Ieri sera ci ho messo un bel po' a tornare a casa.
Ho dovuto trovare un posto abbastanza frequentato per riuscire a chiamare un taxi. Sono tornata a casa verso le due meno dieci.
Mi aspettavo di trovare i miei in preda al panico, perché tornare tardi non è da me, e quindi che pensassero che mi fosse successo qualcosa.
Ma non fu così. La casa era vuota.
Il mio bigliettino era ancora sul tavolo. L'ho preso. L'ho accartocciato. E buttato via.
Ho avuto delle strane sensazioni. Non volevo più tagliarmi. Volevo solo dormire.
Stamattina non sono andata a scuola. Non riuscivo ad alzarmi.
I miei invece, non sono rientrati stanotte.
Tiro fuori dalla tasca del giubbotto le sky.
Le osservo. Sono tentata se prenderle o meno.
Nel frattempo,distrattamente, mentre rifletto, impugno un pennarello e disegno dei pianeti, stelle.. sulla confezione.
Mi decido, ne prenderò una.
Ho la nausea, mi gira la testa.
Chiudo gli occhi per un momento e quando li riapro non sento più niente.
In tutti i sensi, sto meglio.
Guardo fuori dalla finestra.
E' tutto rosa. Ma sono soltanto le 10:21. Il sole non tramonta a quest'ora.
Non ci penso più di tanto, questa cosa mi fa stare bene.
Mi vesto ed esco.
Mi accorgo che papà è appena rientrato, la sua macchina è nel cortile.
Deve essere in garage.
P- buongiorno!- esclama molto stupito -che ci fai tu qui?!
D- sciopero dei professori, ho preferito rimanere a casa- ho un tono molto sicuro
P- benissimo, stai uscendo?
D- si!
P- divertiti allora
Sono più che sicura che l'avrà bevuta, sono una dei pochi che fa solo un paio di assenze all'anno o forse l'unica.
Corro.
Sono felice.
Vado al parco, gioco insieme ai bambini, qualche mamma mi giudica male e allontana il proprio piccolo da me, altre mi lasciano fare.
Salto, ballo, mi infilo nella scia di bolle di sapone,che proviene da chissà dove, scatto foto a più non posso; al cielo, ai bambini sorridenti, alle farfalle, sono così variopinte.
Mi è venuta fame, prendo un hot dog alla panineria insieme ad una coca cola.
Gusto il mio cibo su una panchina, e mi guardo intorno.
Come ho fatto a non rendermi conto della bellezza di questa città.
Decido di andare a fare una passeggiata sulla spiaggia.
Cerco di non toccare l'acqua, è gelida, beh siamo a febbraio.
Non ricordo l'ultima volta che sono stata così felice.
Mi siedo sulla sabbia. Riguardo il cielo. Una nuvola sembra essere a forma di unicorno. Un'altra a cuore. Una sembra un volto felice. Ce ne sono così tante.
...
...
Non riesco a respirare. Non capisco.
Mi ero addormentata, credo di aver fatto un sogno.
Sono le 14:30.
Credo che mi stia venendo un attacco di panico.
Vedo tutto sfocato.
Mi gira la testa. Comincio a piangere senza motivo.
Devo andare a casa.
Il cielo non è più rosa, non ci sono nemmeno più le nuvole con le loro forme.
E' tutto come prima.
Nel parco sono rimasti alcuni bambini con i genitori, per fare un picnic.
Mi guardano stupiti, non mi vedono più come prima, sorridente, socievole.
Ora ho tutto il trucco colato e cammino a testa bassa.
La macchina di papà non è più in cortile.
Ci sono tre messaggi in segreteria. Uno di mamma, che mi da indicazioni su come preparare il pranzo, l'altra è Jess mi sta dando i compiti assegnati. Invece l'ultimo è per i miei, è una certa signorina Lowner. Lascio perdere.
Salgo di sopra a fare i compiti, non ho fame.
Li finisco dopo qualche oretta.
Mi sdraio sul letto, sono ancora sotto shock, ero così diversa qualche ora fa.
Però ora comincio a vedere meglio.
Mi giro di lato.
Sotto il cuscino ci sono,nascoste, le sky.
Ma certo! Come ho fatto a non pensarci prima. Dopo un tot. di tempo l'effetto svanisce.
Prendo il pc, e cerco su safari "durata effetto allucinogeni".
Trovo che la durata del fungo può variare dalle 4 alle 6 ore.
In effetti erano passate 4 ore.
Non ci penso due volte che ne prendo subito un'altra.
Il buon umore torna. Come anche la fame.
Credo che se continuerò con queste pillole metterò su qualche chiletto.
Mi faccio un quattro salti in padella e ci aggiungo ketchup e maionese.
Mentre mangio, mi viene in mente cosa ho sognato stamattina.
Io ero in abito bianco, con un grosso bouquet di rose rosse. Al mio fianco c'era Charlie, in smoking, ancora più raggiante del solito.
Non vedo l'ora di rivederlo. Ma devo aspettare domani.
Anzi no ....
Prendo la Canon e riguardo quel suo viso splendido. Ma c'è qualcos'altro, come un brutto ricordo, non riesco a capire. Forse le pillole cancellano totalmente i momenti brutti, quindi non riesci a ricordare niente.
Meglio così.
Sono le 17:45.
Il sole sta cominciando a tramontare. E quando il sole tramonta, nel cielo c'è un esplosione di colori, ed è fantastico.
Squilla il telefono.
Vado a rispondere.
D- pronto!
X- si, pronto, salve, sono la signorina Lowner. Angela Lowner.
Questo nome l'ho già sentito.
D- come posso aiutarla?
A - ho bisogn....
M- no Dana no!
Mamma mi strappa il telefono dalle mani.
M- tesoro per favore puoi andare di sopra?
Rimango sulle scale ad origliare.
M- lasciaci in pace, e non provare più a parlare con la mia Dana.
Rimango sbalordita. Ma l'effetto delle sky mi fa dimenticare tutto all'istante.

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Small Doses
Teen FictionCiao! Il mio nome è Dana Warren, ho 18 anni, vivo a Berkeley con i miei genitori; mia madre, Loren Warren, è un avvocato, mio padre, Simon Warren, è a capo di una grande agenzia. I miei stanno poco a casa, non ho amici, anzi una ce l'ho,forse, si ch...