mi è passata la fame. Metto un coperchio sul suo piatto di pasta e metto il mio sotto al forno. Vado diretta a farmi una doccia e poi mi metto a letto. È presto, sono da poco le dieci ma pur di non vederlo quando tornerà, voglio addormentarmi.
Ormai è così ogni sera, fa sempre tardi, sempre. E io resto sola qui dentro.

↠Give me a reason to love.  «Piotr Zieliński»Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora