Freddie pt.3

33 2 1
                                    

Ora mi è tutto più chiaro.

E' colpa di quell'uomo se ho passato tutta la mia vita a soffrire.

E' per causa sua che ho cominciato a drogarmi.

Rimango impassibile. Fisso il vuoto.

...

Suona la sveglia.

Ieri sera mi sono addormentata all'improvviso.

Allungo la mano per prendere la confezione di pasticche, ma è vuota.

Sono finite così velocemente.

Mi passo una mano tra i capelli.

Sono spacciata.

Beh Freddie potrebbe aiutarmi a sorridere in qualche modo.

Bussano alla porta.

D- avanti

M- Tesoro come... accidenti lo sapevo- sospira e si siede sul letto accanto a me

D- cosa?

M- stai male, te lo leggo in faccia, in questi giorni eri felice ma dopo ieri sera..

Giusto. Mamma non sa delle sky.

D- beh si mi ha scosso un po' la notizia- ho lo sguardo basso - Ora vado a cambiarmi

M- io invece devo scappare al lavoro, papà torna per ora di pranzo.- mi da un bacio e si dirige verso la porta - Ah, ti ho preparato i pancake, sta volta non si sono bruciati- sorride

Provo a farlo anch'io.

Stamattina sono leggermente in ritardo.

Entro in classe e mi scuso con la professoressa a testa bassa.

Il mio banco è vuoto. Dov'è Freddie?

Anche Jess è assente.

Questa è proprio una giornata di merda.

Il tempo passa lentamente.

Invece di seguire la lezione disegno sul banco tutto quello che mi ricorda il cielo e una grande scritta "sky".

E mi viene un dubbio.

Freddie è arrivato a scuola soltanto ieri, ed è stato proprio ieri il mio primo giorno di scuola sotto l'effetto degli allucinogeni.

Oggi non ho preso gli allucinogeni e Freddie non è qui.

Quindi...

Lui è solo frutto della mia immaginazione, e non esiste.

Suona la campanella dell'ultima ora.

Raccolgo le mie cose e mi precipito fuori.

Corro in un posto isolato e comincio a piangere ed urlare.

D- PERCHE' A ME? PERCHE' NON QUALCUN ALTRO? COSA PUO' AVER MAI FATTO UNA BAMBINA DI SETTE ANNI PER ESSERE CONDANNATA A VITA?- guardo verso il cielo

Una volta calmata mi incammino verso casa.

Papà è già arrivato.

P- dove sei stata tesoro?

D- mi sono trattenuta un attimo a scuola

P- ho fatto gli spaghetti al sugo, proprio come piacciono a te

D- grazie papà

Hanno un bel aspetto ma purtroppo non posso dire lo stesso del sapore.

Finisco di mangiare e salgo di sopra.

P- non rimani a un po' con me?

D- devo fare i compiti..

Small DosesWhere stories live. Discover now